MARGA TAVERA SI RICONFERMA ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE DEI CIRCOLI SARDI IN ARGENTINA: IL SUO INTERVENTO AL CONGRESSO DI BUENOS AIRES

foto di gruppo al Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde in Argentina
di MARGA TAVERA

Non voglio dilungarmi raccontando tutto ciò che abbiamo realizzato in questi anni collaborando con le attivitá dei circoli e con progetti regionali come “Un ponte sull’oceano”, “il canto sociale di donne fra due mondi”, “da Bonaria a Buenos Aires” e il Progetto di Master d’nformática tra l’Universitá di Cagliari e di Tucuman, per menzionare le ultime.

Comunque a tutte le difficoltà che si sono succedute, siamo qui, passati ormai 30 anni di quel luglio dell’anno 1989 a San Miguel di Tucuman quando nacque la Federazione allora chiamata Lega sarda.

Voglio anche ricordare quando il Cardinale Bergoglio indicò alla Polizia Metropolitana come loro prottetrice la Madonna Nostra Signora di Bonaria, ci hanno chiesto d’intervenire per avere una Statua.

Ci siamo rivolti al nostro caro amico Cavalier Luciano Pinna del Coordinamento Societá di Mutuo Soccorso della Sardegna, la Polizia Metropolitana ha ricevuto così una piccola Statua che oggi é nella loro sede.

Dopo di che è intervenuto anche il governo della Regione Sardegna, inviando la Statua della Madonna alta un metro 1.20 centimetri e fatta benedire da Papa Francesco a Roma in occasione della visita dell’allora Presidente Ugo Cappellacci.

Le nostre associazioni svolgono prevalentemente attività socio-culturali. La natura stessa dei Circoli è mirata alla difesa e alla conservazione dei valori culturali ed identitari della Sardegna.

La lontananza, ma sopprattuto le politiche incrementate negli ultimi anni in Argentina, hanno creato difficoltà allo svolgimento delle attivitá di tipo economico con l’isola.

Sono consapevole dei problemi urgenti che si devono affrontare in Sardegna, in questa situazione di crisi internazionale, che colpisce anche a quella parte del popolo sardo che è dovuta andar via una volta, e ai nuovi migranti che partono ancora oggi per cercare un lavoro e un vita migliore.

Quel popolo è grande quasi quanto l’attuale popolazione che vive nell’isola. Molti la chiamano “l’altra Sardegna”. E una parte é qui, allá fine del mondo come disse Papa Francesco.

Il movimento dei sardi e le sue 121 sedi riconosciute, rappresentano nel mondo globalizzato una rete di scambio culturale e di rappresentanza utili alla conoscenza stessa della nostra terra. La  Sardegna è grande per la sua antica civiltà, noi possiamo contribuire a renderla migliore, con il nostro lavoro, attraverso questi centri culturali dove i sardi si sono organizzati.

Se non ci fossero state le associazioni sarde, la memoria dell’emigrazione sarebbe stata persa e non esisterebbe la rete di contatti straordinari che anche essi rappresentano.

Nel caso dell’Argentina, le attivitá di tipo economiche con la Sardegna, oggi, non sono realizzabili. Peró possiamo, oltre alle attivitá socio-culturali, pensare alla promozione turística, allo scambio culturale, a collaborazioni tra istituti educativi,  com’e il caso del Progetto del Master sull’informatica tra l’Universita di Cagliari e di Tucuman, per dare un’esempio.

Ormai, essere sardi, per alcuni vorrà dire,  semplicemente rispettare le radici, per altri rispettare la terra degli antenati, alcuni sono proprio indifferenti, ma siamo in molti ad sentirci sardi pur essendo nati cosi lontano.

Ripensare alla sarditá, di questo si tratta. Ogni paese scelto dai sardi per iniziare una nuova vita, ha un distintivo. Un misto tra la loro tradizione e abitudini, e quella trovata nei paesi di emigrazione.

Parlare di emigrazione sembra anacronistico. Vengono alla mente i migranti con la valigia di cartone, ma ancora oggi, purtroppo l’emigrazione sarda continua. Diversa ovviamente a quelle che partirono nel dopo guerra. Oggi viene chiamata infatti “Fuga di Cervelli”.

