REGIONE SARDEGNA: PIANO TRIENNALE 2018/2020, LINEE GUIDA PER INTERVENTI IN FAVORE DELL’EMIGRAZIONE. NUOVI CIRCOLI RICONOSCIUTI A TOKYO E COPENAGHEN

Approvato dalla Consulta Regionale dell’Emigrazione

Il fenomeno dell’emigrazione ha interessato fortemente la Sardegna a partire dalla fine dell’Ottocento, con principale destinazione il continente americano, ma con significative presenze in Europa, in particolare verso la Francia. La politica demografica del fascismo portò ad un drastico calo dell’emigrazione, per poi riprendere dopo la caduta del regime, tra il 1960 e il 1970, decennio durante il quale si accentuò lo spopolamento, soprattutto dell’interno dell’isola, andando ad incrementare il numero di sardi emigrati nei primi anni del 1900. In questi ultimi anni si è assistito ad una nuova emigrazione, composta soprattutto da giovani nella fascia di 18-40 anni, talvolta in possesso di titoli di studio apicali, alla ricerca di esperienze qualificanti o di opportunità che l’attuale crisi economica rende scarse in Italia ed in Sardegna in particolare. L’emigrazione sarda, a differenza di quella del resto del meridione italiano, è caratterizzata da un sostanziale equilibrio di genere. Un numero crescente di figli e discendenti di emigrati sardi, nati nel Paese ospitante, che in alcuni casi hanno conservato la cittadinanza italiana ed in altri l’hanno perduta in ragione delle norme sulla cittadinanza – attuali o pregresse – del Paese ospitante, rappresentano una risorsa culturale e identitaria di grande importanza per la Sardegna. Nei loro confronti la Regione intende proseguire un processo di avvicinamento, favorendo l’impiego delle nuove tecnologie, nell’ottica della costruzione di un moderno sistema di rete capace di portare ad una crescente interazione culturale, sociale ed economica tra sardi residenti in Sardegna e quelli fuori dall’Isola. Alla luce dei cambiamenti in atto nel mondo dell’emigrazione, è necessario dare centralità e mettere a sistema la creazione di reti e di rapporti attraverso i nostri Circoli perché possano contribuire al potenziamento delle relazioni che la nostra regione potrebbe attivare con gli altri Paesi. Nel 2017 la Regione ha riconosciuto dei nuovi circoli, tra questi, per la prima volta in Asia, il circolo di Tokio, e in Danimarca il circolo di Copenaghen. Inoltre, con il fine di recepire le evoluzioni e i cambiamenti che hanno riguardato la nuova emigrazione sarda, sono stati presi i contatti con le nuove Associazioni di Londra, Shangai, Saragozza, Santiago del Cile, interessate ad ottenere il riconoscimento della Regione. Attualmente si contano 4 Federazioni e 120 Circoli di emigrati sardi, formalmente riconosciuti dalla Regione, con apposito provvedimento amministrativo e operativi alla data del 2 febbraio 2018, di cui: 58 Circoli sono presenti in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera, Giappone, Danimarca. 62 Circoli sono quelli presenti nella Penisola, prevalentemente nelle Province e città del Centro-Nord Italia. Al fine di valorizzare le potenzialità che il mondo dell’emigrazione presenta, la Regione ha predisposto le seguenti linee programmatiche che tengono conto anche delle recenti evoluzioni in argomento.

