LA TOMBA DIPINTA DI MANDRAS AD ARDAULI (OR): FINALMENTE I FONDI PER IL RESTAURO. IL CONTRIBUTO DEL PROGETTO UISP (UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI) – ARCHEOGIOCANDO

di CINZIA LOI

Nell’ambito del “Piano straordinario di scavi archeologici e interventi di valorizzazione nei siti archeologici 2018” della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con il Comune di Ardauli, è stato finanziato l’intervento di restauro della Tomba Dipinta di Mandras, una delle più affascinanti tombe ipogee a domus de janas tipiche del Neolitico sardo (IV millennio a.C.).

L’ipogeo di Mandras si distingue per la complessa articolazione e per le pitture che decorano gli ambienti. Al suo interno coesistono infatti, oltre a quelle che richiamano semipilastri e finte nicchie, le rappresentazioni dipinte di due tipologie di soffitti: ellittica nell’anticella, a uno o a due spioventi con lati brevi arrotondati nella cella principale. Il soffitto dell’anticella è segnato da sei travetti dipinti di rosso, tre per lato, che convergono verso una banda circolare appena visibile e che potrebbe rappresentare il sistema di legatura dei travetti stessi. Nel soffitto della cella principale invece è rappresentato il tetto a uno o a due spioventi con lati brevi arrotondati, reso da fasce di colore rosso. Nella parte dell’ingresso e in parte sulle pareti laterali della cella principale si trova un motivo dipinto “a reticolo”, ottenuto con fasce orizzontali e verticali di colore rosso. Allo stato attuale delle ricerche, il motivo “a reticolo” costituisce un unicum, per le dimensioni eccezionali e soprattutto per il fatto di essere reso tramite pittura. Il motivo riprodurrebbe l’intelaiatura delle pareti delle capanne preistoriche, costituita da pali sistemati sia in senso verticale che orizzontale. Non è escluso che all’interno della domus de janas, possano essere presenti altri elementi simbolici non più visibili ad occhio nudo.

Dalle colonne della rivista Archeologia Viva (n. 153 del 2012), fu segnalato lo stato di totale abbandono in cui versa il monumento, aggredito dalla vegetazione e attraversato da profonde fenditure, per cui la tomba è soggetta a costanti allagamenti.

Il restauro, da tempo auspicato quale azione indispensabile a consegnare alle generazioni future un patrimonio inestimabile a rischio di scomparsa, è oggi una realtà! Ostinatamente caldeggiato negli anni dall’associazione Paleoworking Sardegna in collaborazione con altri Enti, è stato chiesto a gran voce anche dai più piccoli attraverso il progetto UISP “Archeogiocando: co-progettazione di percorsi sportivi nei siti archeologici per la fruizione attiva del patrimonio culturale”.

Il progetto, che ha avuto valenza nazionale, è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le iniziative previste, realizzatesi nelle Scuole Secondarie di primo grado, hanno coinvolto 9 Regioni e altrettanti siti archeologici.

Obiettivo di questo progetto era quello di mettere a punto, attraverso un ciclo di laboratori sperimentali, una proposta educativa nuova, capace di favorire la valorizzazione e fruizione attiva del patrimonio culturale da parte dei giovani, basata sulla co-progettazione di percorsi sportivi per tutti, nei siti archeologici del territorio.

L’idea era quella di proporre ai giovani (10-14 anni), modalità di fruizione del patrimonio culturale più stimolanti e motivanti, in particolare quella di esplorare le potenzialità dei siti archeologici del proprio territorio come spazi di aggregazione a carattere sportivo oltre che di interesse prettamente culturale, e di farsi attori di una co-progettazione dei percorsi sportivo-culturali negli stessi siti.

L’UISP Territoriale di Oristano ha concentrato le sue iniziative sulla Tomba Dipinta di Mandras di Ardauli, grazie al coinvolgimento dei ragazzi e dei professori dell’Istituto Comprensivo di Samugheo – plesso di Ardauli (referente del progetto: prof.ssa Vilma Urru).

I giovani studenti sono stati protagonisti, per oltre 6 mesi, di una serie di laboratori attivi che hanno previsto dapprima un inquadramento generale sul Neolitico Recente in Sardegna; successivamente ciascuna classe ha approfondito un Tema inerente la vita dell’uomo preistorico che realizzò l’ipogeo di Mandras. All’interno di ogni laboratorio, particolare importanza è stata data allo studio delle attività di movimento nella Preistoria. Grazie alla Federazione S’istrumpa di Ollolai, antica lotta sarda riconosciuta anche dal Coni, i ragazzi hanno appreso le mosse degli antichi “Gherradores”, hanno partecipato a laboratori sulle armi da getto (lancia e arco) – studiandone l’utilizzo e la realizzazione di parti costitutive – manipolato l’argilla e imparato a intrecciare le fibre vegetali. Attraverso una serie di uscite sul territorio hanno approfondito la conoscenza della Tomba Dipinta di Mandras.

Grazie ai laboratori tematici, i ragazzi della scuola di Ardauli sono stati in grado di svolgere loro stessi, nell’ambito dell’evento finale, il ruolo di guide archeologiche e di curare personalmente la gestione di alcuni laboratori, a favore di una classe ospite proveniente da Ruinas – Istituto Comprensivo di Ales. Nel corso della manifestazione, la classe ospite è stata guidata alla scoperta della Tomba di Mandras e delle altre testimonianze archeologiche presenti nel territorio circostante.

Di straordinaria importanza poi il lavoro di documentazione realizzato dai ragazzi attraverso la raccolta puntuale del materiale fotografico e video prodotto da loro stessi nell’ambito del progetto. A ciò si aggiungano i disegni e i pensieri espressi nei momenti di riflessione.

Il percorso di conoscenza portato avanti durante i vari incontri  mensili e, soprattutto, attraverso il contatto diretto con il monumento archeologico prescelto quale fulcro del progetto, ha permesso ai ragazzi di giungere ad una significativa presa di coscienza e ad una piena sensibilizzazione nei riguardi di questo immenso patrimonio e del contesto naturale di riferimento, di diventare i custodi e i portatori di questa eredità culturale!

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2 commenti

  1. Lavoro di passione, grazie ai professori, dirigenti di Paleoworking che hanno reso possibile questo progetto ed il risultato finale!

  2. Alberto Rapisarda

    Un importante risultato che potra rendere Ardauli una tappa interessante per il turismo intelligente. Non ci sono unicamente i nuraghi in Sardegna ! Un grazie a Cinzia Loi che, con ostinata passione, è riuscita a far conoscere e far restaurare la tomba dipinta di Mandras.

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