UN NUMERO SPECIALE DI “TOTTUS IN PARI”, CURATO DA PAOLO PULINA, RENDE OMAGGIO AD ANTONIO GRAMSCI NEL 130° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA (ALES, 22 GENNAIO 1891) ATTRAVERSO I RESOCONTI DI IMPORTANTI CONVEGNI GRAMSCIANI ORGANIZZATI NELL’ITALIA CONTINENTALE, NEL PERIODO DICEMBRE 1995-DICEMBRE 2020, DALLA F.A.S.I., DAI SUOI CIRCOLI E DA ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI

nella colonna di destra e nel link sotto

il numero 849 di TOTTUS IN PARI

https://drive.google.com/file/d/1h5uCtWj8maBkFrtA1MNktffzLwkV0jmm/view

In questi giorni, tutti i giornali (quotidiani, settimanali, periodici), le tv, i siti web stanno dedicando ampio spazio al ricordo di Antonio Gramsci nel 130° anniversario della nascita, avvenuta ad Ales (oggi in provincia di Oristano) il 22 gennaio 1891. Le opere del pensatore sardo – in particolare i Quaderni del carcere e le Lettere dal carcere – sono sempre più tradotte e studiate all’estero: in Europa, negli USA, in Giappone, nei Paesi dell’America Latina, in India, nei Paesi arabi.

Molti convegni sono stati riservati a Gramsci, negli ultimi anni, nelle Università di ogni parte del mondo e molti altri sono in preparazione – nella forma oggi consentita dalla diffusione della terribile pandemia originata dal Coronavirus, quindi on line –  nel 2021, che si preannuncia come “anno gramsciano” in un orizzonte planetario.

Faranno la loro parte ovviamente anche le istituzioni culturali italiane, a cominciare dalla Fondazione Istituto Gramsci impegnata nella pubblicazione dell’Edizione nazionale degli scritti gramsciani.

Al Grande Sardo, oggi testimonial nel mondo della cultura della Sardegna, dedicheranno incontri di studio via web anche enti e associazioni culturali della Sardegna e i Circoli dell’emigrazione sarda organizzata presenti nell’Italia continentale, in Europa e nel mondo. 

“Tottus in Pari” ha inteso partecipare alle celebrazioni gramsciane con un numero speciale del giornale curato da Paolo Pulina, collaboratore “storico” di questo sito, da decenni attivo nel campo della diffusione dei temi dell’eredità spirituale lasciataci da Gramsci (teoria della politica con il concetto centrale della “egemonia”; rapporti fra struttura economica e sovrastruttura ideologica; organizzazione della cultura e promozione dell’autocoscienza delle classi subalterne; ruolo degli intellettuali; analisi della letteratura popolare; importanza del folclore; il sardo come lingua), nel campo dell’approfondimento della ricezione delle sue opere in Francia e nel campo della conoscenza della storia di Gramsci come “emigrato sardo” e come martire della intransigenza antifascista.

Questo fascicolo speciale propone i resoconti di importanti convegni gramsciani organizzati nell’Italia continentale, nel periodo dicembre 1995-dicembre 2020, dalla F.A.S.I.,  dai suoi Circoli e da altre istituzioni culturali.

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7 commenti

  1. Grazie mille a Paolo Pulina e a Massimiliano Perlato, bellissimo rileggere del convegno che si tenne a Pisa nel 2005. Grazie❤️

  2. Complimenti Paolo per questo bel lavoro!

  3. Un’iniziativa ottima! Servirà moltissimo alle nuove generazioni del tutto ignare di un così alto ingegno.
    Un plauso a Paolo Pulina per le sua infaticabile opera divulgativa.
    Cordiali abbracci.
    Paolo Bullita

  4. Adriano De Carli

    Grazie Paolo. Mi sono stampato il pezzo. Lo leggerò con piacere questa sera magari sorseggiando del mirto. A presto. Adriano

  5. Ciao Paolo, un bel lavoro. Complimenti anche alla rivista che ha fatto un numero monografico

  6. Un contributo davvero prezioso. Grazie Paolo, grazie Massimiliano.

  7. Un grazie di cuore per questa iniziativa. Antonio, Nino Gramsci continua a parlare al mondo con l’emergere delle sue lettere inedite e la corrispondenza inedita che le circonda. Quella della famiglia della moglie, gli Schcht amici di famiglia di Lenin, quella di Tania Schucht, che seguì Antonio nel suo peregrinare nelle carceri fasciste , a Piero Sraffa, che teneva i contatti con l’Internazionale Comunista, lui che a Cambridge lavorava con Keynes e Wittgenstein. Nino parla al mondo ma sopratutto a noi come lui figli di Sardegna.

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