ANIMALI E ALTRE BESTIE DI SARDEGNA (SETTIMA PUNTATA): LA MUCCA PAZZA

immagine di Alessandra Murgia
di PATRIZIA BOI

Sofia era una mucchina molto graziosa, elegante e simpatica. Le piaceva passeggiare sulla spiaggia di Costa Rei camminando impettita nel suo bikini nero. Si faceva notare per quel fiocco rosso sulla paglietta che proteggeva dal sole la sua pelle chiara. Gli altri animali della spiaggia la chiamavano «la mucca pazza».

Sofia portava sempre con sé un libro da leggere e, per sdraiarsi al sole, un asciugamano azzurro come il mare di Sardegna.

Sceglieva un angolo appartato e s’immergeva nella lettura, mentre divorava gelati alla nocciola ricoperti da montagne di panna.

 Dopo aver letto per ore, si alzava e si spingeva elegantemente in acqua nuotando verso il largo.

Il giorno di Ferragosto la spiaggia era gremita di folla. Mentre era intenta nella lettura, una dozzina di pulcini turchini come il cielo di primavera le si avvicinò e si sedette in cerchio intorno a lei. Il più coraggioso di loro le chiese cosa stesse leggendo.

«Leggo l’Odissea, un bellissimo libro greco» rispose Sofia.

«Di che cosa parla?» le chiese una giovane pulcina.

«È un libro sulla curiosità. Un uomo di nome Ulisse mentre torna in patria dopo una lunga guerra è spinto al viaggio dagli Dei e dalla sua voglia di conoscere cose nuove» spiegò la mucca.

«Anch’io sono curioso!» esclamò il più piccolo dei pulcini.

«Bravo!» rispose Sofia. «Tutti i piccoli sono curiosi perché vogliono conoscere il mondo. Poi quando crescono, spesso, perdono questo desiderio».

«Perché? Cosa succede?» chiese preoccupato il pulcino più grande.

«Succede che si abbrutiscono, si accontentano di essere arrivati fino a quel punto e smettono di crescere. E questo è un modo per diventare senz’altro peggiori» affermò Sofia.

«Perché diventano peggiori?»  chiese una pulcina bionda.

«Perché non c’è miglioramento senza curiosità, la mente diventa vecchia e subentra la noia» dichiarò Sofia.

«Cos’è la noia, signora mucca?» intervenne sempre il più piccolo dei pulcini.

«La noia è quando il tempo non passa mai e non riesci a riempire le tue giornate» spiegò la mucca.

«Allora io non mi annoio mai» affermò la pulcina bionda. «Vorrei sempre giocare, giocare, giocare, non mi va nemmeno di dormire per non perdere tempo».

«Se ti piace giocare, significa che sei curiosa. In effetti la curiosità è un bel gioco, è come una caccia al tesoro. La cosa bella non è trovarlo ma divertirsi a cercarlo. Forza bambini! Organizziamo una bella caccia al tesoro!» propose con entusiasmo Sofia.

Mentre la mucca parlava con i pulcini, una distinta gallina azzurra come il mare con le piume un poco dorate dai raggi del sole s’avvicinò al gruppetto e disse:

«Miei cari pulcini, si è fatto tardi, è ora di tornare a casa! Ringraziate la signora Sofia! Se vorrà ancora giocare con voi,  torneremo domani».

«Sì mamma, grazie mamma, torniamo domani!» esclamarono in coro i pulcini.

Sofia salutò i pulcini turchini e la distinta gallina e s’immerse di nuovo nella lettura.

Da quel giorno, ebbe la gioia di raccontare ai pulcini sempre una  nuova storia, stimolando la loro curiosità…

Leggere libri per una pulcina

l’aiuterà a diventare gallina

per ricoprirsi d’azzurro piumaggio

ed acquistare forza e coraggio.

Questo non ama la razza normale

che la gallina diventi geniale

perché i pennuti senza le ali

non sono certo uccelli speciali.

QUI LA SESTA PUNTATA

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