CREATIVITA’ A 360 GRADI: INTERVISTA A FERNANDO MARROCU, ARTISTA DEL MEDIO CAMPIDANO

ph: Fernando Marrocu

di SARA MASCIA

Conosciamo il maestro d’arte Fernando Marrocu, vive in medio-campidano ed è un artista a 360 gradi. Tutto quello che ha fatto e tutti i suoi pensieri e idee sono dedicati all’arte, la sua grande musa ispiratrice. Infatti è scultore, pittore, muralista, ceramista e un insegnante d’arte. Persona molto cordiale e disponibile, ha tantissimi amici e possiamo trovare suoi lavori dappertutto nell’isola.

Sig. Fernando, ci parli di lei e della sua arte. Disegnavo istintivamente sin da bambino. All’asilo mi accorgevo degli errori degli altri bambini, sovrapponevano le figure senza un minimo di prospettiva. In realtà mi aiutava molto vedere mio fratello maggiore disegnare molto bene. Nel proseguimento degli studi ero sempre l’alunno più bravo in disegno e uno dei peggiori in matematica. All’istituto d’arte ho studiato la lavorazione del legno, progettazione di mobili, intaglio, tarsia etc. Rimpiangevo di non essermi iscritto in ceramica. Mi ripromisi di ricuperare in seguito e così impiantati inizialmente in laboratorio in Pabillonis, paese famoso per le pentole in terracotta. Prima però andai ad Assemini a fare gavetta:decorazione, tornio stampaggio con le forme etc.

Che forma d’arte predilige? Devo dire che io mi sento pittore. Comunque curioso per tutte le discipline. Non sono tra quelli che si specializzano in una sola tecnica. Essendo stato diretto testimone del mondo contadino non industrializzato ancora oggi i miei soggetti preferiti fanno riferimento al cavallo da lavoro, ai cacciatori, alle vendemmia. Comunque al mondo del lavoro. Adesso ho rallentato con la ceramica e ho intenzione di approfondire con la pittura, le tele, i disegni e qualche murale. Nonché figure in terracotta. Anche la scultura è un linguaggio importante per me, non concepisco la creatività che non sia a 360 gradi.

Ci parli delle sue esperienze da muralista. Anche con la pittura murale ho incominciato molto presto. Già alle scuole medie i miei parenti mi proposero di realizzare due dipinti murali in un corridoio della loro casa copiato due quadri di Jean Francoise Millet. Ripresi qualche anno dopo, già studente all’istituto d’arte con un murale a carattere religioso in una chiesetta di Sanluri in collaborazione con Lello Porru, mio compagno di scuola ed artista affermato. Ho realizzato murales in varie parti d’Italia e d’Europa: a Melito di Porto Salvo in Calabria vinsi il terzo premio per due anni consecutivi in un concorso di muralismo internazionale. Altro murale importante è quello che ho realizzato all’esterno del museo Dona Máxima di San Gavino, dedicato alla civiltà contadina campidanese. Altra esperienza estera è stata l’invito che il sindaco di una cittadina rumena mi ha fatto affinché decorassi con tre murales l’esterno dello stadio locale. I più recenti sono i due murales realizzati in Sant’Antioco su invito dell’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare”, situati nella zona portuale. Ho comunque intenzione di realizzarne altri nel mio paese a San Gavino. La voglia e l’entusiasmo sono quelli di sempre. E’ istinto, una vera vocazione, ne traggo piacere.

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Un commento

  1. Più di trent’anni fa mi regalarono una sua opera. Un piatto dipinto, un cavallo legato ad un albero, con bisacce che pendono ai lati del dorso. Lo ammiro tutti i giorni è appeso nella mia cucina e da un figurone!

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