L’ACCADEMIA DEI GIOVANISSIMI DEL RUGBY CAGLIARI IN LOMBARDIA: A ROVATO (BS), MILLE ATLETI PER LO SPORT “NOBILE”


di Alessandra Porru

Sono rientrati i giovani atleti dell’Under 12 e Under 14 dell’Accademia del Rugby Cagliari, stanchi, ma soddisfatti. Hanno portato a casa un’importante esperienza giocata a tutto tondo nei campi del torneo dello sport “nobile” per eccellenza, svoltosi a Rovato. Tutti i valori che contraddistinguono il Rugby, il sostegno, il rispetto, l’integrità, la solidarietà si sono ritrovati nel bresciano, con squadre provenienti da tutto il territorio nazionale e non solo,  da Cagliari e dall’Irlanda quelle arrivate da più lontano, per prendere parte a questo importante torneo internazionale, giunto alla quinta edizione e che ha visto partecipare oltre mille atleti.

Un Club storico, quello di Rovato,  che ha messo in moto ancora una volta una macchina organizzativa perfetta, dall’accoglienza al soggiorno, fino al catering, curato come tradizione vuole dai genitori e familiari degli atleti stessi.

L’Accademia del Rugby, presente per la quarta volta di seguito, ha dimostrato una grande crescita, che va ancora migliorata, dando fondo al bagaglio di grinta e coraggio portato dalla terra sarda, giocando senza mai risparmiarsi.

L’inferiorità numerica, rispetto alle altre squadre, e l’emotività non hanno impedito gli “elefantini” sardi dell’Under 12 di combattere ben 8 partite, le prime quattro il sabato pomeriggio e le successive la domenica mattina, un confronto con tante squadre importanti, concluso con risultati non positivi, un pareggio con la stessa Rovato, una partita ad alto livello tecnico tra l’Under 14 e l’Irlanda,  ma con la gioia di aver trovato un ambiente e una competizione sani, e soprattutto un caloroso sostegno da parte di tanti tifosi sardi, residenti nel nord Italia, o di origine sarda, che oltre ad abbracciare i nostri ragazzi, hanno trasmesso un forte sentimento di appartenenza e affetto per una squadra che ha conquistato più che medaglie, tanti cuori.

“Ho vissuto due emozioni quest’anno – ha raccontato Marco Isola, in veste di allenatore e accompagnatore – una un po’ spenta, sapendo di non poter ripetere l’esperienza dello scorso anno, ovvero aver battuto i campioni d’Italia nella giornata inaugurale, ed aver ottenuto importanti risultati, e cosciente del fatto che essendo un  primo anno di under 12 i ragazzi avrebbero affrontato avversari ben più grandi. Ho riscontrato tuttavia la crescita da un giorno all’altro, poiché abbiamo analizzato insieme gli errori commessi ed è stata recepita l’importanza di giocare a certi livelli, reagire e dare il massimo, lo spirito è migliorato a distanza di poche ore”.

“L’altra emozione – ha continuato Isola – è stata quella di percepire il successo della Sardegna, sentire il calore degli abbracci da parte di nostri conterranei residenti nella zona, e anche di abitanti del luogo, che hanno gioito con noi, allenatori e genitori accompagnatori, hanno tifato per i nostri ragazzi e si sono commossi davanti alla bandiera con i quattro mori, che abbiamo regalato ad una bimba che  la desiderava tantissimo. Un’emozione grande, unica, che ci ha commosso e fatto riscoprire valori importanti che ancora resistono, superando  distanze chilometriche e pregiudizi”.

Complimenti ragazzi, al prossimo torneo!

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