A TESTA ALTISSIMA: SCONFITTA MA SEMPRE IN PARTITA IL CAGLIARI SUL CAMPO DELLA CORAZZATA JUVENTUS

Il Cagliari esce battuto ma a testa altissima dal confronto con la Juventus all’Allianz Stadium. I bianconeri vincono 3-1, ma il risultato è veramente bugiardo nei confronti della squadra di Maran, che ha giocato un’ottima partita e a conti fatti ha pagato un paio di episodi sfavorevoli: in particolare l’autogol di Bradaric che ha riportato in avanti la Juventus subito dopo il momentaneo pareggio di Joao Pedro e l’occasione per Pavoletti poco prima della terza rete di Cuadrado che ha chiuso la gara. Il Cagliari però ha davvero poco da rimproverarsi: è sceso in campo con personalità, ha mostrato l’autorità e il coraggio di chi sa di potersi giocare le sue carte. Alla fine gli applausi sono stati più che meritati.

Rolando Maran conferma l’undici schierato contro il Chievo.

Nel primo tempo succede di tutto. Dopo 44”, un rilancio di Pisacane è controllato da Bentancur che serve in piena area Dybala, l’argentino si libera con una finta dei difensori rossoblù, poi perdendo l’equilibrio fa partire un rasoterra maligno che si infila proprio nell’angolino. L’arbitro Mariani convalida, confortato dalla decisione del VAR: molto dubbia la posizione di partenza di Dybala al momento della ricezione del pallone. Al 7’ colpo di testa di Matuidi in piena area di rigore, pallone fuori non di molto.

Il Cagliari non si scompone, nonostante la doccia fredda iniziale. I rossoblù giocano la loro partita, pressando senza sosta e infastidendo i giocatori juventini, oltre a distendersi con una manovra ampia, fresca e piacevole. Al 18’ episodio dubbio in area bianconera: su cross dalla destra di Ionita, scomposto intervento di Benatia che colpisce di testa, il pallone poi gli batte sulla mano: l’arbitro lascia correre e non cambia idea dopo aver rivisto l’azione al VAR.

Passano due minuti ed è Pavoletti ad andare vicinissimo al pareggio, lanciandosi all’altezza dell’area piccola su un cross dalla destra e deviando a colpo sicuro verso la porta: solo una prodezza di Szcezny impedisce il gol dell’1-1.

La rete rossoblù però giunge al 36’: Srna crossa dalla destra, respinge la difesa, Joao Pedro dalla parte opposta raccoglie, si accentra e di destro scaglia una fiondata rasoterra che trafigge Szcezny.

Sfortunatissimo il Cagliari, che al 38’ incassa il gol del 2-1. Douglas Costa dalla sinistra mette al centro un pallone basso sul quale Bradaric, nel tentativo di copertura, manda in scivolata nella propria porta, cogliendo in controtempo Cragno.

Al 2’ di recupero Cristiano Ronaldo dalla sinistra fa partire un gran tiro che si infrange sul palo.

Subito dopo l’intervallo Allegri opera un cambio, con Cuadrado al posto di Douglas Costa.

Al 56’ Maran inserisce Cigarini per Bradaric.

Il secondo tempo è meno scoppiettante. La Juventus gestisce il pallone con calma, pensando ad abbassare il ritmo.

Al 67’ seconda sostituzione: Faragò rileva Ionita. Non succede nulla di eclatante, il Cagliari tiene bene botta, ordinato e ben messo in campo. Difficile però a quel punto fare breccia nella retroguardia di una Juventus che ha ritrovato distanze e attenzione. L’ultima carta di Maran è Sau per Padoin a dieci minuti dalla fine. Ci prova Barella all’82’ con un tiro a spiovere dopo un aggancio al volo, alto. Allegri richiama Matuidi per inserire Barzagli.

All’83’ Cuadrado recupera un pallone su Cigarini e lo serve a Cristiano Ronaldo: tiro forte da posizione decentrata, Pisacane salva la sua porta deviando in angolo. Poi è Bentancur a calciare fuori dall’altezza dell’area piccola.

Il Cagliari l’occasione per pareggiare la costruisce all’86’: azione insistita in pressione dei rossoblù, Sau dalla sinistra centra intelligentemente per Pavoletti, il sinistro non è forte ma destinato verso la porta, Benatia respinge col ginocchio a qualche metro da Szcezny, poi Joao Pedro prova un controllo difficile ma lo brucia Bentancur in angolo.Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, respinta della difesa e scatta il contropiede juventino: Cristiano Ronaldo lancia in verticale Cuadrado tutto solo davanti a Cragno: facile la conclusione a botta sicura che sigilla il 3-1 finale.

 

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