TRA I DUE MONDI DELLA SCRITTRICE MARIA GIACOBBE: LA SERATA A COPENAGHEN CON L’ASSOCIAZIONE “INCANTOS” E “LA FABBRICA ILLUMINATA”

Jacopo Onnis e Maria Giacobbe (foto di Antonello Origa)
di OLIMPIA GRUSSU

Quella dedicata alla scrittrice sarda è stata una serata ricca di letteratura, cultura, musica, cinema  e riflessioni.

L’omaggio a Maria Giacobbe, curato dalle associazioni Incantos e La Fabbrica Illuminata, si è svolto a Copenaghen sabato 23 novembre, nell’accogliente e suggestivo teatro Posthus nel cuore della città. 

Alla presenza della nota scrittrice, si sono avvicendati sul palco artisti, scrittori e giornalisti, ciascuno dando il proprio contributo per realizzare un ritratto preciso e immaginifico dell’intensa attività della Giacobbe. Lo scrittore e poeta Pablo Paolo Peretti ha introdotto gli ospiti, guidando il pubblico attraverso le letture dell’attrice Valentina Sulas, la voce della soprano Margherita Canu, la musica del pianista Christoffer Christensen, gli interventi del giornalista Jacopo Onnis e della scrittrice Mariangela Sedda.

L’evento ha avuto inizio con la proiezione del documentario “Fra due mondi. Ritratto di Maria Giacobbe” di Francesco Satta, che alterna il racconto tra il mondo letterario e la vita di Maria,  figura rappresentativa del Novecento: il fascismo e le persecuzioni vissute da bambina (il padre Dino, antifascista, dovette rifugiarsi all’estero e partecipò attivamente alla Guerra di Spagna), la liberazione, il dopoguerra, ed infine l’emigrazione. L’esordio letterario con “Diario di una maestrina”, in cui racconta la sua esperienza come maestra in Barbagia negli anni cinquanta che le vale il Premio Viareggio, fino ad arrivare al 1958, anno in cui la scrittrice si trasferisce in Danimarca e ben presto diventa figura rilevante nel mondo culturale danese, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi.

Margherita Canu e Valentina Sulas (foto di Antonello Origa)

“Si può essere sardi ed essere italiani; si può essere italiani ed essere europei; si può essere europei ed essere cittadini del mondo” così si descrive Maria Giacobbe.

E proprio questo aspetto trapela dalle sue opere, di cui alcuni passi sono stati letti nel corso della serata dall’attrice Valentina Sulas, che ha interpretato con intensità brani tratti da Il mare, Maschere e angeli nudi, Gli arcipelaghi e Pòju Lùadu, letture intervallate dalla voce squisita della giovane soprano Margherita Canu, di recente stabilitasi in Danimarca, accompagnata da Christoffer Christensen, pianista danese molto attivo nel panorama artistico di Copenaghen.

A seguire, una gradita sorpresa per Maria Giacobbe: la presenza del giornalista e scrittore Jacopo Onnis, cugino dell’autrice, e della scrittrice e amica Mariangela Sedda.  Jacopo Onnis ha presentato una breve biografia di Maria, evidenziandone la scelta di vivere in un paese lontano senza mai abbandonare le proprie radici, e il suo sentirsi appartenente a diverse culture senza negarne l’una o l’altra.

L’intervento della scrittrice Mariangela Sedda ha sottolineato la modernità e universalità dell’autrice, attraverso alcune riflessioni sul romanzo Euridice, e con la rievocazione suggestiva di alcuni momenti da Diario di una maestrina.

La serata si è conclusa piacevomente con un raffinato buffet curato dal Ristorante San Giorgio, eccellenza della cucina italiana in Danimarca; un momento conviviale nel quale il pubblico ha potuto incontrare Maria Giacobbe.

La serata è stata realizzata grazie all’accurata organizzazione di Olimpia Grussu, presidente dell’associazione culturale Incantos di Copenaghen, che persegue la promozione, diffusione e valorizzazione della cultura sarda in Danimarca. Il tutto in collaborazione con La Fabbrica Illuminata, associazione culturale di Cagliari, operante anche su territorio internazionale con il progetto Dialoghi di carta di cui Marco Parodi, recentemente scomparso, ha firmato la direzione artistica. L’evento è stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Sardegna e dell’Istituto autonomo Fernando Santi. Claus Miller ha curato grafica e comunicazione visiva dell’evento. 

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4 commenti

  1. Ho conosciuto Maria Giacobbe tramite la sorella Simonetta ,madre di Giovanni Columbu, e Bruno Amoroso un economista italiano allievo di Caffè che per anni ha insegnato all’ università di Rotskilde . Mi riferisco agli anni 80 /90 e questi due personaggi straordinari davano vita ad un cenacolo che valorizzava i gli aspetti più innovativi della politica culturale e politica italiana,accolta con particolare interesse in un paese leader,in quegli anni dello stato sociale,della libertà di opinione ,della difesa del diritti umani . Maria Giacobbe aveva sposato il direttore del Louisiana Museum di Elsinore,sede di mostre dibattiti incontri di straordinaria ricchezza .,Maria parlava della Sardegna del fenomeno degli incendi della importanza di conservare in Sardegna la biodiversità .ma anche ,nelle sue opere,del contributo che la Sardegna aveva dato alla battaglia contro i l analfabetismo e a favore della nascita di una cultura europea . Ti ricordo con grande affetto .cara Maria .profitto di questa occasione per dirti quanto ti sia stata vicina nei tuoi gravi recenti lutti

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