FRANCESCO COSSIGA, TESTIMONIAL DELLA CULTURA SARDA NEL MONDO. IL NOSTRO OMAGGIO NEL DECENNALE DELLA MORTE DELL’EX CAPO DELLO STATO

Ploaghe, 17 dicembre 2005, da sinistra Francesco Baule (allora sindaco), Francesco Cossiga, Paolo Pulina, Manlio Brigaglia, Salvatore Tola

di CRISTOFORO PUDDU

Dieci anni fa, esattamente il 17 agosto 2010, moriva a Roma Francesco Cossiga (era nato a Sassari il 26 luglio 1928).

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 24 settembre è stato a Sassari per partecipare alla cerimonia di commemorazione di Cossiga, organizzata dall’Università, per il decennale della morte dell’ex Capo di Stato. Dopo la cerimonia in Università Mattarella si è recato al cimitero in forma privata per rendere omaggio alle tombe dei due Presidenti sassaresi, Antonio Segni e Francesco Cossiga.

Nella circostanza di questa ricorrenza riprendiamo un articolo di Cristoforo Puddu che riferisce sulla partecipazione di Cossiga, il 17 dicembre 2005, a Ploaghe per presentare, insieme a Manlio Brigaglia, il volume “Il tesoro del canonico: vita, opere e virtù di Giovanni Spano (1803-1878)”, pubblicato dall’editore sassarese Carlo Delfino, a cura di Paolo Pulina e Salvatore Tola e con prefazione di Francesco Cossiga.

Ricordando il suo particolare interesse per una personalità sarda di livello europeo come Giovanni Spano,  “Tottus in Pari” vuole rendere omaggio a Cossiga  valorizzando un esempio del suo costante impegno come testimonial della cultura sarda nel mondo.

Giovanni Spano, rappresentativa personalità di sardo dell’Ottocento con un forte sentimento identitario, è stato ricordato dalla sua Ploaghe per l’ampiezza delle sue passioni di ricercatore e per la molteplicità delle sue relazioni con il mondo culturale italiano ed europeo. Alla presentazione del volume “Il tesoro del Canonico. Vita, opere e virtù di Giovanni Spano (1803-1878)”, edito da Carlo Delfino di Sassari, è emerso il complesso, originale ritratto intellettuale e umano del pionieristico studioso proteiforme dell’Isola nei suoi vari aspetti. Il libro, ideato e curato dagli “spanologi” Paolo Pulina e Salvatore Tola, si sviluppa attraverso un organico ciclo di 14 saggi specialistici e due ampi scritti introduttivi di Francesco Cossiga e Manlio Brigaglia. All’appuntamento letterario e commemorativo – tenuto nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, gremita di oltre 500 persone, per esaltare la storia millenaria del paese e per i legami di memoria con le vicende umane, civili e spirituali dello Spano – hanno partecipato numerosi relatori. Il sindaco Francesco Baule ha porto un  cordialissimo  benvenuto al presidente emerito Francesco Cossiga e ha  sottolineato il messaggio di eredità intellettuale dell’illustre Canonico, rappresentato dalla conoscenza della storia e cultura “come simbolo di riscatto per ricostruire la coscienza collettiva”.  L’editore Delfino, che vanta  25 anni di attività e 350 titoli, ha evidenziato l’importanza dell’opera  da lui pubblicata e l’elemento di sviluppo culturale  prodotto dal crescente interesse nei confronti dello Spano. Manlio Brigaglia, memoria di brillanti ricordi sassaresi sui licei “Azuni” e “Spano”, ha segnalato le possibilità di turismo culturale nel territorio e “le infinite attività da far coagulare intorno alla figura del Canonico” che sapeva dialogare con tutte le realtà d’Europa. Salvatore Tola ha ripercorso la genesi della pubblicazione – originata dal convegno promosso nel 2002 dall’Associazione culturale “Giovanni Spano” di Ploaghe, guidata da Antonella Pais – e l’itinerario realizzativo con il contributo di tanti studiosi e la determinante collaborazione tra sardi residenti ed emigrati. E proprio da Paolo Pulina, rappresentante della “ploaghesità” fuori dall’Isola, è venuto un intervento concretamente propositivo: un parco letterario nel circuito Casa Spano- Cimitero Vecchio -Pinacoteca; le prospettive interculturali per una conoscenza complessiva dello Spano nei percorsi e rapporti esterni; la suggestiva proposta di ridenominare il paese come Ploaghe-Spano. Ugo Carcassi ha dottamente rivisitato, invece, la presenza accademica e l’attività cagliaritana dello studioso ploaghese. La gratitudine che si deve allo Spano è stata sottolineata da Mons. Paolo Atzei, Vescovo di Sassari, che ha riconosciuto le doti “di uomo di chiesa con chiari principi di sardità” e l’indole “curiosa  del mondo e dei mondi della cultura per la costruzione di un alto grado di civiltà” nella convinzione che “senza cultura non si può inculturare il Vangelo”. E’ stato comunque il brillante e atteso intervento del presidente emerito Francesco Cossiga a tenere alta la soglia di attenzione del fitto pubblico (con molte qualificate autorità), consapevole dell’unicità dell’occasione per rendere omaggio e riconoscenza popolare all’opera dello Spano. L’eloquente ed energico comunicatore – a cui la facoltà di Scienze politiche di Sassari aveva  conferito qualche giorno prima la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione e giornalismo -,  ripercorrendo le linee della prefazione alla raccolta saggistica, riconosce allo Spano “soprattutto il merito di aver rivelato, in pieno romanticismo, le origini e le ragioni culturali della nazione sarda”; concetto sviluppato con dotti esempi ed analisi storica dell’Ottocento;  “il senso incerto della nostra identità” è stato superato  da Giovanni Spano con la rivendicazione della  “specificità della Sardegna”. Dal risoluto e vitale presidente emerito è venuto l’invito “a riscoprire la nostra storia” e l’auspicio della “costruzione della nazione sarda sul piano della cultura”. Infine: il  cortometraggio “L’eredità del Canonico” ha proposto testimonianze su  Spano  raccolte tra i suoi compaesani;  il coro polifonico di Ploaghe ha eseguito “O Babbu Soberanu”, testo di Bainzu/Gavinu  Cossiga, noto come  “su poeta christianu”, bisnonno di Francesco Cossiga. Un altro evento “spaniano” potrebbe tenersi a Ploaghe nel dicembre 2005: con l’auspicata  presentazione della  pubblicazione, a cura di Luciano Carta e con la supervisione di Manlio Brigaglia, del monumentale Carteggio Spano custodito dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. quel Signore era un politico doc, cosa se vedesse lo scempio di adesso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *