LA SARDEGNA INCONTRA VERONA: LA MUSICA PROTAGONISTA NELL’EVENTO PROMMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “SEBASTIANO SATTA”

Le premesse c’erano tutte e le aspettative dei presenti non sono andate deluse. Un pezzo di Sardegna si è riunito a Verona domenica 4 giugno portando i suoni, i canti, i sapori dell’Isola nel nome di Maria Carta.

L’iniziativa è stata promossa dalla fondazione intitolata all’artista insieme al circolo culturale “Sebastiano Satta” e all’associazione “Maria Carta”, entrambe con sede a Verona. E proprio ai due presidenti, Salvatore Pau di Sinnai e Pietro Marras di Padria, è andato il saluto e ringraziamento della fondazione che attraverso il suo presidente, Leonardo Marras, ha voluto evidenziare il ruolo essenziale ricoperto dai circoli sardi nella costante e infaticabile attività diretta alla promozione e valorizzazione della Sardegna in Italia e all’estero.

Particolarmente significativo e toccante il momento in cui Pietro Marras ha voluto che un abito di scena appartenuto a Maria Carta, a lui donato dalla famiglia dell’artista nel 1995 in occasione della costituzione a Verona dell’associazione a lei intitolata, trovi collocazione nel luogo deputato ad accogliere e tramandarne la memoria, ovvero il museo di Siligo dove sono esposti tutti gli altri cimeli e la ricca documentazione audiovisiva.

La serata è poi proseguita con le proiezioni che hanno catturato l’attenzione del folto pubblico presente nella sede del circolo “Sebastiano Satta”, tra cui alcuni rappresentanti delle associazioni sarde giunti per l’occasione da Gorizia e Piacenza. Il primo filmato ha ripercorso l’intensa attività artistica di Maria Carta, con estratti tratti da interviste, concerti, films. Il secondo video ha visto protagonisti alcuni importanti esponenti della scena musicale sarda che hanno aderito al progetto denominato “Freemmos”, ideato dalla fondazione Maria Carta per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul fenomeno dello spopolamento che investe numerosi piccoli centri della Sardegna. “Freemmos” è diventato anche il titolo di una canzone scritta da Michele Pio Ledda e interpretata da Mariano Melis, Tazenda, Maria Giovanna Cherchi, Bertas, Fantafolk, Francesco Piu che con entusiasmo hanno partecipato alla realizzazione del videoclip.

Lo spettacolo, presentato da Giacomo Serreli, giornalista, presidente del comitato scientifico della fondazione Maria Carta, è poi proseguito con alcuni importanti interventi musicali affidati al gruppo a tenore “Sos emigrantes”, costituito da alcuni amici sardi residenti nel centro e nord Italia, accomunati dalla passione per questo genere musicale.

Grande successo ha riscosso il duo Fantafolk, composto da Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto che per l’occasione ha accompagnato Manuela Mameli, una delle voci più interessanti del nuovo panorama musicale sardo.

Insieme hanno proposto un repertorio costituito in prevalenza da musica tradizionale con l’inserimento di innovativi arrangiamenti e sonorità.

 

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2 commenti

  1. Maria Emma Piacevoli

    Un pomeriggio indimenticabile, veramente intenso e pieno di emozioni. L’ intensità e la potenza dei bravissimi tenore Sos Emigrantes, la dolce sensibilità e la nitidezza vocale di Manuela Mameli, la poliedrica e agile sonorità delle launeddas e dell’ organetto dei Fantafolk Pisu e Masala hanno “donato”a tutti i presenti la Sardegna, in tutta la Sua ineguagliabile grandezza e il Suo splendente fascino. Niente di meglio per celebrare Maria Carta sempre viva e presente nel cuore di chiunque ami la Sardegna. Grazie, grazie di cuore per questa opportunità. Maria Emma Piacevoli
    Grazie di cuore per questa opportunità!

  2. Angelo Colombo

    Eccellente spettacolo di bravi e preparati artisti che, con semplicità e l’uso di strumenti umili, sono in grado di trascendere la collocazione regionale e portare a chi li ascolta un mondo musicale intenso e raffinato. Bella e brava Manuela Mameli nel difficile compito di ricordare Maria Carta. Grandi i Fantafolk e Sos Emigrantes.
    Grazie a tutti.

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