ARTISTA NAIF: L’ESPRESSIONE ARTISTICA DI LUIGI PILLITU CONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE

di ANTONIO CORONA

L’artista Luigi Pillitu,  pittore e scultore originario di Santadi, risiede ed ha bottega ad Assemini al n. 6 della Via Alghero. E’ un artista particolarmente apprezzato sia in ambito regionale quanto in ambito nazionale. Molte sono le località  nelle quali ha realizzato monumenti ed opere significative: in Sardegna a Muravera e Villaspeciosa , nel Continente in provincia di Reggio Emilia come gli affreschi del teatro Comunale di Rio Saliceto e il monumento ai caduti di Grattatici, un’altra opera a Correggio, tanto per citarne qualcuna. È presente anche alla mostra permanente nel Museo Nazionale dei naifs italiani. La sua infatti  è proprio un’arte naif, espressione artistica  che caratterizza l’autodidatta, un’arte spontanea  che non segue regole stilistiche imposte, ma rappresenta la realtà in modo semplice.

Luigi ha dovuto sacrificarsi fin da piccolo, ma ha manifestato sempre un grande bisogno di esprimersi per rappresentare la natura, il vissuto, le aspettative mai soffocate della gente; attese  sostenute sempre da grande dignità di donne e uomini nonostante messi ai margini della società mediante “la cultura dello scarto”, come  direbbe Papa Francesco. L’arte naif  è  in qualche modo un’arte di rottura con la pittura e la scultura tradizionale. L’approccio  potrebbe dirsi infantile, istintivo o  favolistico  nella realizzazione delle figure, ricche tuttavia  di contenuti espressivi sostenuti da una notevole ricchezza cromatica.

Lo stile naif compare verso la fine del XIX secolo e non era raro venisse utilizzato anche dagli artisti “tradizionali” . L’esposizione in Francia del 1886 e ancor di più quella del 1928 a Parigi, proposta  ad un vasto pubblico di visitatori, contribuì ad una più diffusa conoscenza  e ad un maggior apprezzamento anche da parte di grandi artisti ed intellettuali. Il pittore italiano naif più conosciuto ed apprezzato è stato Antonio Ligabue e c’è un richiamo di Luigi Pillitu  a questo artista anche nella denominazione del suo giardino di Assemini..

Luigi Pillitu, nei pressi della sua abitazione, ha un giardino particolarmente curato,  trasformato da un arido e brullo pezzo di terra. L’ha chiamato “ La terra di Ciro Mendez e di Ligabue”,   quasi un invito a farsi carico della cura e  dell’amore per l’ambiente, la natura e l’uomo. Ciò che caratterizza questo poliedrico artista è proprio la ricchezza interiore, i sentimenti, la  vicinanza nei confronti di chi è difficoltà. Sentimenti che traspone nella realizzazione plastica delle sue opere. La famiglia, gli anziani, i bambini, gli immigrati, gli amici, le scene di vita quotidiana, le problematiche attuali sono alcuni dei soggetti presi in esame. Soggetti che toccano  l’animo dell’artista, che fanno parte del suo bagaglio di esperienze e di vita vissuta.. Ecco la paura degli immigrati nella barca che rischia di affondare; uomini e donne con espressioni di disperazione, con le braccia alzate per chiedere aiuto mentre il mondo crolla loro addosso. Emergono solitamente atteggiamenti di conforto reciproco, abbracci fraterni a seconda del con tenuto delle opere. E’ notevole il risultato ed il valore estetico finale.

Luigi Pillitu disegna e scolpisce su materiali diversi: legno, pietra, vetro, metalli. Ed è per questo che studia con costanza e sperimenta materiali e tecniche nuove come la scultura di pietre o materiali “difficili”: porfido, ossidiana,  blocchi di vetro. Questa passione, mi ha detto, gli è nata fin dalla più giovane età e ha continuato sempre a coltivarla, pur esercitando un’altra attività lavorativa fino alla pensione.  Un giorno il nonno metteva un ciocco di legno sul fuoco. Il piccolo Luigi gli disse di non bruciarlo poiché era evidente contenesse la figura di un uccello. In effetti,  l’artista nel blocco di pietra o di legno o altra materia, vede l’opera già realizzata. Basta togliere le parti superflue. I contenuti dell’artista Luigi Pillitu seguono l’evolversi del tempo nella quotidianità del vivere. E’ uno che parla all’animo delle persone ed è  per questo che riscuote apprezzamento e riconoscimenti.  Tra gli ultimi riconoscimenti quello avuto dalla fondazione Daga  per la partecipazione come ospite speciale,  al festival “ Terra. Il luogo del nostro abitare” tenuto a Collinas il 2, 15, 16 e 17 settembre 2017, nel corso del quale ha esposto , insieme ad altri artisti, significative pitture e sculture particolarmente apprezzate dalla critica e da un pubblico di visitatori particolarmente  numeroso,  interessato e competente.

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