IL 12 DICEMBRE A PALAZZO SIOTTO, “LE CONCERT C’EST MOI. FRANZ LISZT” CON IL PIANISTA E COMPOSITORE GIUSEPPE MAGGIOLO NOVELLA

Giuseppe Maggiolo Novella

di SABRINA ZEDDA

Domenica 12 dicembre alle 20,30 la programmazione autunnale della Fondazione “Giuseppe Siotto” prosegue con Le concert c’est moi. Franz Liszt, concerto del pianista e compositore Giuseppe Maggiolo Novella.

In questa serata davvero speciale, organizzata in collaborazione con Artpianism, Maggiolo Novella omaggerà il grande compositore, pianista e direttore d’orchestra Franz Liszt, che in un periodo storico in cui chi suonava lo faceva in un’orchestra o, altrimenti, accompagnato da alcuni musicisti, inventò il recital, l’esibizione solistica di un musicista.

Brani e trascrizioni di Gioacchino Rossini, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, Richard Wagner e dello stesso Franz Listz sono sono solo alcune delle proposte che, proprio come il geniale compositore ungherese, Maggiolo Novella offrirà durante la serata, divertendosi a suonare, improvvisare ed esaudire le richieste del pubblico, estraendo a sorte dei bigliettini con le sue richieste.   

A fine serata brindisi e dolce offerto dalla Fondazione Siotto per augurare buone feste.

Biglietto unico: 20 euro.

Informazioni e prenotazioni: tel. 070 682 384 oppure mail a info@fondazionegiuseppesiotto.org

GIUSEPPE MAGGIOLO NOVELLA MESSAGGERO DELLA MUSICA

Pianista solista, compositore, produttore, didatta italiano. Artista internazionale con l’album dedicato a Ennio Morricone per Da Vinci publishing Osaka, inserito nel catalogo Naxos library, distribuito in USA, Europa, Asia. Intende il messaggio musicale come “suono originario” dalle ricerche di Schneider al flusso creativo secondo Gurdjieff e Jarrett. Suona il pianoforte come un’orchestra, seguendo il sentiero tracciato da Beethoven e Liszt, sviluppando un repertorio multistilistico da Bach, Chopin a Sakamoto, Queen, musica originale, elaborazioni e crossover. Sono 4 gli album per piano solo pubblicati. Marchi creati: Artpianism, GMN Racconto di Suoni. Nuova partitura in uscita La Catedral piano solo concert version Da Vinci publishing. Maestro di piano ha curato oltre 100 corsi, workshop, webinar. Collaborazioni: Da Vinci publishing, PianoCityMilano, Studio98labs, Ass.Mozart Italia, Fazioli pianoforti, Fondazione Siotto, European Jazz Expo, Radio Monte Carlo, RSI Rete DUE Swiss. sito www.artpianism.com video youtube music spotify Itunes corsi www.studio98labs.it.

Franz Liszt (1811 – 1886). Artista capace di diffondere la musica in tutta Europa con l’invenzione del recital. Ha saputo riunire arte, misticismo e potere intorno al pianoforte. Direttore d’orchestra, organizzatore, autore di 1400 opere musicali, pianistiche e di una folta produzione orchestrale e corale.

Le concert c’est moi

«Liszt ha già tenuto due concerti nei quali completamente solo, contrariamente ad ogni convenzione, ha suonato senza altri musicisti». Commenta sbalordito nel 1841 Heinrich Heine, poeta tedesco che segna il passaggio dal romanticismo al realismo. Ai tempi non era concepibile far a meno di altri musicisti o di un’intera orchestra in un concerto.

Tutto ha inizio a Roma nel palazzo dell’ambasciata di Russia nel giugno del 1839, Liszt esordisce con la frase, come scrive alla principessa Belgiojoso: “le concert c’est moi – il concerto son io” – parafrasando il detto di Re Luigi XIV “Lo stato sono io”. Un anno dopo a Londra, usa il termine Recital per definire le sue recitazioni solistiche al pianoforte con in programma trascrizioni di Sinfonie di Beethoven, brani di Schubert, arie di Opere italiane e francesi; stessi brani suonati in un concerto per orchestra, ma sul palco vi è il solo pianoforte. Liszt suona, improvvisa, si diverte ad esaudire le richieste del pubblico, leggendo dei bigliettini estratti a sorte, come oggi un jukebox, una playlist in radio o su youtube. La crescente notorietà con i suoi Recital lo porta a suonare per migliaia di persone, a sfide pianistiche nei salotti d’Europa, fino a guadagnarsi il palco del tempio dell’Opera, alla Scala di Milano dove suona fantasie su temi di Bellini, Donizetti e dell’amico Rossini presente in sala. Saranno oltre 1000 i concerti dal 1840 al 1848, in un tour agli estremi confini europei da Lisbona, Mosca a Costantinopoli.

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