LA XII EDIZIONE DELLA FESTA DO CINEMA ITALIANO: TRE FILM SARDI SARANNO PROIETTATI IN PORTOGALLO, NELL’AFRICA LUSOFONA ED IN BRASILE

di BRUNO CULEDDU

C’è anche la Sardegna alla Festa do Cinema Italiano, grande evento culturale che a partire dal 5 aprile coinvolgerà il Portogallo, l’Africa lusofona ed il Brasile.

La 12ª edizione del festival più importante che il Portogallo dedica alla cultura e al nostro cinema ha incluso, tra i sette film per la sezione competitiva, Figlia Mia” di Laura Bispuri e “Ovunque proteggimi” di Bonifacio Angius;mentre”Futuro prossimo” di Salvatore Mereu figura tra i nove film selezionati per la sezione riservata ai cortometraggi.

Riflettori puntati sul cinema “made in Sardinia” in oltre 20 città portoghesi tra cui Lisbona, Porto, Coimbra, Funchal e in Algarve. Ma il viaggio cinematografico non finisce in Portogallo. La Festa do Cinema Italiano proseguirà a vivere nell’Africa lusofona (Angola, Mozambico, Capo Verde, São Tomè e Principe, grazie anche all’adesione dell’Italia alla Comunità di Paesi Lusofoni come paese osservatore) per  raggiungere nel prossimo agosto il Brasile. Qui un grande evento segnerà la chiusura del viaggio cinematografico destinato a coinvolgere oltre 40.000 spettatori in tre continenti diversi.


 
Figlia Mia” di Laura Bispuri  è stato girato a Cabras (lo stagno con la pesca dei muggini e delle anguille), a Riola Sardo (le piste sabbiose per motocross), a Oliena (la montagna con il Supramonte), Villa Sant’Antonio (la zona archeologica) e San Vero Milis.

Bonifacio Angius in “Ovunque proteggimi” racconta una vicenda chesi snoda tra Sassari, Cagliari, il Poetto, la Basilica di Saccargia, Ploaghe e Porto Torres.

Futuro prossimo di Salvatore Mereu  è stato girato a Cagliari, tra il Poetto e Via Roma.

La Sardegna fa da sfondo quindi a tre film selezionati per l’evento cinematografico più seguito e apprezzato in Portogallo.

La Festa do Cinema Italiano è sostenuta dall’Istituto Luce – Cinecittà, MIBACT – Direzione Cinema, Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, con il contributo di Fiat, Pasta Garofalo e Assicurazioni Generali.

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