UN EMPORIO AD OLBIA DELLA FAMIGLIA DI PIETRO CARASSALE, APERTO DAL 1919: OLTRE UN SECOLO DI VENDITE IN UNA BOTTEGA, OGGI ANCHE TESTIMONIANZA STORICA

di MARIA VITTORIA DETTOTO

Ad oggi sono 101 gli anni della licenza più vecchia di Olbia quella della famiglia di Pietro Carassale, che il 29/11/1919 aprì un emporio in via Porto Romano.

Quella dei Carassale è la seconda licenza più vecchia in Sardegna, seconda solo ad un imprenditore della zona di Cagliari.

Carassale veniva da La Spezia ed era già un commerciante.

Gli olbiesi più vecchi ricordano ancora la pubblicità dell’emporio: “Dalla culla alla bara”.

In quel negozio si vendeva di tutto, da qui il curioso nome dato alla pubblicità. 

Nel 1926 Pietro Carassale iniziò a vendere in quell’emporio anche i mobili. 

Alla sua morte, la licenza è stata ereditata dai figli.

E dal 1989, viene usata da suo nipote Pietro Andrea Carassale.

Nel frattempo l’emporio è diventato una bottega museo situata in Corso Umberto e vende prodotti tipici sardi, molti dei quali in via esclusiva e alcuni prodotti italiani.

Tra essi i più venduti sono: la crema di torrone da bere di Tonara, il mirto Stella di Sindia, salsiccia al cannonau e al vermentino. Formaggi stagionati sino a 30 mesi, che hanno avuto riconoscimenti internazionali.

E altrettanti riconoscimenti internazionali ha avuto negli anni anche la bottega di Pietro Andrea, Stella -Sapori Sardegna: ne ha parlato il New York Times, la guida Michelin, le Reizen olandesi.

Recensioni addirittura dall’Africa.

Nella pagina Facebook omonima, Pietro Andrea raccoglie le foto dei propri clienti con i prodotti appena acquistati nella bottega, magari dopo la degustazione che il titolare offre gratuitamente ai clienti: ” Ma solo a quelli educati”, ci tiene a sottolineare. 

Tra i clienti della bottega Carassale, tanti personaggi famosi tra cui lo chef Cannavacciuolo, al quale Pietro Andrea spedisce mensilmente i prodotti del suo negozio.

La bottega è anche un vero e proprio museo, all’interno del quale è possibile vedere gli attrezzi antichi dei lavoratori sardi: contadini, barbieri, meccanici, falegnami, calzolai, pescatori e pastori.

Pietro Andrea Carassale conserva in bottega anche i fucili piombati e le manette dei banditi sardi.

Certamente un motivo in più per andare a visitare la bottega di Pietro, dal momento che la visita è assolutamente gratuita.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

3 commenti

  1. Articolo Bellissimo!!!Grazie Maria Vittoria Dettoto

Rispondi a Gavino Deliperi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *