TRISTEZZA E RABBIA: LA SARDEGNA FUORI DAL PARLAMENTO EUROPEO. TROPPO ALTA L’ASTENSIONE AL VOTO E L’ASSURDO ACCORPAMENTO ALLA SICILIA

di MADDALENA CALIA

Che tristezza e rabbia!!! La Sardegna ancora una volta è rimasta senza una rappresentanza al Parlamento Europeo. La tristezza deriva dal fatto che oltre il 60 dei sardi non si è recata alle urne. La rabbia perchè i nostri politici nazionali che da un anno siedono in Parlamento non hanno mosso un dito per porre rimedio a questo deficit di rappresentanza democratica che ciclicamente si verifica quando, a congiunzioni astrali sfavorevoli, non si riesce ad essere rappresentati a Strasburgo e Bruxelles. Mi chiedo come fa quel 60% di sardi astensionisti a non rendersi conto del male che fanno alla nostra isola!!! La Sicilia che ha fatto cappotto con 8 parlamentari eletti creerà un indotto economico di non poco conto. I suddetti porteranno in Europa come minimo una cinquantina tra assistenti e collaboratori a vario titolo. Apriranno sedi nei territori di appartenenza con organizzazione di eventi di carattere informativo culturale sulle nuove opportunità date dalla movimentazione di Fondi Europei. E anche qui lavoreranno come minimo tantissime altre persone. Nel giro di qualche anno faranno affluire alla Sicilia tante di quelle risorse che la Sardegna potrà solo sognare. Faccio appello ai nostri politici nazionali affinchè prendano immediatamente in mano la situazione, recuperando le varie proposte di legge che giacciono nei cassetti degli uffici dei Presidenti di Camera e Senato. Ricordatevi che vi abbiamo eletto e siete pagati per risolvere queste situazioni. La mancanza di rappresentanze territoriali sono un grave danno per gli interessi dei sardi. Vi ricordo che nel 2009, a causa di questa legge elettorale assurda che ci vede abbinati con la Sicilia, ho combattuto da sola per recuperare il seggio che con un consenso di 115.000 (Centoquindicimila) preferenze espresso dai sardi a mio favore, mi vedeva eletta sino alle due del mattino del giorno dopo le elezioni per vedermelo poi sottrarre a favore delle Regioni del Centro-Nord , facendo entrare Iva Zanicchi, la Moscardini, Caronna , Gualtieri ed altri che ora non ricordo. Alla circoscrizione Sud e Isole vennero sottratti 5 seggi!!! Il ricorso che proposi assieme a Peppino Gargani della Circoscrizione Sud serviva a ridarci i seggi sottratti dall’Ufficio elettorale Nazionale che applicò male la legge. Gargani che portò sino al Consiglio di Stato il ricorso la spuntò e rientrò al Parlamento europeo io, invece, mi sono arresa perchè per difendermi dinanzi al TAR del Lazio e dinanzi alla Corte Costituzionale spesi una barca di soldi e non ebbi, a ragion veduta, molta fiducia nei giudici amministrativi. Tuttavia il nostro ricorso è servito per lasciare che i seggi assegnati in sede di convocazione dei comizi elettorali non venissero assegnati – con l’applicazione di un meccanismo infernale- ad altre regioni. Se oggi la Sicilia è tra le regioni meglio rappresentate d’Italia lo deve a quel ricorso che, nel rispetto dell’art. 189 del Trattato di Lisbona, vinto in sede di Consiglio di Stato da Gargani, ha affermato che le rappresentanze territoriali non si toccano per nessun motivo perchè sono poste dalla legge a garanzia della rappresentanza democratica degli interessi dei popoli. Tant’è vero che alle elezioni europee del 2014 la Sardegna elesse, grazie a quel ricorso, ben tre parlamentari sardi. Ma evidentemente i miracoli sono rari e una cosa ho capito che come sardi non siamo operosi artefici del nostro destino.

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