“SARDEGNA, SEMPRE MON AMOUR”: PAOLO PULINA, PROMOTORE DELLA CULTURA SARDA OLTRE IL TIRRENO

ph: Paolo Pulina

di FRANCESCO SONIS

Il quindicinale della Diocesi di Ales-Terralba, “Nuovo Cammino”, nel numero datato 19 luglio 2020, ha dedicato a Paolo Pulina, attivo collaboratore di questo sito, un articolo a firma di Francesco Sonis, poeta e studioso del paese natale (Uras) e di residenza (Mogoro) e del circondario. Cristoforo Puddu ha recentemente pubblicato su questo sito una recensione dell’ultimo libretto di poesie di Sonis: http://www.tottusinpari.it/2020/07/19/lesiguo-fiume-della-vita-la-nuova-silloge-di-poesia-italiana-di-francesco-sonis/

Qui di seguito  lo scritto  di Sonis sui libri di Pulina.

In questi giorni ho ricevuto da Paolo  Pulina – nato a Ploaghe nel 1948, è uno dei due vicepresidenti e il responsabile delle attività di comunicazione e cultura della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) –  un dono gradito: un volumetto dal titolo “Tempo d’esami”, ristampato qualche mese fa nella “Piccola collana di memorie” ideata da Salvatore Tola. “Tempo d’esami” fa riemergere da cassetti polverosi i ricordi di oltre mezzo secolo. Nel lontano 1967, era ancora in vigore l’esame di maturità voluto dal ministro Giovanni Gentile nel 1923, con le quattro prove scritte e orali e le Commissioni costituite da professori esterni con la presenza di un solo membro interno. Fu proprio quel tipo d’esame che dovette affrontare Paolo Pulina, allievo del prof. Manlio Brigaglia nel mitico liceo “Azuni” di Sassari, e autore dell’introduzione a “Tempo d’esami”. Riferendosi al suo professore Paolo dichiara fra l’altro: “Il primo insegnamento che ricevetti fu che non ci si poteva limitare alla lettura dei manuali e dei libri di testo (…). Ci educava alla lettura dei giornali: la pagina dei libri de “Il Giorno” – quotidiano milanese fondato a Milano nel 1956 dal presidente dell’Eni, Enrico Mattei –  imparammo a conoscerla da lui (…). Alle lezioni del prof. Brigaglia si notava una sola assenza: la noia.”

Giornalista pubblicista dal 1982, Paolo Pulina è stato funzionario dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pavia dal 1977 al 2011, curando negli anni numerose pubblicazioni periodiche e monografiche oltre agli Atti di numerosi convegni. Dal 1996 è Vicepresidente del Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia; collabora da oltre trent’anni a diverse testate giornalistiche, fra le quali si ricordano “Il Messaggero Sardo”, “Nuovo Cammino” e  “Tottus in Pari”. Tanti i volumi dedicati da Paolo alla Sardegna, dall’emigrazione ad alcuni importanti personaggi della nostra isola, e fra questi ricordiamo: “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-65” (1982); “Ploaghe, Sardegna, Gramsci e altri temi” (1989); “Viaggiatori stranieri e grandi italiani in Provincia di Pavia” (1995); “Il tesoro del Canonico. Vita, opere e virtù di Giovanni Spano, 1803-1878” (2005), curato con Salvatore Tola e presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino del 2005.

Nel 2007, in occasione della pubblicazione dell’interessante volume “Su Ploaghe” (2010), dedicato al suo paese natale, il prof. Manlio Brigaglia scriveva nella Prefazione: “Ci sono due percorsi nella vita di Pulina che hanno per terminal i luoghi che più gli sono cari in questa parte di viaggio lungo la vita che ha vissuto sino adesso. Uno va da Ploaghe a Sassari, e ritorno. L’altro da Ploaghe a Pavia, e ritorno. (…) Il viaggio da Ploaghe a Pavia attiva un percorso più interno e quotidiano, che è quello tra Pavia e Santa Giuletta, dove ogni sera ritrova un po’ dell’aria del villaggio natale, sia pure senza quell’inconfondibile profumo di legna messa a bruciare nei camini che a noi sardi ci porta via il cuore quando ce ne ricordiamo da lontano.”

Ho avuto la fortuna di conoscere Paolo negli anni 2015-2016, quando fui invitato con Salvatore Tola a far parte della Giuria del Premio di Poesia e Prosa “Su Contixeddu”, organizzato dal Circolo sardo di Brescia per iniziativa del compianto presidente Paolo Siddi. In quell’occasione conobbi e apprezzai Paolo Pulina per la sua figura di sardo appassionato e per il suo costante e vivo interesse nei confronti di tutto ciò che riguarda la nostra isola: i suoi scritti infatti ce lo confermano.

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6 commenti

  1. Grande Paolo, non avevo dubbi sulla tua cultura.

  2. Per la divulgazione della cultura sarda è più efficace Paolo Pulina che non le campagne pubblicitarie regionali “griffate”. Buon lavoro a Paolo!

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