DA SANTU PREDU A GINEVRA: STORIA DI MARIANO PIRARI, UN NUORESE CAVALIERE DEL NOBILE ESERCIZIO DELL’ARCO

ph: Mariano Pirari

di LUCIA BECCHERE

Mariano Pirari si è spento a Ginevra alla soglia dei 91 anni dopo una vita trascorsa in modo esemplare con 30 anni di onorata pensione.

A Nuoro, dove era nato nel 1928 e dove era cresciuto nel centro storico a due passi dalla casa di Grazia Deledda (fra i suoi antenati vantava il pittore Mariano Varriani Pintori), aveva frequentato il liceo Asproni e dopo la maturità classica aveva lasciato la città per Torino dove si era iscritto in Giurisprudenza. Durante il suo corso di studi aveva creato e portato avanti con ottimi risultati un’attività industriale di prodotti per la casa. Erano gli anni del primo dopo guerra e a buon diritto lo si può annoverare fra i pionieri della ripresa del settore industriale per aver scommesso sullo sviluppo dell’economia e sulla rinascita del nostro Paese. Per l’ingegno e la serietà profusi nel settore, il sindaco Diego Novelli che per dieci anni (tra il 1975 e il 1985) aveva amministrato Torino nel difficile periodo dei cosiddetti anni di piombo, lo aveva insignito della cittadinanza onoraria per essersi affermato con le sole proprie forze. Un riconoscimento ufficiale di una vita fatta di lavoro e di sacrifici di cui il nostro andava molto fiero.

Aveva sposato Alma Aste, insigne giurista nuorese e rinomato avvocato di molte società svizzere per conto del Touring club Suisse. Dal loro matrimonio era nato un figlio, Riccardo.

Da Torino si era trasferito a Ginevra dove una multinazionale svizzera l’aveva nominato dirigente per le sue grandi capacità organizzative e imprenditoriali. Ginevra, che da sempre vanta la grande tradizione del tiro con l’arco nel ricordo del leggendario eroe svizzero Guglielmo Tell vissuto tra il XII e il XIV secolo, gli aveva conferito il titolo di “Cavaliere del Nobile esercizio dell’arco” in quanto socio eminente della più grande associazione svizzera dove aveva ricoperto numerose cariche sociali. Alla sua morte la Società ha inoltre deliberato che a decorrere dal 2021 a Monsieur Mariano Pirari venga intitolato il torneo che ha luogo ogni anno a Ginevra.

A Nuoro, dove tutti ricordano il suo rigore morale, ma anche la sua grande umiltà e la sua sana ironia nel saper prendere la vita con misurata leggerezza, amava rientrare spesso (l’ultima volta nel giugno 2016) e intrattenersi con la cugina Nicolosa Manca, la nostra concittadina più longeva che oggi vanta 106 anni.

Con i suoi amici nuoresi Giovanna Cerina, Ninnino Sanna, l’architetto Bassi, e il professor Mario Ladu fisico nucleare al Cern di Ginevra – tra i due intercorrevano assidui rapporti – e tanti altri ancora, ricordava con commozione gli anni del liceo. A chi gli chiedeva cosa gli mancasse di Nuoro rispondeva con profondo rimpianto «La Nuoro che non c’è più!». Era la Nuoro delle cose semplici, del mondo agropastorale di cui con orgoglio rivendicava l’appartenenza. Quella della scuola, dell’amicizia, delle tradizioni, di un qualcosa che non coglieva più nei suoi viaggi di ritorno che andava sempre più diradando a causa dell’età avanzata.

per gentile concessione de https://www.ortobene.net/

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