IL DESTINO DELL’AMORE: UNA VITA SEGNATA E UN’OPPORTUNITA’ NEL PERCORSO ESISTENZIALE DI ANTONELLA GREGORIO

Antonella Gregorio

di CARMEN SALIS

In questo libro (Il destino dell’amore – edizioni Amicolibro) Antonella Gregorio racconta della sua esperienza: quarantacinque giorni di coma che le cambieranno per sempre l’esistenza, ma che diventeranno un’opportunità per diventare padrona della propria vita.

Antonella, perché hai deciso di raccontare la tua esperienza? Ho desiderato condividere la mia visione della realtà trasformata dopo il coma che è stato un evento molto forte, però straordinario e bellissimo. Prima, avevo terrore della morte, dopo, tutto era diverso. Attraverso il coma è come se mi fossi resa invincibile, perché tutto quello che vivo, anche il dolore, lo percepisco come un mezzo per crescere e per migliorare.

Il titolo, Il destino dell’amore, a cosa si riferisce? Dopo il coma, nella mia vita, tutto è amore. È stato amore quando decine di persone ogni giorno venivano in ospedale per trovarmi. È stato amore l’aiuto che ho ricevuto quando rientrai a Milano per cercare di riprendermi la vita. È stato amore la volontà di un’amica che mi ha fatto tornare in Sardegna. Quello che ho voluto raccontare in questo libro, è stata la necessità di percorrere il destino dell’amore per allinearsi al sentiero della felicità.

Il coma, l’amputazione della gamba, come è cambiata in poco tempo la tua vita? La mia vita si è completamente trasformata. Ho un ricordo meraviglioso del coma, volevo restare lì, ma non ci sono riuscita.  Quando ho ripreso conoscenza non sapevo chi ero, non distinguevo le persone, non coglievo i fatti. Mia madre mi ha ricondotto a casa, da Milano alla Sardegna. Da sola, non ero in grado di vivere. Appena mi sono ripresa un minimo sono voluta tornare a Milano per riprendere quello che avevo perso, ma dopo poco tempo, mi hanno amputato una gamba per tromboembolia. Quello che tutti i miei amici hanno visto come un dramma che si aggiungeva, io l’ho percepito come la soluzione ai miei problemi. Ho potuto prendere la categoria protetta e con quella ho ripreso il lavoro dapprima in una multinazionale a Milano, e poi, quando mi sono ristabilita completamente, mi sono trasferita in Sardegna.

Quanto è stato importante il rapporto con tua madre? Mia madre è una donna straordinaria. Il nostro rapporto è migliorato tantissimo con i fatti che mi sono accaduti. Lei è riuscita a starmi vicino lasciando intatta la mia esigenza di autonomia e riconosco di essere migliorata anche grazie a lei.

Se potessi riprenderesti qualcosa dal tuo passato? No, sono una persona che vive il presente. Il passato mi ha formato, non rinnego nulla di quello che ho fatto, di bello e di brutto, perché mi ha fatto comprendere quello che dovevo fare.

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