IL SASSARESE GIANCARLO PABA, PROFESSORE ORDINARIO PRESSO IL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MICHELUCCI, HA LANCIATO UNA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER APRIRE IL GIARDINO STORICO DELLA VILLA-STUDIO DELL’ARCHITETTO MICHELUCCI ALLA COMUNITÀ


di Paolo Pulina

Dal dicembre 2012 Giancarlo Paba, nato a Sassari nel 1946, urbanista, Professore ordinario di Pianificazione del territorio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, socio fondatore dell’International Network for Urban Research and Action (INURA), è il presidente della Fondazione Michelucci:http://www.michelucci.it/

Accanto alla riconosciuta attività accademica e all’esperienza di direzione di Istituti di ricerca di alta qualificazione Giancarlo Paba è stato per molti anni membro del Comitato Scientifico della Fondazione Michelucci, collaborando a diversi progetti.

Sabato 21 gennaio 2017 la Fondazione Giovanni Michelucci, con il patrocinio del Comune di Fiesole (Firenze), ha lanciato la campagna di  raccolta fondi (crowdfunding) “Innesto Creativo” http://www.michelucci.it/innestocreativo/per aprire il giardino storico della villa-studio dell’architetto Micheluccialla comunità, organizzare attività culturali e creare nuove relazioni sul territorio.
La campagna si inserisce nell’iniziativa Social Crowdfunders promossa da Siamosolidali, progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, in collaborazione con Guanxi (azienda partner di Google che aiuta le aziende nella trasformazione dei business), Impact HubFirenze (realtà ponte tra giovani, associazioni e imprese, nel campo dell’innovazione sociale) ed Eppela, la prima piattaforma italiana di crowdfunding basata sul sistema delle ricompense.
Dal giardino fiesolano di “Villa Il Roseto” si gode uno dei più bei panorami su Firenze, ma ciò che lo rende davvero unico è la storia che custodisce: la villa, casa-studio dell’architetto Giovanni Michelucci, è oggi sede della sua Fondazione. Con “Innesto Creativo” si vuole trasformare questo spazio privato in bene comune per la collettività, in linea con la “visione michelucciana di un’architettura aperta per una città aperta”.

Innesto Creativo

A Fiesole, da maggio a ottobre, i 1.500 metri quadrati della Fondazione Michelucci si animeranno con concerti di musica classica, workshop di pittura e fotografia, performance teatrali inedite e visite guidate alla scoperta delle collezioni d’arte, i mobili originali, i disegni e i modelli delle architetture del maestro. Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con le seguenti realtà che operano nel campo culturale e artistico: Cartavetra (Galleria d’arte), Bottega Instabile (Associazione culturale di promozione teatrale), No Dump (Associazione che sviluppa progetti e installazioni con materiali di scarto), Pomaio (Collettivo di progettazione partecipata), ArkKostruendo (Collettivo universitario di Architettura), Quartetto Delfico (Associazione musicale d’archi). Inoltre collaboreranno al progetto Annamaria Vassalle in qualità di curatrice artistica e Manuel Salvietti che seguirà la direzione del workshop di fotografia.

Come funziona il crowdfunding

Per realizzare “Innesto Creativo” la Fondazione Michelucci ha lanciatoil 21 gennaio 2017 una campagna di crowdfunding che chiama cittadini, famiglie e imprenditori a contribuire a questo progetto sociale e culturale per il territorio.

Se attraverso le donazioni dei singoli cittadini, la Fondazione Michelucci riuscirà a raccogliere 10.000 euro  entro il 2 marzo 2017, la Fondazione CR Firenze sosterrà la campagna raddoppiando la cifra, aggiungendo a sua volta una donazione di altri 10.000 euro. I fondi raccolti saranno interamente utilizzati per la riqualificazione del giardino e la promozione di attività culturali.
Giancarlo Paba, Presidente Fondazione Giovanni Michelucci
«L’idea di Michelucci è quella di spalancare la città: aprire le strade e gli edifici; aprire le carceri, le scuole, i manicomi; rompere i muri e abolire i recinti. L’idea di aprire il giardino e la villa è coerente con la visione michelucciana di un’architettura aperta per una città aperta».

Anna Ravoni, Sindaco Comune di Fiesole:
«Consideriamo il giardino di Villa “Il Roseto” come patrimonio della città di Fiesole. Quindi apprezziamo molto l’iniziativa del suo recupero a beneficio dell’immagine della Fondazione Michelucci e di tutto il territorio fiesolano».

Roberto Maggini, Presidente “Fiesole Futura”:
«La Fondazione Michelucci è un riferimento assoluto della vita culturale di Fiesole e non solo: per “Fiesole Futura” è un onore starle a fianco in questa significativa iniziativa».

La campagna di crowdfunding“Innesto Creativo” sarà attiva sulla piattaforma Eppela dal 21 gennaio al 1 marzo 2017 al link: www.eppela.com/innestocreativo

Un mio articolo del luglio 1991 su una mostra a Pavia in cui erano esposti i disegni del teatro di Olbia realizzati dall’architetto Giovanni Michelucci

L’Aula di Disegno dell’Università di Pavia ha ospitato dal 27 maggio al 7 giugno 1991 la mostra “Giovanni Michelucci, disegni per il teatro di Olbia”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Genova, dalla rivista di architettura “Domus” (che a Michelucci ha sempre dedicato ampi servizi), dall’Assessorato per il Turismo della Regione Sardegna e patrocinata dalla Fondazione Michelucci, dal Comune di Olbia e dalla Provincia di Sassari.Ma chi è Giovanni Michelucci e perché l’Ordine degli Architetti della provincia di Pavia ha voluto onorarne la memoria con questa esposizione?
Michelucci, nato a Pistoia il 2 gennaio 1891 (nel 1991 ricorreva quindi il centenario della nascita) e morto sulla soglia dei cento anni il 31 dicembre 1990, è il coautore della famosa stazione di Santa Maria Novella di Firenze e l’ideatore della conosciutissima chiesa dell’autostrada di Firenze oltre che di numerosi edifici pubblici fiorentini (tra i quali il Palazzo delle Poste, della SIP e della Cassa di Risparmio di Firenze). Proprio l’ultima opera cui mise mano (molto ferma nonostante l’età veneranda) l’illustre architetto nell’ultimo anno della sua vita fu l’elaborazione del progetto di un teatro per la città di Olbia. Gli schizzi autografi compongono questa mostra itinerante (che, dopo Pavia, dovrebbe toccare Pescara, Milano e Francoforte) e sono riprodotti nel catalogo che l’accompagna, curato da Ermanno Ranzani e Luisa Ravera e pubblicato dalla Sagep Editrice di Genova. Per informazione dei lettori vale la pena di precisare che «l’area prescelta per la realizzazione del teatro è situata a sud della città, in località “Sa Marinedda”, poco oltre il quartiere di PoltuCuadu, nella fascia costiera relativa alla zona che il vigente programma di fabbricazione definisce “di espansione residenziale”. Il sito, in rapporto con il mare, è di fronte all’isola Bianca: il teatro rappresenterà così un riferimento importante per il golfo».

Nota aggiunta, gennaio 2017. Se si vuole conoscere quello che è stato il destino successivo della struttura ideata da Michelucci ci si colleghi a questo link
http://www.olbia.it/il-teatro-michelucci-5-miliardi-di-lire-spesi-e-zero-concerti/

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