IL PROFESSOR MANLIO BRIGAGLIA E’ STATO UN INTELLETTUALE DI ECCEZIONALE LEVATURA CULTURALE. TUTTO IL MONDO DELL’EMIGRAZIONE SARDA, CHE LO HA SEMPRE AVUTO COME AMICO AL PROPRIO FIANCO, PIANGE LA SUA SCOMPARSA

foto archivio. Da sinistra: Francesco Cossiga, Paolo Pulina, Manlio Brigaglia e Salvatore Tola

di PAOLO PULINA vice Presidente della F.A.S.I.

Il prof. Manlio Brigaglia ci ha lasciato. Chi scrive avrà  modo più avanti di scrivere quale onore è stato  per lui averlo avuto come professore di italiano  al Liceo “Azuni” e come amico per tutte le occasioni in cui ha richiesto il suo giudizio illuminato per tutti i suoi libri relativi a Ploaghe e alla Sardegna e per tutte le volte che il Professore ha  risposto – con la propria presenza, con il proprio sostegno, con la propria adesione – alle iniziative del mondo dell’ emigrazione organizzata e in particolare della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.).  Oggi mi preme dire che il mondo dell’Emigrazione esprime sincero rimpianto per la perdita di un Amico che è stato sempre al suo fianco! Tutte le volte che mi capitava di passare a Sassari non si negava alla conoscenza dei miei compagni di viaggio dei Circoli degli emigrati. E tutti Lo ringraziavano  con deferenza  per la cortesia che il Professore usava nei loro  confronti, interessandosi  alle vicende del circolo di Cesano Boscone, di Fiorano Modenese, di  Rivoli, di Bareggio, di Lecco. Con i presidenti di questi due ultimi Circoli lo abbiamo salutato  all’ora di pranzo giovedì  26 aprile prima di riprendere la strada per Cagliari per partecipare alla celebrazione de  “Sa Die de sa Sardigna” insieme al Consiglio Regionale. Il Professore appariva certo stanco ma non mancò di regalarci qualcuno dei suoi gustosi aneddoti, in particolare – data la presenza di Salvatore Tola e di Sandro Ruju, autori di una lunga intervista con  Lui sull’argomento – relativi alla sua incommensurabile attività di “facitore di libri”. Io e Bruno Paba e gli amici di Bareggio e Lecco e le nostre mogli salutammo il Professore con negli occhi la felicità di averlo avuto  ospite alla nostra tavola. Non potevamo sapere che dovevamo conservare – come un prezioso “soldino dell’anima” –  le immagini di quell’incontro, compresa l’ultima che ci è rimasta nella mente/memoria : Lo rivediamo a fianco di Sandro che lo accompagna nella sua mitica abitazione/studio di Viale Umberto 124. Caro Professore, il mondo dell’Emigrazione saprà ricordare come merita la sua opera di valorizzazione delle esperienze degli emigrati. Siamo a Parigi – come La informai a Sassari – per ricordare la ricezione delle opere e del pensiero di Antonio Gramsci in Francia. A Parigi sabato mattina ricorderemo Gramsci e anche il Professor Manlio Brigaglia.

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2 commenti

  1. Virgilio Mazzei

    Mi associo in questo triste momento a quanti partecipano al dolore della Famiglia dell’indimenticabile Prof. Manlio Brigaglia. E’ stato sempre un punto di riferimento per i Circoli e rimarrà indelebile il ricordo di tutti noi, con con gratitudine, per quello che ci offerto con la sua vasta cultura e umanità.Virgilio Mazzei.

  2. Claude SCHMITT

    Conoscevo Manlio Brigaglia da piu di un quarantennio. Dal mio libro sulla Sardegna (“Sardegna nel cuore, Della Torre, 1977) fino ad oggi lui devo molto. Era sempre attento (benchè lontano) al mio percorso “editoriale”: libri che curavo per l’Editore svizzero Alfred Eibel e che facevamo stampare qualche volta presso Gallizi a Sassari (con l’aiuto benevolo dell’amica Susy Lella); traduzioni in francese che richiedevano qualche luce della sua ironica intelligenza, ecc. Ricordo anche la sua voce molto articolata quando parlava in francese (come si sente nella trasmissione sulla rete France Culture nel lontano 1983). Ancora nel 2011 mi faceva l’onore e l’amicizia di rispondere a qualche domanda sullo stato della Sardegna “tanti anni dopo”…
    Era per me come il modello del “brillant intellectuel sarde”.
    Claude SCHMITT

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