Basta fare il conto di quanti sardi sono registrati all’Aire, Anagrafe degli italiani all’estero, per capire che in 10 anni, la Sardegna ha perso 27.000 residenti e oltre 40.000 dal 1995 ad oggi, secondo i dati demo ISTAT. Partono in maggior parte verso il Regno Unito e la Germania.

Parte di questi giovani vengono qui, in Argentina. Tutti con una o più lauree. Alcuni per pochi mesi per fare la tesi di laurea. Molti fanno l’insegnante di lingua italiana.

Le nostre associazioni sono il punto di riferimento per questi Ragazzi che piu di una volta sono accolti per i primi giorni nelle nostre associazioni, cercando anche di orientarli in questa grande metropoli o nel caso degli studenti, per collaborare con le loro tesi.

Fuori dai confini europei, la Argentina é il paese con piu isolani registrati all’Aire, con 4.000 scritti, seguito dagli Stati Uniti e dal Brasile.

Ma devo chiarire che in questo registro c’e una mínima parte dei sardi e l’esempio lo posso dare con mio figlio, registrato all’Aire di Teramo, per le origini abruzzezi di mio marito.

Poi ci sono quelli che neanche hanno la doppia cittadinanza, pratica consolare abbastanza complicata anche se è migliorata in questi ultimi anni.

Penso di poter affermare che il nostro lavoro per mantenere saldi i legami con la nostra terra, siano stati grandi e abbiano finora dato esito positivo, vivendo in un paese cosmopolita dove l’influenza delle altre culture é enorme.

Voglio rivendicare il lavoro dei giovani di oltre trentanni che sostengono il lavoro di ogni giorno e posso assicurare che senza di loro sarebbe molto piu difficile continuare.

È giusto anche che io sottolinei il peso, il ruolo e il valore della presenza femminile nei direttivi. Le donne sono state sempre presenti nell’attivitá dei circoli. Oggi hanno un ruolo fondamentale nei direttivi. Cinque su sette circoli sono presieduti da donne.

Dal dibattito che ne è seguito e da tutti gli interventi sono scaturiti elementi positivi che ci faranno riflettere per l’impostazione futura delle nostre associazioni.

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15 commenti

  1. Complimenti a Marga, in bocca al lupo per continuare la conduzione della Federazione !!

  2. Ti faccio i miei più sinceri Auguri Marga,(Magghia,per noi Ittiresi) per un proficuo lavoro. Siete il nostro orgoglio. Continua l’eccellente lavoro di Sardità che ha fatto Padre. Un caro saluto da Ittiri.💥

  3. Marga un GRANDE In bocca al lupo !!!

  4. Auguri Marga T. e tutti i sardi in Argentina.

  5. Auguri marga e sempre sardegna e argentina e tutti i sardi emigrati nel mondo

  6. I complimenti e gli auguri del Gremio dei Sardi di Roma e i miei personali, anche come ittirese, per la riconferma di Marga nel prestigioso incarico di responsabile della Federazione dei Circoli sardi in Argentina, quello stesso ruolo che il padre Cosimo, figlio benemerito di Ittiri, ricoprì con capacità e merito per tanti anni. Un,abbratzu mannu.

  7. il mio caro zio Cosimo ,che per tanti anni è stato presidente e fondatore.Marga ne segue il cammino con tanto impegno e capacità. Siamo orgogliosi di lei.

  8. Agurios Marga. A fachere travagliu bonu.

  9. Felicitaciones Marga, sos una dirigente excelente , siempre serena , con mucha paciencia e imparcial en tus decisiones, me alegra que continúes en el cargo, te augurio lo mejor en esta nueva etapa

  10. Auguri Marga. Te lo meriti.

  11. Tanti auguri Marga! Buon lavoro a te e al nuovo direttivo dal Crei Acli della Sardegna, un abbraccio 🙂

  12. Grande Marga, sei il nostro orgoglio e sopratutto di tuo papà Cosimo

  13. Cara Marga, complimenti. La riconferma come Presidentessa della Federazione dei Circoli in Argentina è la testimonianza dell’apprezzamento del grande lavoro che hai svolto e la fiducia per quello che svolgerai nei prossimi anni. Un abbraccio mio personale ed anche a nome dell’Istituto Fernando Santi Sardegna

  14. Auguri carissima Marga… Un abbraccio grande cagliaritano

  15. Marga, augurios mannos, Ses brava comete Babbu you..! Unu saludu mannu a tottus SOS sardos de Argentina.

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