IL 16 SETTEMBRE CON L’ASSOCIAZIONE “ELEONORA D’ARBOREA” DI PESARO, SA DIE DE SA FRATERNIDADE AD URBANIA

ph: Urbania

di LUIGI LILLIU

Urbania esprime un crogiolo di contaminazioni culturali, artistiche, economiche e spirituali di origine sarda, che si sono felicemente innestate nell’humus locale, caratterizzato da calorosa accoglienza e disponibilità a realizzare esaltanti fattori di crescita civile e sociale, confermando i meriti della sana integrazione.

Artefici di una così significante realtà sono stati gli immigrati sardi che, a vario titolo ed in periodi diversi, sono approdati a Urbania, dei quali riteniamo doveroso fare menzione.

In primis e fra gli esempi più edificanti ricordiamo il docente di Scuola d’arte e famoso M° ceramista Federico Melis,  che, nativo di Bosa e sfollato di guerra proveniente da Pesaro nel 1941, vi si stabilisce fino alla morte nel 1969.  In campo artistico egli ha rivitalizzato la rinomata ceramica di Casteldurante, adottando anche la tecnica del terzo fuoco che contraddistingue le sue opere d’arte conservate nei musei e apprezzate dai migliori collezionisti pubblici e privati.

L’Associazione Culturale Sarda “Eleonora d’Arborea”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Urbania e l’Arcidiocesi di Urbino,  nel 2011, gli ha dedicato un Convegno ed una Mostra di sue opere inedite presso il Museo diocesano locale, richiamando anche ex allievi e collezionisti accorsi da ogni dove. Gli echi del successo sono tuttora vivi.

Un’altra eminente personalità che ha marcato la propria autorevolezza morale e religiosa è stata Madre suor Ildegarda Camedda, nativa di Cabras  e vissuta nel  Monastero di Santa Chiara dal 1952 fino al decesso in data 16 novembre 2011, lasciando un indelebile e palpitante ricordo della sua vita contemplativa e di dedizione e amore per il prossimo.

Inoltre, Urbania è stata una destinazione prescelta dai sardi emuli del fenomeno emigratorio  prevalentemente agro-pastorale degli anni ’60 del secolo scorso, che si sono bene inseriti e radicati nel contesto economico e sociale (siamo alla 2^ e 3^ generazione), talchè  è agevole osservare che più che d’integrazione possiamo ormai parlare d’influenza reciproca delle due Comunità in forma osmotica.

L’Associazione Eleonora d’Arborea è presente sul territorio di Pesaro e provincia dal 2009 e, nel perseguire le proprie finalità istituzionali di valorizzazione della cultura, storia, arte e tradizione della Sardegna, non poteva non cogliere una così rilevante realtà e quindi porsi l’obiettivo di festeggiare “Sa Die de sa Fraternidade” – la  sua festa per antonomasia – nella città di Urbania e relativa popolazione, proseguendo il naturale percorso già intrapreso con il citato evento su Federico Melis.

Lode quindi all’Associazione Eleonora d’Arborea ed all’Amministrazione comunale durantina che, mediante la manifestazione in parola, rafforzano la coesione sociale ed il loro impegno con la più ampia prospettiva di concretezza, inclusa la promozione dei prodotti tipici e l’unicità delle bellezze naturali e storiche della Sardegna.

L’Associazione Eleonora d’Arborea, sin dalla sua costituzione si prefisse di istituire e organizzare una festa rappresentativa dei sardi residenti a Pesaro e provincia, indipendentemente dall’essere iscritti all’Associazione stessa, con cui creare un’occasione speciale per relazionarsi anche con i marchigiani, facendo leva sulla valenza ecumenica della fratellanza, che ha radici evangeliche, illuministiche e storiche, di cui è permeata la comune formazione culturale e civica.

Intitolare tale festa “Sa Die de sa Fraternidade”, che simboleggia la sardità autentica e che nella sua semplicità solennizza l’importanza  dell’incontrarsi, unirsi e operare tra persone legate o meno da vincoli e interessi, è stata, a suo tempo, una scelta molto ponderata  che, con il puntuale perpetuarsi, sta confermando la sua piena validità previsionale.

Le modalità di svolgimento della festa, fatte salve le opportune variabili suggerite da  contingenze ambientali,  compresi viaggi turistici di gruppo nell’isola, sono quelle canoniche introdotte sin dalla prima edizione dell’anno 2010 e cioè: mostra di artigianato artistico, editoria libraria, video e documentari sulle bellezze naturali incontaminate, storia e archeologia, sfavillanti gruppi folk interpreti della tradizione popolare, possibile esibizione di poeti  estemporanei e ovviamente il pranzo sociale con specialità culinarie, vini, dessert e digestivi; sostanzialmente, una rassegna immaginifica della Sardegna.

Sa Die de sa Fraternidade è una kermesse molto attesa e partecipata sia dai sardi che dagli amici marchigiani e autorità del territorio, di notevole impatto sociale e aperta all’intercultura ed alla cooperazione che anelano alla reale fratellanza, sentimento largamente condiviso e autentico stimolo della solidarietà, nonché perno di quel bisogno di pace universalmente auspicato ed invocato per il progresso civile e sociale dei popoli.  La celebre frase del Boero: “La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo, il nostro tempo”, risulta quanto mai calzante.

Pertanto, Sa Die de sa Fraternidade, oltre a costituire un gradito appuntamento annuale per trascorrere una bella giornata di incontri in allegria e con il piacere della buona tavola, intreccia una serie di relazioni e si alimenta della profonda spiritualità costitutiva della natura umana, con richiamo ai valori di libertà, uguaglianza, legalità e amicizia, che sono insiti nella nostra genesi, testimoniata anche in altri contesti.

 

Partecipare è un vero piacere, ma quand’anche tale possibilità, per causa di forza maggiore, dovesse venir meno, fa premio l’adesione ideale che promana dal cuore e si fonde nell’anima della festa tra i sardi ed i molti amici della Sardegna, senza distinzione di appartenenza e di provenienza.

In conclusione, tributiamo viva riconoscenza agli organizzatori della festa ed in particolare al Presidente Luciano Zucca, ai protagonisti del Comune di Urbania ed a tutti coloro che collaborano per questo speciale e significativo evento, facendosi carico di un lavoro certamente gratificante ma onerosissimo.

Ho redatto volentieri queste brevi note prendendo spunto dalla comunicazione con cui l’Associazione ha annunciato la 9^ edizione 2018 della festa  “Sa Die de sa Fraternidade” a Urbania domenica 16  settembre p.v..

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