CON LA SARDEGNA NEL CUORE (VIII EDIZIONE): CON L’ASSOCIAZIONE “GRAZIA DELEDDA”, A CIAMPINO (ROMA) DAL 27 AL 29 SETTEMBRE

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di BARBARA REGINA

La Sardegna non è solo una terra, è un modo di essere, di condividere che porti con te ovunque nel mondo.

Quando la convivialità e l’ospitalità scavalcano i confini del mare, un canto d’amore per la Sardegna, si dispiega nelle strade di paesi e città del mondo che accolgono gli emigrati sardi, creando uno scambio vitale e festoso.

Con questo spirito d’integrazione e partecipazione a Ciampino il 27-28-29 settembre, presso l’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in via Pignatelli 3, ospita “Con la Sardegna nel cuore”.

Un appuntamento che sta diventando abituale per la comunità degli emigrati sardi a Roma sud e nei Castelli Romani, ma anche dei tanti cittadini laziali che apprezzano questa manifestazione.

L’evento, a carattere enogastronomico e folkloristico, raduna artisti, artigianato, cibo, vino e tradizioni sarde ma non solo.

Quest’anno saranno chiamati ad esibirsi in primis, nel pomeriggio di sabato 28, le maschere di Sorgono, col gruppo “Is Arestes e s’Urtuzu Pretistu”. Il gruppo inscena un rituale sardo antichissimo, forse preistorico, in cui Is Arestes, ovvero gli agresti, i selvatici, travestiti da capre e mucche, si aggirano intorno al fuoco della festa tenendo a bada, con i loro movimenti, s’Urtzu, la vittima sacrificale, rappresentando la morte dell’antichissimo Dio Maimoni, un Dio pluviale il cui sacrificio dava rinascita alla natura e ai raccolti. Il rito appare concitato e irruento, raffigurando fatti di epoche arcaiche, che si sono però perpetrati realmente fino a pochi secoli fa ma di cui oggi abbiamo si raffigura solo l’aspetto folkloristico e non più religioso/pagano.

Questa rievocazione storica è seguita da canti e balli con il gruppo Frores de Acantu, appassionati promotori di musica sarda, ma anche italiana e internazionale.

E ancora vedremo balli sardi e coreografie tradizionali dello storico Gruppo Folk di Burgos.

Quest’ultimo animerà anche la Santa messa di domenica 29 mattina, mentre nel pomeriggio si esibiranno le associazioni sportive del territorio ospitante con danze e balletti.

Conclude la ricca kermesse lo spettacolo di cabaret “Storie di ordinaria follia” con Claudio Sciara di Zelig.

Durante questa tre giorni dedicata all’amata Sardegna, a partire da venerdì 27, si potranno anche ammirare:

la mostra fotografica sulle Maschere di Sorgono, maschere antichissime riscoperte con vari studi e ricerche recenti; l’esposizione “l’arte dei Castelli Romani e il Folklore della Sardegna a Ciampino”, un connubio di queste due entità locali distinte che convivono in piena armonia.

In oltre si potrà partecipare alle cene e al pranzo sardo, organizzati con prodotti tipici dell’isola, e acquistare gli stessi o altri prodotti artigianali e manufatti, esposti per l’occasione in tanti ricchissimi stand.

Appare chiaro che la manifestazione è quindi all’insegna della condivisione e dello scambio culturale tra un territorio ospitale e una terra migrante, nel rispetto delle diversità di tradizioni e nel riconoscimento dell’arricchimento reciproco.

Il messaggio è quanto di più auspicabile possa avvenire in questo momento storico, tempo in cui sarebbe bello sentirsi tutti cittadini del mondo, accoglienti e accolti.

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Un commento

  1. Giovanni Regina

    Bene, ottima iniziativa che serve ai sardi a non far dimenticare la loro Sardegna, anche sono al di qua del mare.

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