CONTINUA INESORABILE LA CADUTA DEL CAGLIARI SCONFITTO DAL GENOA (1-0). IL GIRONE D’ANDATA TERMINA CON UNA CLASSIFICA CHE AL MOMENTO RAPPRESENTEREBBE PER I ROSSOBLU LA RETROCESSIONE IN SERIE B

Mattia Destro of Genoa CFC celebrate after score first goal during the Serie A match between Genoa CFC and Cagliari Calcio at Stadio Luigi Ferraris on January 24, 2021 (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Il Cagliari chiude il girone di andata con una sconfitta al “Ferraris” contro il Genoa. Decisivo un gol di Destro dopo appena dieci minuti: al Cagliari non sono bastati settanta minuti giocati all’attacco, con tutta la squadra riversata nella metacampo del Genoa. I ragazzi di Di Francesco hanno gettato sul campo tutto ciò che avevano, pressione, cuore, rabbia: ci hanno provato in ogni modo per arrivare a segnare, tiri dalla distanza, giro palla continuo, palle lunghe: inutile, il fortino del Genoa non è caduto. Complice anche le grandi parate di Perin, strepitoso nel primo tempo su Joao Pedro e Simeone. Una sconfitta molto prossima a quella subita a Firenze: immeritata, che non premia la prova di un gruppo comunque generoso sino alla fine.

Di Francesco schiera Cragno in porta, difesa a quattro con Zappa, Ceppitelli, Godin e Lykogiannis, centrocampo a tre formato da Nandez, Marin e Duncan, Nainggolan e Joao Pedro alle spalle di Simeone unica punta. Le due squadre scelgono di saltare il centrocampo con lanci profondi: il Genoa ci prova due volte nei primi cinque minuti, Godin e Ceppitelli sono attenti. Al 10′  il Grifone sblocca la situazione. Nuova palla scagliata in verticale per Shomurodov che vince il rimpallo con Godin e Lykogiannis e serve a rimorchio Strootman, l’olandese tocca di prima per Destro, controllo all’altezza del disco del rigore e tiro preciso alle spalle di Cragno. Il Cagliari avverte la mazzata, il Genoa insiste, mettendo in difficoltà la difesa sarda con le folate di Zappacosta e i guizzi di Destro. Dopo i primi venticinque minuti però il vento della partita cambia.

Al 26′  Perin deve fare un grande intervento, volando sulla sua sinistra per togliere dallo specchio un piazzato di Joao Pedro che sembrava destinato al gol. Al 31′ Nandez affonda sulla destra, cross teso, provvidenziale il tuffo di testa di Badelj che anticipa gli attaccanti del Cagliari e manda in angolo. Batte Marin, ottima traiettoria in area, Godin è scavalcato, ma c’è Ceppitelli: il colpo di testa del 23 è forte e bene indirizzato, schiacciato per terra, Perin osserva fuori causa, il pallone esce di un niente. Al 35′ Simeone va al duello in velocità, uno contro uno con Radovanovic, il serbo impone il fisico e spara in angolo. Il cross dalla bandierina è di Lykogiannis, libera la difesa genoana, da fuori area Nainggolan si coordina e calcia alla sua maniera, pallone fuori di poco. Quindi ci prova Marin, Perin para a terra.

Sono segnali incoraggianti da parte di un Cagliari più in partita, aggressivo, con un pressing alto a chiudere la retroguardia del Genoa. La squadra di Ballardini è salvata da un grande Perin, decisivo su Simeone, servito da Joao Pedro: il Cholito dribbla a rientrare Radovanovic, il destro sembra una sentenza, Perin però ci arriva in qualche modo.

Al 40′  contropiede condotto in superiorità numerica da Joao Pedro e Simeone, il tocco del brasiliano per il Cholito sulla sinistra, cross basso, Radovanovic, ancora lui arriva un mezzo secondo prima di Joao Pedro. Non c’è un attimo di tregua, dall’altra parte è Shomudorov a calciare alto davanti a Cragno. Senza recupero l’arbitro Di Bello manda le squadre al riposo: primi venti minuti col Genoa sugli scudi, ma poi solo Cagliari, fermato da un Perin in giornata da circoletto rosso.

Il Cagliari riprende dopo l’intervallo ancora in attacco, il Genoa risponde con una combinazione Destro-Shomurodov, il tiro dell’uzbeko non impensierisce Cragno. Al 53′ gran tacco di Zappa a far correre Nandez, l’uruguayano si allunga leggermente il pallone, ma riesce a mettere in mezzo, deviazione di un difensore genoano che per poco non spiazza Perin, il portiere è ancora una volta bravo e fortunato a bloccare il pallone. Al 55′ un cross di Nandez rimbalza sulla parte superiore della traversa prima di uscire. Entra Onguene nel Genoa al posto di Czyborra, un difensore centrale in più per i Grifoni. Al 58′ Nainggolan cerca la botta dalla lunga distanza di sinistro, non inquadra la porta. Quindi penetrazione centrale di Godin, palla a Nandez che scambia con Zappa, cross basso del Leòn, c’è ancora Perin. Sempre il Cagliari a menare le danze, il Genoa aspetta tutto chiuso a protezione del suo portiere. Funziona soprattutto la catena di destra, con Zappa e Nandez. Ballardini corre ai ripari: Behrami e Pandev rilevano Strootman e Destro. Al 65′ tiro di Nainggolan dopo una respinta della difesa conclude di prima intenzione, Masiello ci mette una pezza davanti a Perin.

Di Francesco inserisce Sottil e Cerri, escono Duncan e Simeone. Il Genoa sfiora il raddoppio con una ripartenza vertiginosa, fortunatamente Ceppitelli chiude alla disperata su Zajc, solo davanti a Cragno: il tiro dello sloveno, contenuto, finisce innocuo tra le braccia del portiere. Altri due cambi nel Genoa, con Pjaca e Melegoni per Shomurodov e Zajc. Col Cagliari tutto sbilanciato in avanti, i padroni di casa trovano ampi spazi per le ripartenze: Pjaca smarca Zappacosta davanti a Cragno, il portiere rossoblù in tuffo dice di no, poi raccoglie Pandev, tentativo debole di lob sul quale Cragno blocca facilmente. Entra Pereiro per Nainggolan, stremato.

Al 90′ il Cagliari ha la grande chance per pareggiare: invenzione di Joao Pedro, il tocco è prezioso per Cerri, che arriva col passo lungo al tiro, sull’uscita di Perin, pallone sopra la traversa. Ancora Cerri con un colpo di testa su cross dalla destra al 3′ dei 4′ di recupero, niente da fare. Finisce col Genoa rinchiuso nel fortino a difendere il minimo vantaggio, a denti stretti. Il Cagliari, malgrado gli sforzi, non passa e chiude il girone d’andata a 14 punti. Domenica prossima via al giro di boa, alla Sardegna Arena arriva il Sassuolo.

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2 commenti

  1. I tempi cambiano per tutto e tutti, ma nella memoria rimane viva l’immagine di quel Cagliari
    Campione di tantissimi anni fa !

  2. La classifica ora è molto brutta e sono chiare le responsabilità.
    Di certo, non della squadra.

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