MEDICI SARDI IN RETE PER SCEGLIERE LA CURA: TUMORI, UN’APP CONTRO LA MALATTIA


I sardi da oggi hanno uno strumento in più per combattere il cancro: con un sistema di web conference i medici sono in grado di chiedere in tempo reale un consulto o discutere e analizzare i casi più dubbi e complessi. Insomma, i pazienti non hanno più un solo specialista che li seguirà ma, di fatto, gli oncologi saranno a loro disposizione. Tutto questo con la rete e un’app che è stata inaugurata al Policlinico Duilio Casula. “Con questo sistema – spiega Mario Scartozzi, direttore di Oncologia Medica dell’azienda ospedaliera universitaria – siamo in grado di mettere in connessione tutti i medici e avere al centro delle nostre analisi ogni singolo paziente”. Al progetto hanno già aderito diversi medici degli ospedali sardi. Ma, in pratica, cosa succederà da oggi? Tramite un’app i medici si collegheranno in conferenza: ogni giorno discuteranno un tipo di tumore diverso e ciascuno presenterà i propri casi, facendo vedere ai colleghi gli esami e le immagini radiologiche. In questo modo tutti porteranno la loro esperienza e, in tempo reale, si deciderà che tipo di protocollo o terapia seguire. Le diagnosi saranno fatte senza perdere giorni preziosi.”Con questa piattaforma – dice ancora Scartozzi – noi siamo in grado di discutere, ragionare e decidere il trattamento per tutti i nostri pazienti, utilizzando la vasta esperienza delle oncologie sarde”. Il sistema è molto intuitivo e semplice e, aggiunge il primario di Oncologia Medica del Policlinico Duilio Casula, “servirà in particolare a ragionare e aiutare il paziente, ovunque si trovi, nel percorso di cura e guarigione. Inoltre siamo in grado di discutere i casi con esperti nazionali e internazionali che si collegheranno da qualunque parte del mondo”. Soddisfazione del direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino. “In Sardegna – dice – c’è ottima sanità e questa iniziativa dimostra che davvero l’unione fa la forza: mettiamo insieme tutti gli oncologi per assicurare il meglio ai pazienti”. Per il direttore sanitario, Nazzareno Pacifico, si tratta “di una vera e propria rivoluzione: l’Aou di Cagliari crede nell’innovazione e nella tecnologia. Noi ci prendiamo cura dei nostri pazienti”.

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