CINQUANT’ANNI DI ATTIVITA’: LA RICORRENZA A WOLFSBURG PER IL CIRCOLO “GRAZIA DELEDDA”

di GIUSEPPE SPANU

Il Circolo Sardo “Grazia Deledda” di Wolfsburg ha compiuto 50 anni dalla sua fondazione. E’ stato il primo circolo fondato in questa città. L’importante anniversario è stato festeggiato sabato 15 dicembre con un programma culturale degno di un evento così speciale. Alla festa ha partecipato un pubblico numeroso e attento, ansioso di vedere il meglio della cultura e della tradizione sarda che il “Grazia Deledda”  ancora oggi porta avanti con orgoglio.

I festeggiamenti nei locali del Förenkrug Pestalozziallee-3. 38440  di Wolfsburg sono cominciati alle 15.30 con la relazione del presidente Manlio Gusinu che ha poi invitato sul palco uno per volta gli invitati di spicco tra cui il 1° Console generale di Hannover Giorgio Taborri, che sottolinea come il circolo sardo sia uno dei più attivi in tutta la bassa Sassonia e sempre bene organizzato. E’ stata poi la volta del vice sindaco, Frau Weis, che conosce bene il “Grazia Deledda”, che considera uno dei circoli migliori di Wolfsburg. Sempre presente alle iniziativa del circolo sardo, no dimentica mai le sue origini.

Il saluto della Federazione dei circoli sardi in Germania lo ha portato Alexandra Porcu, che con un intervento in limba ha ricordato che nell’ultimo anno sono stati chiusi tre circoli per mancanza di giovani che prendano il posto dei “vecchietti” che  non ce la fanno più. Alexandra, giovane e dinamica segretaria della Federazione, ha auspicato che il patrimonio di impegno e esperienza accumulato dai circoli sardi non vada disperso e che altre persone si impegnino per integrare i giovani nelle attività dei circoli che sono la “casa” degli emigrati.

A tutti gli ospiti viene offerta una targa ricordo del 50 anniversario. Il riconoscimento va anche al cav. Lorenzo Annese, ex membro della commissione interna della WV, che ha aiutato tanti italiani e ancor di più tantissimi sardi. E a Polo Brullo, rappresentante CGIE nel parlamento Italiano, grandissimo sostenitore del circolo sardo; a Luigi Cavallo presidente Com.It.Es Wolfsburg. Terminati gli adempimenti istituzionali si è passati subito alla musica con Gianni Denanni accompagnato dalla chitarra da Sandro Puddu.

Un’indimenticabile serata culturale, con il gruppo Armonia de ballu, Davide Caddeo fisarmonica, Sandro Puddu chitarra, Gianni Denanni e Franco Figos canto, che hanno proposto un mix di musica, canti a chitarra e ai canti di ballo sardo.Dopo è stata la volta di Michela Brundu, Rafaela Fulgesu, Paolo Zizi e Michela Dessì che ha proposto uno spettacolo dei migliori brani della musica etnica scelti tra quelli antichi e moderni passano dal classico “No Poto Reposare”, alle cover di Tazenda, per poi passare ai brillanti brani di Maria Luisa Congiu  e Giuliano Marongiu, con le memorie della musica di Piero Marras.

Al termine della manifestazione si è svolta una cena sarda nei locali del Circolo in Dieslstr.23 Wolfsburg.

Da ricordare come e nata l’idea di fondare a Wolfsburg questo circolo sardo. Nel lontano 1968 circa 700 sardi che lavorano nella Bassa Sassonia vogliono fondare un circolo Regionale. Nell’aprile del 1968, in una delle sale dell’ora Centro Italiano, si riunisce un gruppo di sardi per studiare in modo concreto la possibilità di far nascere un circolo sardo. A Wolfsburg in quel lontano 1968  c’erano circa 400 lavoratori sardi che unitamente alle loro famiglie raggiungevamo una cifra riguardevole di circa 700 persone, che provenivano dalle diverse zone della Sardegna, da  Cagliari, Sassari e Nuoro.

Scopo dell’iniziativa era far fronte ai problemi che assillavano la vita quotidiana degli emigrati in un paese diverso per cultura e abitudini. Bisognava far fronte al problema d’integrazione culturale e sociale ma anche a problemi educativi, ancor di più per i figli in età scolare.

Lo scopo era anche quello di far arrivare la loro voce di lavoratori uniti anche alla Regione Sardegna. Dopo diversi incontri nel maggio del 1968 si fece una riunione nella sede dell’allora Centro Italiano, presieduto da don Parenti, parroco a WOB, che illustrò i problemi e le possibili soluzioni. Spiegò che per affrontare le questioni e stabilire un collegamento fra emigrati e Regione era necessario fondare un circolo sardo con finalità sociali, culturali, ricreative . Era indispensabile per far giungere la loro voce a coloro che per motivi di scelta erano rimasti in Sardegna. Che sarebbe stato di vitale importanza mantenere la lingua sarda, la cultura, e le centenarie tradizioni della Sardegna.

Questo impegno il circolo di Wolfsburg lo ha mantenuto con le sue varie iniziative, i vari apporti dialettici e manuali che fanno si che ancora oggi l’associazione sia  un valido baluardo che difende a spada tratta la cultura sarda e i suoi costumi conservandole gelosamente attraverso il tempo.

Il Circolo Sardo “Grazia Deledda” è un’associazione apartitica, retta da principi democratici. E’ parte integrante della Federazione dei circoli Sardi in Germania.

Il direttivo in carica ha ringraziato tutti i direttivi che si sono susseguiti nel tempo che con impegno ed entusiasmo hanno portato avanti le attività socio-culturali-ricreative decise fin dalla fondazione, tenendo vive le millenarie tradizioni culturali della Sardegna.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla memoria di quelli che non ci sono più.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

2 commenti

  1. Gonario corrias

    Mi chiamo gonario corrias sono stato segretario del circolo fine anni70 primi anni 80 , quanta nostalgia !?!?!?

  2. Salvatore Deiana

    Sono Salvatore Deiana emigrato a Wolfsburg il 25 giugno 1962 ho lavorato nel reparto presse. Per 4 anni sono stato fiduciario del sindacato IGHEMETAL. Frequentavo la folkshoscule dove nel 1965 sono stato fondatore del circolo Italiano Tedesco partecipando alla festa internazionale del giovane in collaborazioni con don Parenti. Ero molto amico di Lorenzo Annesa,il 25 giugno 1967 sono rientrato in Italia. Dovevo.
    venire con Mario Diana all’ultima festa non sono riuscito. Sono molto contento per il vostro impegno.

Rispondi a Gonario corrias Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *