RICORDO DEL GIORNALISTA SARDO GIANGAVINO SULAS: UN CRONISTA D’ALTRI TEMPI

Giangavino Sulas

di GIANRAIMONDO FARINA

Di Giangavino Sulas, giornalista affermato recentemente scomparso all’eta’ di 77 anni, sardo di origine e bergamasco di adozione, permane ben scolpito il toccante ricordo che ne ha dato Gianluigi Nuzzi, conduttore della trasmissione di Rete 4  “Quarto grado”: “Al nostro Sulas piacera’ questa foto”- si legge, accanto ad uno scatto in cui il giornalista appare impegnato in un dibattito in studio- ” C’era tutto lui. La passione per il confronto, le carte di un processo tra le mani, la notizia prima di tutto come atto di rispetto per i suoi lettori e per i telespettatori”.  “Caro Giangavino”- ha proseguito Nuzzi- ” te ne sei andato in silenzio , in punta di piedi, secondo il tuo stile di uomo gentile, cronista di altri tempi, senza mai rinunciare ad esprimere le tue idee, talvolta in solitudine . Questo nostro mestiere significa anche ironia, autoironia sulla commedia della vita e tu ne sei maestro”. Pochi sanno che questo “cronista d’altri tempi” e’nato nel 1943 a Nughedu di San Nicolo’ (Ss) nel Monte Acuto, paese ultramontano confinante a nord con il mio di Anela. Un paese che un altro grande nughedese, il compianto scrittore Francesco Masala, cosi’ definiva :” (…) un villaggio di pastori a meta’ strada tra Logudoro e Goceano (…)”. Lo seguivo da anni e lo apprezzavo. Quella sua parlata precisa, forbita e dotta, con l’indubbio accento sardo centro-settentrionale, poi, mi avevano indotto a stimarlo sempre di piu’. Con un unico “cruccio” che mi accompagnava: perche’ un sardo come lui non parlava mai della Sardegna ne’ della sua famiglia? Si sentiva profondamente integrato nella citta’ e nella provincia bergamasca dove, ormai, vi viveva da quasi 50 anni. Eppure, nel carattere e nei modi, manteneva sempre i connotati della nosrra terra: gentilezza, rispetto, riserbo, aspetti non dissimili, tr a le altre cose da quelli delle genti orobiche. Non ho avuto l’onore di conoscerlo, ma mi sarebbe piaciuto invitarlo alle tante iniziative del nostro circolo sardo di Monza per parlare della sua vita, tutta spesa “in prima linea” per affrontare i casi piu’ scottanti. Oltre le domande di rito sulle grandi tematiche della cronaca nera italiana piu’ recente di cui lui si e’ occupato per il settimanale “Oggi” e per le reti Mediaset, gli avrei voluto porre domande sulla sua famiglia e, soprattutto, sulla Sardegna, sul suo legame con la nostra terra, sempre caratterizzato, per noi sardi “della diaspora” da una sorta di “amore-odio”, radicato fin nelle viscere. E lui, so benissimo, mi avrebbe risposto con il suo solito riserbo. Tuttavia, vorrei concludere queste brevi note riprendendo quanto scritto su Sulas nei social da Diego Satta, ex sindaco di Ittireddu e suo amico personale: ” Era un carissimo amico. Abbiamo percorso insieme gli anni di studio al Liceo Classico di Ozieri “Duca degli Abruzzi” ( il mio stesso liceo). Ci sentivamo di tanto in tanto e c’era grande sintonia. Grazie alle nostre conversazioni si era riappropriato della nostra identita’ di sardi sentendosi sempre legato alle sue radici”.  Mi piace, quindi, pensare ad un Giangavino Sulas che si e’ “riappropriato” della sua identita’ e delle sue origini: motivo per cui  con lui se ne va oltre che una grande firma del giornalismo, un grande sardo.

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5 commenti

  1. Che bella persona Giangavino

  2. Grandissima persona. Una preghiera

  3. Il Circolo Culturale Quattro Mori Ostia Lido APS. Invia le più sentite condoglianze alla famiglia

  4. francesco mugoni fenu

    Prof. Gianraimondo Farina, i miei rallegramenti per i sensi di affetto e di riconoscenza che riserva alla cara Figura di Giangavino Sulas, nughedese di origine (il babbo, il generale Sulas), nostro compagno di liceo al Duca degli Abruzzi di Ozieri e infine “esule” come noi in Continente, in quel di Bergamo (mi sa la terra di origine della Mamma).
    Mi duole la perdita di Giangavino, studente simpaticissimo al Ginnasio Liceo: frequentava la classe inferiore alla mia, ma perché in classe con Orazio Manca di Bultei e altri del Goceano, ci si trattava con simpatia e amicizia, ed ancora di Giangavino serbo dettagli gustosissimi (uno per tutti, mi sfogliò il Diario scolastico e scoprì nella pagina il tempo che dedicavo allo studio delle materie del giorno: mi fece un cordiale rimprovero: troppo tempo dedicavo allo studio, dovevo pensare anche a vivere in società con amici, ragazze e relativi problemi !
    Quell’appunto amichevole mi lasciò il segno: iniziai a dedicarmi al sociale e cominciai a fare sindacato, patronato e politica: nel mio Bultei mi schierai contro i soliti padroni del paese e fui eletto sindaco, dedicando al sociale un impegno ventennale.
    Quel rilievo affettuoso di Giangavino mi tornava sempre in mente, e mi torna oggi che sono qui a ricordare la sua bella Figura.
    L’Eterno Dio e la Vergine Madre ne accolgano lo Spirito avvolto nella Luce divina.
    Grazie anche a te, prof ! Figliuolo dei miei indimenticabili colleghi.
    francesco mugoni

  5. TONINO DETTORI

    Giamgavino Sulas e’ stata una figura luminosa di Nughedu S.Nicolo’ e delle zone Interne della Sardegna. Una persona da ricordare con affetto e dal punto di vosta culturale e morale.

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