LINEE di INDIRIZZO. In prospettiva di una riforma organica dell’attuale legge, uno dei principali obiettivi è quello di incentivare, attraverso la rete dei circoli, la presenza a livello nazionale e internazionale della Regione in campo sociale, culturale ed economico; in particolare si intendono valorizzare prioritariamente le iniziative che favoriscano un ponte virtuale fra il territorio d’origine e quello di nuova residenza e che offrano la possibilità, da un lato di diffondere l’identità regionale, dall’altro di importare esperienze positive di altre culture. Pertanto, sarà data particolare rilevanza alle iniziative che coinvolgano le reti dei Circoli e altri soggetti pubblici e privati (Università, centri di formazione e ricerca, camere di commercio, associazioni imprenditoriali e professionali) dei territori di insediamento e a quei progetti che coinvolgano i giovani, offrendo possibilmente occasioni di inserimento formativo o professionale. I giovani rappresentano una risorsa importante per la rete dei circoli, per questo motivo, per questo occorre investire su di loro anche attraverso progetti di formazione, riqualificazione e aggiornamento professionale, con l’obiettivo di favorire iniziative di interscambio con il mondo economico e produttivo. Negli ultimi anni si è registrato un aumento costante del numero dei sardi che si trasferiscono all’estero per motivi di studio o di lavoro. Tra questi nuovi emigrati anche numerosi “i talenti” con titoli di studio elevati o specializzazioni professionali. Sono significativi i numeri dei ricercatori che trovano occupazione presso Università straniere. A questa tendenza si è sovrapposta la crisi economica ed occupazionale che porta i giovani all’estero alla ricerca del lavoro oppure di una crescita professionale da utilizzare al ritorno in patria. L’obiettivo è quello di favorire un’efficiente rete di relazioni e collaborazioni per adeguare gli interventi ai nuovi contesti attraverso il confronto ed il coordinamento dei rapporti tra l’Amministrazione e Circoli e loro associazioni anche potenziando l’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche. Fermo restando il rispetto della normativa regionale, il presente Piano triennale vuole coinvolgere più efficacemente le comunità dei Sardi residenti fuori dal territorio sardo, in particolare portare avanti iniziative finalizzate a diffondere le peculiarità regionali, sviluppare relazioni culturali, economiche e sociali, coerentemente con le prospettive di sviluppo delle nostre comunità. A tal fine si propongono attività e progetti specifici basati su sinergie d’azione e con fonti di finanziamento dedicate a tali finalità, anche d’intesa con altri soggetti istituzionali, al fine di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili e ottenere risultati di maggiore portata, nonché di rafforzare la capacità di risposta alle nuove esigenze emergenti. Le attività e i progetti potranno avere valenza triennale ed essere realizzati e attraverso il coordinamento di una cabina di regia costituita dall’Amministrazione Regionale competente in materia, i rappresentanti dei Circoli interessati all’attuazione di tali interventi. Alla realizzazione delle attività e progetti potranno partecipare, attraverso accordi, anche altri soggetti istituzionali o privati (Assessorati, Enti Locali, Associazioni, mondo imprenditoriale, ecc). La programmazione triennale degli interventi costituisce un cambiamento che si rende necessario per adeguare le procedure di finanziamento con la tempistica imposta dalla nuova normativa contabile. Infatti, il D. Lgs. n. 118/2011, che prevede il principio della competenza finanziaria potenziata, impone di effettuare gli impegni e le liquidazioni di spesa nello stesso anno di realizzazione delle attività o dei progetti. Per tali motivi risulta necessario che i Circoli programmino per tempo le loro azioni, affinché siano compatibili i tempi di realizzazione con quelli correlati alle procedure di spesa dell’Amministrazione Regionale. Il piano triennale avrà la valenza di autorizzazione per le spese a carattere pluriennali in particolare per quelle destinate ai progetti regionali. Il piano sarà aggiornato annualmente in fase di approvazione del programma annuale. Le risorse indicate nell’allegato quadro finanziario, parte integrante del presente piano, sono quelle previste dal bilancio annuale e pluriennale 2018 – 2020. L’Amministrazione Regionale ha il mandato di provvedere alla predisposizione di tutti i provvedimenti attuativi del presente piano, nonché ha la facoltà di rimodulare il quadro finanziario in coerenza con le eventuali variazioni che intervengano nel corso dell’anno in fase di assestamento del bilancio.

OBIETTIVI PROGRAMMATICI. Il Piano 2018/2020 si propone di allineare gli interventi a favore degli Emigrati sardi nel mondo alle politiche regionali di promozione e internazionalizzazione delle imprese e dei prodotti tipici dell’economia isolana. Al fine di perseguire una strategia di ottimizzazione della spesa, si propone inoltre di privilegiare il criterio del cofinanziamento con lo scopo di integrare le risorse regionali con altre possibili fonti di finanziamento. A partire dal 2020, si intende favorire il rinnovamento degli organi direttivi, con l’adeguamento degli Statuti che dovranno prevedere la partecipazione dei giovani (18 – 40 anni). Si intende inoltre consentire l’iscrizione e la partecipazione dei soci alle attività del circolo, anche attraverso piattaforme online che sono in corso di predisposizione, in raccordo con il Servizio e la Società in house competente in materia di innovazione tecnologica. Inoltre, sempre per incentivare la partecipazione dei giovani, saranno previsti adeguati progetti formativi ai quali parteciperanno in primo luogo i giovani dei circoli europei e internazionali, mentre per i giovani dei circoli italiani saranno avviati progetti di formazione a cura dei funzionari del Servizio Coesione Sociale. Infine si intendono coinvolgere i piccoli Circoli nelle attività di progettazione, affiancandoli a soggetti qualificati, selezionati con procedure di evidenza pubblica, per coprogettare e portare avanti azioni sinergiche. In questo contesto la collaborazione operativa dei Circoli e delle loro Associazioni costituisce uno dei fattori strategici che concorrono a diffondere nei paesi di residenza una maggiore conoscenza della cultura del territorio e dei prodotti tipici della tradizione sarda, tra questi, i prodotti dell’enogastronomia e del nostro artigianato. Tutto ciò nella convinzione che il mondo dell’Emigrazione possa costituire uno strumento importante e una opportunità nelle azioni promozionali di internazionalizzazione delle imprese e di attrazione degli investimenti nel territorio della Regione, per facilitare le relazioni imprenditoriali e commerciali che s’intendono instaurare nei paesi di residenza dei nostri emigrati.

