FEDERALBERGHI SARDEGNA, 10 MILIONI DI PRESENZE DA GIUGNO A OTTOBRE: IL DOPPIO RISPETTO AL 2020 MA NON ANCORA AI LIVELLI PRE COVID

Oltre dieci milioni di presenze nelle strutture ricettive da giugno a ottobre. Sono i dati forniti da Federalberghi Sardegna a margine di un incontro all’aeroporto di Elmas sull’analisi dei flussi della stagione turistica 2021.

Secondo i numeri dell’associazione si tratta quasi di un raddoppio rispetto al 2020. Ma ancora non sono cifre che consentono di tornare al periodo pre Covid: meno un terzo rispetto al 2019.

“Con il 2021 si è ripartiti – spiega Paolo Manca, presidente regionale Federalberghi e vice presidente nazionale degli albergatori – ma i numeri sono ancora lontani da un anno normale. La Sardegna ha necessità di riconquistare i mercati internazionali che quest’anno sono stati decisamente i grandi assenti“.

Il futuro? “Dobbiamo tassativamente programmare le stagione 2022 e 2023– dice ancora Manca – partendo dalle certezze che mancano, in primis il nodo dei trasporti”. 

Sei milioni passeggeri nei porti sardi. Poi il crollo con la pandemia a 2,8 milioni. Ora 3,8 milioni nei primi dieci mesi del 2021. Sono i dati forniti dall’Adsp, autorità di sistema portuale della Sardegna. “Contiamo nel prossimo anno – ha detto il presidente Massimo Deiana durante un incontro all’aeroporto di Elmas organizzato dall’assessorato del Turismo – di riavvicinarci a numeri pre Covid“.

Meno ottimismo invece nel settore crociere. Deiana ha annunciato che le previsioni per i prossimi anni non sono rosee. “È un mercato particolare – ha detto – nel 2022 ci troveremo con molti numeri in meno rispetto al 2021 per logiche dipendenti dalla pandemia e per le modalità di accoglienza di turisti legate alla sicurezza e alla salute. Logiche che, appunto in nome della salute, io condivido. Ma che ci hanno fatto perdere turisti perché in altre destinazioni le regole erano diverse e consentivano quello che invece qui non era consentito”. Alcuni numeri: Cagliari nel 2019 ha ospitato 226 mila crocieristi, nel 2020 80mila. Ora si è arrivati a quota 15mila.

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