CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO: “LACOS DE CATZIGARE. I PALMENTI RUPESTRI DI ARDAULI”

di CINZIA LOI

Si è svolta ad Ardauli-cortile Casa Tatti (OR) la cerimonia di premiazione del concorso fotografico “LACOS DE CATZIGARE. I PALMENTI RUPESTRI DI ARDAULI”, organizzato dal Paleoworking Sardegna.

A presentare l’evento è stata Cinzia Loi, presidente della stessa associazione e autrice di numerosi studi sui palmenti rupestri sardi, che ha sottolineato come l’idea del concorso sia nata dall’esigenza di coinvolgere in prima persona i cittadini di Ardauli, territorio particolarmente ricco di palmenti rupestri, in un’opera di censimento finalizzata alla loro tutela e salvaguardia.

Questo inestimabile patrimonio rupestre è, infatti, a rischio di scomparsa per via dell’abbandono delle campagne e per il conseguente venir meno degli stili di vita tradizionali che hanno causato in questi ultimi anni l’obliterazione e/o la distruzione di molti di essi.

La partecipazione prevedeva l’invio di due fotografie su uno o più lacos, con l’unico requisito che fossero ricadenti nei terreni di proprietà, così da evitare sconfinamenti incauti, ma anche per attuare una ricerca più capillare e fruttuosa. Il concorso ha permesso di censire 64 palmenti rupestri, 32 dei quali estranei al patrimonio già catalogato.

I primi tre Lacos classificati, valutati da una giuria di esperti del mondo del vino e dell’archeobotanica, sono stati premiati con vini pregiati delle cantine Gostolai di Oliena e Is Cherchis di Castiadas, e pubblicazioni edite dall’Agris Sardegna e dall’Associazione Nazionale Città del Vino, che hanno sostenuto con convinzione questo premio.

Il palmento di Funtana Leiosa, immortalato da Luana Sanna, è risultato il primo classificato, mentre al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente gli impianti di Monteddu, della famiglia Loi-Manias-Montalto e di Monte Zuri fotografato da Giovanni Urru

L’evento è stato patrocinato da: Città del Vino, ISSLA – Istituto Sardo di Scienze, Lettere e Arti, Agris Sardegna e Iter Vitis.

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7 commenti

  1. vittorio brizzi

    Ottima iniziativa. Sarebbe interessante clonarla in altri ambiti territoriali.

    • L’idea c’è! Stiamo tentando di comprendere quali altre criticità potrebbero venire fuori da un progetto di quel tipo, legate soprattutto al rispetto dei palmenti, quali monumenti archeologici a tutti gli effetti. Grazie

      • vittorio brizzi

        Ottimo.
        In effetti il Palmento rappresenta un esempio di duplice importanza: da un lato un bene culturale archeologico da tutelare ed indagare, dall’altro una testimonianza demo-etno-antropologica di primaria importanza. Per quest’ultimo motivo ritengo che la sua iniziativa sia particolarmente “illuminata”. Il coinvolgimento dei cittadini che lei è riuscita ad ottenere in questo contesto è veramente importante, e dovrebbe essere preso ad esempio come modello operativo!

  2. Lunga vita a Tottus in Pari.

  3. Ottima manifestazione…!! Da preservare nel tempo…!!

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