INSULARITA’ E TRASPORTI, I TEMI CALDI PER LA SARDEGNA: GLI EMIGRATI SARDI DELLA F.A.S.I. SI MOBILITANO NEGLI AEROPORTI DI MILANO, TORINO E ROMA

dall’alto verso il basso, gli aeroporti di Torino Caselle, Roma Fiumicino e Milano Linate

Un sit in promosso dal Comitato per l’Insularità quello del 20 febbraio negli aeroporti di Linate-Milano, Caselle-Torino e Fiumicino Roma che ha visto la partecipazione attiva della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia con gli striscioni per la continuità territoriale e il sostegno ai lavoratori di Air Italy in appoggio agli incontri tra Ministero Trasporti, Regione, azienda e sindacato. La Presidente F.A.S.I. Serafina Mascia ha sottolineato l’apprezzamento per la conferma dell’impegno congiunto della Ministra De Micheli e del presidente Solinas per la proroga fino al 31 dicembre 2020 della continuità territoriale attuale così come dalla Federazione chiesto in occasione del convegno nazionale di Saronno di sabato scorso, e in cui si erano espressi in questo senso il sottosegretario ai Trasporti Salvatore Margiotta e la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda. “La proroga fino al 31 dicembre 2020, consentirà sicuramente una più approfondita

analisi delle problematiche e la ricerca delle migliori soluzioni possibili, come da noi auspicato – ha aggiunto la Mascia nella sua dichiarazione – anche attraverso il nostro coinvolgimento diretto in tutte le fasi della trattativa”.

A Roma, fra l’altro, con i vertici del Comitato per l’Insularità Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, prenderanno il via una serie di iniziative volta a evidenziare questo tema che ha centralità nel futuro dell’isola. Il nodo trasporti, i ritardi nello sviluppo economico e sociale, il gap infrastrutturale e nelle reti di comunicazione (comprese quelle energetiche), rappresentano l’insieme degli effetti legati all’insularità che necessitano il riconoscimento della condizione sarda da parte dello Stato, con l’inserimento del principio di Insularità in Costituzione

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Un commento

  1. Maria Gemma Azuni

    Ancora una volta, siamo scesi in piazza, anche se in aeroporto, per chiedere i diritti negati, da tanto tempo.

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