SECONDA GUERRA MONDIALE: GLI OBIETTIVI FRANCESI ED INGLESI SOPRA I CIELI DI SARDEGNA

La portaerei inglese Ark Royal dopo il suo completamento tra il 1938 e il 1939.
di DARIO DESSI'

Il 9 luglio del 1940 questa portaerei fu bombardata da una quarantina di S79 decollati da Villacidro e da Alghero e fu costretta a rientrare a Gibilterra per riparare i danni subiti.

Cessate le operazioni belliche contro la Francia che aveva chiesto l’armistizio, qualsiasi attività bellica dell’8° Stormo e dei suoi bombardieri S79 fu  rivolta contro la flotta inglese detta Forza H, la quale partendo dallo Stretto di Gibilterra, andava a rifornire i porti  dell’isola di Malta e di Alessandria d’Egitto, spadroneggiando nel Mar  Mediterraneo Occidentale. Nel mar Mediterraneo, centrorientale,  ad Alessandria d’Egitto, aveva la base, la Mediterranean Fleet che comprendeva tre navi da battaglia, una portaerei, sei incrociatori e venti cacciatorpediniere. Verso la fine del mese di giugno del 1940, l’Ammiragliato inglese pensò bene di creare una seconda flotta, detta Forza H, costituita da tre navi da battaglia, una portaerei, due incrociatori e undici cacciatorpediniere. Questo per sostituire le forze navali francesi e cercare di presidiare tutto il mare Mediterraneo per tener a bada le forze aeronavali italiane.

9 luglio 1940 Bombardamento della flotta inglese, detta Forza H.

Gli equipaggi del Com/te Vittorio Ferrante ritenevano di aver colpito la portaerei. Ark Royal, quando in quello stesso giorno, 28 S79 dell’8° Stormo, decollati in parte  dall’ aeroporti di Villacidro Trunconi e in parte  da quello di  Alghero, dopo essersi uniti ad altri 18 aerei decollati da Decimomannu, piombarono sulla flotta inglese riuscendo a colpire la super corazzata Hood e la portaerei Ark Royal, sul ponte della quale vennero distrutti 7 aerei.

La nave da battaglia Hood, la più grande nave da guerra del mondo, fu costretta a rientrare in Inghilterra, non essendo disponibili a Gibilterra le attrezzature necessarie a riparare le gravi avarie subite.

Il Comandante del XXVIII Gruppo B.T. Maggiore Pilota  Michele Banchio partecipava a tutti gli equipaggi impiegati nella missione del 9 luglio 1940  il seguente elogio pervenuto dal Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica tramite il Comandante dell’Aeronautica della Sardegna:

Al Comando Aeronautica Sardegna – B. 15827 Superaereo.

Ho apprezzato con vivo compiacimento le brillanti azioni di scoperta e di attacco effettuate il giorno 9 contro la flotta  inglese ad occidente della Sardegna.

Nel rivolgere il mio encomio a codesto comando e a quello della dipendente brigata aerea per’esatto e intelligente inquadramento operativo in esecuzione agli ordini ricevuti, desidero sia portata a conoscenza dei comandanti e di tutti  gli equipaggi impiegati la mia piena soddisfazione per il loro ardito e redditizio comportamento pari alle gloriose tradizioni della nostra arma.                                                                         

Pricolo

In precedenza, il Capo del Governo  aveva inviato la seguente lettera al Capo di Stato Maggiore della R. A Pricolo

Generale Pricolo,

comunicate a piloti e agli equipaggi della R.A. che il popolo italiano segue la loro attività con legittimo orgoglio. In questi cinque giorni di guerra aerea hanno, ancora una volta, mostrato che la tempra dei combattenti dell’Arma Azzurra è degna di Francesco Baracca                                                      MUSSOLINI

Dall’Archivio dell’ Ufficio Storico A.M.I.

A seguito di quei risultati la bandiera dell’8° Stormo fu decorata di medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Nel tardo pomeriggio del 9 luglio un azione massiccia dell’8° stormo, portata in ondate successive, con tutti gli equipaggi contro una potente formazione navale inglese composta da una nave portaerei, tre navi da battaglia, due incrociatori e dieci caccia torpediniere in navigazione nel mediterraneo occidentale, ha pieno successo.

Gli equipaggi delle squadriglie, nonostante la formazione navale si difenda con un ben nutrito fuoco delle armi contraeree, decidono di osare il tutto per tutto e scendono sempre più a bassa quota..

La non comune perizia, lo spirito di decisione, l’abilità nella manovra d’attacco fanno sì che lo sgancio delle numerose bombe da 250 Kg. riesca perfettamente, tanto da colpire la nave portaerei Ark Royal nel settore poppiero e con una bomba la grande nave da battaglia Hood di 42.100 Ton. nel settore prodiero.

In seguito a ciò,  il nemico è costretto a invertire la rotta”

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