TUFFO TRA I COLORI DELL’ISOLA / CONTINENTE. MOSTRA DI ACQUERELLI DI GABRIELE LOCHE ALL’A.C.S.I.T. DI FIRENZE DAL 1° ALL’8 APRILE


Sabato 1 Aprile, ore 17.00

Presso la sede ACSIT (Associazione Culturale
Sardi in Toscana) in Piazza S. Croce 19 a Firenze
Inaugurazione Mostra di acquerelli di

GABRIELE LOCHE (LOGAB)

“Tuffo tra i Colori dell’ Isola / Continente”

La mostra sarà visitabile dal 1 all’8 aprile
tutti i giorni dalle ore 15 alle 19

Come nasce la realtà ?
Questa sembra essere l’interrogazione semplice e profonda che guida e sostanzia la ricerca di Gabriele Loche.
La realtà emerge, si materializza davanti al suo sguardo attento, partecipe, lesto a cogliere possibili nessi con la forma celata dell’esistere.
Il mondo esterno sembra dispiegarsi fin nelle sue pieghe più recondite, rivelandosi nei suoi significati più intimi, e chi percorre le sue opere può esser partecipe di questa serena sintonia.
La sua composizione acquerellata, tanto leggera quanto intensa allo stesso tempo, pare proporre un imbarco verso uno spazio che giunge là dove si sfumano i contorni delle cose, promessa di un reale come territorio dell’inesauribile, vocato all’infinito.
Osservatore instancabile, ironico, leggero, Loche, con fare maieutico, anima le cose, le fa quasi pulsare al ritmo di un tempo finalmente sollevato dal suo scorrere lento e inesorabile, dalla sua gravezza.
Il mondo, così liberato, sprigiona tutto il suo incantamento per divenire il lieve e prodigioso palcoscenico di ogni esistenza.
Sapori, profumi, suoni, colori : ci sono tante strade per avvicinare uno spazio geografico, e la densità di tali percorsi aumenta quando si tratta di rappresentare i caratteri di una terra che si conosce, che ci conosce, nella quale siamo nati, cresciuti, della quale abbiamo respirato l’aria.
In questa mostra Gabriele Loche ha deciso di offrirci la sua terra, ma è andato ben oltre: la via da lui intrapresa è stata quella della forza del colore, di un colore denso di significati, enunciati nella stratificazione potente dei toni e delle sfumature scelte.
Cromie parlanti raccontano senza infingimenti, senza facili scorciatoie, la storia, le verità di una terra, rendono vita a guerrieri antichi, presenze ancestrali come la grande Madre, naviganti: pre-testi per illustrare le radici profonde dei luoghi rappresentati, elementi capaci di rendere miracolosamente familiare, anche per chi non vi fosse mai stato, un simile spazio, narrano, attraverso i colori che li sostanziano, acroniche geometrie interiori, e dialogando con i colori che li circondano ci invitano a condividere e mescolare destini, storie, traiettorie.

Paolo Innocenti

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