LA SFIDA AL “PARMIGIANO REGGIANO” E AL “GRANA PADANO” PARTE DA ARBOREA: IL DEBUTTO DEL “GRAN CAMPIDANO”


Il drink dietetico, il preparato per i gelati, persino i cosmetici e ora anche un formaggio per fare concorrenza a Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Si chiama Gran Campidano e ha come obiettivo diventare l’alternativa sarda proprio ai grandi formaggi vaccini italiani a Denominazione di origine. Realizzato solo con latte isolano, è il nuovo prodotto di Latte Arborea, che decide così di fare il suo ingresso nel grande mercato dei formaggi duri italiani. L’anteprima alla Fiera dell’Agricoltura di Arborea nello stand della cooperativa, nel quale è stato allestito anche uno spazio di degustazione. La cooperativa 3A punta a rivolgersi primariamente ai consumatori sardi, ma non solo, per dare loro un’opzione in cucina e a tavola. “Con il Gran Campidano – spiegano il presidente di Latte Arborea Gianfilippo Contu e il direttore generale Francesco Casula – intendiamo proseguire nel percorso della cooperativa di innovare e diversificare la produzione, partendo da una constatazione: fino a oggi nell’Isola non esisteva un’alternativa tutta sarda a Parmigiano e Grana, di solito utilizzati come formaggi da tavola e da grattugia nei condimenti. Crediamo che il Gran Campidano sia un’ottima scelta, che utilizza solo il nostro latte ed è senza additivi. Senza contare che abbiamo trasformato uno dei periodi più critici del latte vaccino a livello internazionale, quello relativo all’anno scorso, in un’opportunità di mercato”.

Il Gran Campidano è un formaggio a lunga stagionatura, minima di 14 mesi, in forme da 38 chilogrammi circa, prodotto con latte Arborea, adatto anche alla dieta vegetariana perché ottenuto con caglio vegetale e in linea dunque per chi non consuma carne. Latte Arborea fa sapere che non contiene additivi (contrariamente ad esempio al Grana padano, che utilizza il lisozima, enzima che abbatte la carica batterica e permette di stagionare a lungo il formaggio).
I formati in vendita saranno, al banco taglio, la forma intera, porzioni 1/4 e 1/8, mentre nei banchi a libero servizio lo spicchio da 800 grammi a peso fisso e i cubetti di 300 grammi, la busta di grattugiato da 100 grammi e 500 grammi, questi ultimi tre confezionati in atmosfera protettiva. Finora sono state già prodotte quasi 7mila forme.

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7 commenti

  1. Speriamo anche ad un prezzo giusto e competitivo

  2. Finalmente una gustosa e fruttuosa sfida Forza Sardegna.

  3. il latte sardo è sicuramente di alta qualità…per cui …

  4. a mio parere è il granduca di mandas di garau ad aver intrapreso la strada del parmigiano sardo,formaggio che da poco ha cambiato pezzatura passando da 8.8 a 15 kg,sò che vado contro il mio interesse,visto che spesso mi è stato risposto,esaurito!!

  5. è stato briatore a trovare il nome e il futuro dei pastori sardi? il futuro dei pastori e dei sardi?

  6. E’ soprattutto che il latte provenga dai pascoli sardi !!!

  7. I vari scandali relativi ad una nota azienda di thiesi (importazione di latte rumeno)per la produzione di pecorino romano ,ci ricordano la scarsa affidabilità di persone mediocri solo a caccia di soldi facili a scapito di gusto ed etica!!

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