OBIETTIVI SPECIFICI E PRIORITA’. Per il triennio 2018-2020 darà continuità alle linee progettuali avviate nel 2016, della promozione economica e turistica della Sardegna in relazione all’Emigrazione e nel contempo iniziare un’attenzione particolare alle nuove generazioni.

Priorità: Promuovere la progettazione di particolare interesse strategico negli ambiti di attività che riguardano le seguenti azioni: promozione economica della Sardegna attraverso il mondo dell’Emigrazione con la partecipazione ai progetti di promozione investimenti, marketing e turismo; rafforzare il senso di appartenenza a comuni radici storiche e culturali coinvolgendo in particolare i giovani con la realizzazione di corsi di apprendimento della lingua italiana e tradizioni della Sardegna; favorire i bisogni e istanze delle nuove mobilità, con particolare riferimento ai giovani emigrati; realizzare progetti volti ad incentivare l’uso delle moderne tecnologie di comunicazione e un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni; realizzare progetti per incentivare il coinvolgimento alle attività dei Circoli, nonché al ritorno dei giovani emigrati con professionalità, esperienze di studio e di lavoro all’estero che hanno deciso di tornare nell’Isola.

Indicatori di qualità: L’Amministrazione regionale intende introdurre incentivi in maniera progressiva per dare maggiori risorse ai Circoli più attivi le cui iniziative siano rispondenti alle linee programmatiche stabilite dall’Amministrazione Regionale. I progetti regionali potranno essere articolati anche su base pluriennale, dove l’assegnazione di successive annualità sarà condizionata al raggiungimento di risultati prestabiliti. I Progetti dovranno sempre essere corredati da indicatori di risultato, i cui esiti saranno pubblicati sul sito Sardegna Migranti. Saranno incentivati: la presenza giovanile nei Circoli; la capacità di favorire l’imprenditoria sarda fuori dalla Sardegna; la capacità di favorire gli investimenti produttivi dal resto del mondo in Sardegna; le azioni volte a favorire l’inserimento degli emigrati sardi nel tessuto lavorativo del paese ospitante; capacità di ottenere fonti di finanziamento diverse da quelle regionali; il contributo alle iniziative portate avanti dalla Regione come “Talenti Sardi” (sezione talenti e sezione progetti che possano coinvolgere lavoratori sardi); l’utilizzo avanzato delle tecnologie dell’informazione.

Razionalizzazione dei Circoli: Tutte le Federazioni dovranno presentare una relazione indicando i Circoli che si trovano in area geograficamente ravvicinate e indicando le modalità che suggeriscono per la razionalizzazione dei Circoli.

Attività di verifica amministrativa e di informativa: In conformità alle norme sulla trasparenza e l’anticorruzione potranno essere previsti controlli a campione o a seguito di segnalazioni di irregolarità. Nel primo caso sarà nominata una commissione interna che provvederà al sorteggio dei circoli da sottoporre a verifica e a definire il crono programma dei controlli. Il procedimento ispettivo potrà prevedere anche la convocazione di riunioni straordinarie per la rielezione degli organi direttivi. L’esito delle attività ispettive verrà comunicato ai componenti del Comitato di presidenza per una presa d’atto ed, eventualmente, per proporre alla Consulta le azioni volte al superamento delle criticità di sistema. Sono previste inoltre degli incontri con i funzionari della Regione per la diffusione delle modalità di rendicontazione e di progettazione.

Informatizzazione del mondo dell’Emigrazione: È prevista la realizzazione di un applicativo che facili la rendicontazione online dei Circoli, consenta loro di conoscere i contributi a loro riservati, le spese ammissibili e non. Nel Portale Migranti si realizzerà inoltre un’area a disposizione di tutti i sardi nel mondo, tramite la quale sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di apertura di tutti i Circoli nel mondo. È prevista l’assegnazione di una e-mail a tutti i Circoli, Federazioni ed Associazioni riconosciuti.

Informazione e comunicazione: Si intende diffondere la conoscenza del tema dell’emigrazione anche attraverso la digitalizzazione di articoli storici sul tema dell’emigrazione.

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Un commento

  1. Angela Salis

    Un Programma di pura burocrazia, scritto dalla burocrazia per piacere della burocrazia, senza che i Consultori eletti decidano nulla.

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