IL DOLCE SARDO RICCO DI STORIA: LA PARDULA, UN SIMBOLO DELL’ISOLA

di BENEDETTA PIRAS

Nota fin dall’antichità con nomi e preparazioni differenti, oggi è la regina delle ricette sarde tradizionali, amata da tutti.

Prima di essere un dolce la pardula è un simbolo. Conosciuta fin dai tempi più antichi con diversi nomi e preparazioni, oggi è la regina delle ricette sarde tradizionali, servita nelle occasioni più diverse e amata da tutti.

Conosciute come pardulas al plurale nella zona del Campidano, il nome di questo dolce cambia al cambiare della zona in cui ci si trova ma è sempre riconducibile al formaggio con cui viene preparato. Nella zona di Nuoro il loro nome diventa casadinas e alla base dell’impasto c’è il formaggio di pecora, mentre nel sassarese le chiamano Formaggelle o Ricottelle per via della ricotta utilizzata come ingrediente principale, comune anche alla zona del cagliaritano.

Non si sa con precisione da dove derivi il termine “pardulas” ma nel corso del tempo si sono fatte alcune ipotesi. C’è infatti chi pensa che questo termine sia una variazione del termine latino quadrula, ad indicare la forma quadrata che forse dovevano avere avuto nell’antichità questi dolci o una tipologia molto simile per ricetta e aspetto. Altri invece vorrebbero che questo nome derivasse da partula, un termine che riconduce sia alla forma rotondeggiante che per lo stesso motivo alle partorienti, a cui la pardula si ricollega per via, si dice, del cuore ricco di aroma che racchiudono al loro interno come una bellissima sorpresa.

Proprio l’impasto unico e aromatico è infatti il pezzo forte di questo dolce: racchiuso dal cestino di finissima pasta violada, l’impasto della pardula è composto di ricotta o formaggio ovino, zucchero, farina, tuorli d’uovo, scorza di limone grattugiata e zafferano, che oltre al sapore gli conferisce anche il tipico colore giallo.

Molto diffusa è anche la loro controparte salata, perfetta per i pranzi in compagnia e ugualmente bella anche a vedersi servita su un bel piatto ampio da portata. In questo caso si chiamano formaggelle e vengono preparate con pecorino, strutto ed erbe aromatiche mentre la forma risulta spesso più ampia e piatta ma ugualmente racchiusa in un cestino di pasta violata.

Ma la pardula non è soltanto un dolce perfetto per i fine pasto o da offrire agli ospiti, si tratta anche di una pietanza profondamente legata alle ricorrenze celebrate in Sardegna tra cui i matrimoni e la Pasqua, dove venivano preparate in grandi quantità e accompagnate ai liquori caratteristici dell’isola, come un buon mirto o limoncello.

#costasmeralda.it

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5 commenti

  1. Il mio dolce sardo preferito!!

  2. Il più buono al mondo ❤️

  3. Spero di formaggio come si facevano un volta visto che adesso spesso e volentieri le fanno con la ricotta e zafferano torramusu a su connottu

  4. Sa casadina, o formaggella quando si parla in italiano

  5. Per le #svagaiature, cito solo la parte relativa all’etimologia, ma questo articolo sulle pardulas merita di essere letto tutto. 😊
    “Non si sa con precisione da dove derivi il termine “pardulas”, ma nel corso del tempo si sono fatte alcune ipotesi. ⤵️

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