IL SALUTO DELLE AUTORITA’ AL VI CONGRESSO F.A.S.I.: RAFFAELE PACI PORTAVOCE DELLA REGIONE SARDEGNA


a cura di Massimiliano Perlato

Diversi ed importanti i saluti pervenuti al VI Congresso della F.A.S.I. al Centro Congressi di Quartu Sant’Elena. Il saluto delle autorità è stato portato con un breve intervento da Raffaele Paci, Vice Presidente della Giunta Regionale della Sardegna. Incaricato dal Presidente Pigliaru, Paci si è sentito onorato di essere presente fra gli emigrati sardi giunti dall’Italia e da ogni angolo del mondo. Un’opportunità fondamentale anche per la presenza in Sardegna per un secondo Congresso degli emigrati a distanza di diciotto anni.

– “Nella società delle connessioni virtuali i circoli degli emigrati sardi rappresentano la rete neuronale dell’identità della Sardegna nel mondo, terminale importante della nostra cultura e delle nostre tradizioni, testimoni dell’Isola in tutti i suoi aspetti”. L’ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, aprendo questo pomeriggio il sesto congresso della Fasi, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, in programma fino a domenica a Quartu. Sono presenti 350 delegati in rappresentanza di 70 circoli a cui aderiscono 28mila sardi emigrati, ma anche i presidenti delle Federazioni di Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Olanda e Argentina e il rappresentante dei circoli sardi dell’Australia.

“Viviamo in un’epoca fatta di mobilità, quindi uscire e avere contatti con altre realtà è un grande valore, se poi però si riesce anche a tornare. Questo è il punto più importante, essere in grado di poter far tornare chi vuole”, ha sottolineato il Vicepresidente. “A me piace vedere sardi in tutto il mondo, sardi orgogliosi di esserlo, figli di sardi che crescono guidati dai valori della loro terra. La bandiera dei quattro mori è conosciuta ovunque, in tutti gli angoli del mondo, non c’è manifestazione in cui non sia presente e questo non accade con le altre regioni, perché solo noi sardi ci portiamo dietro così fortemente la nostra identità. Allora noi dobbiamo creare e garantire occasioni di sviluppo e occupazione, uscire da questa terribile crisi che ha piegato tutta l’Italia, far ripartire la nostra isola per dare la possibilità a chi vuole tornare di poterlo fare e a chi vuole restare fuori di poter comunque tornare nella sua terra ogni volta che vuole”.

“La Sardegna – ha ricordato Paci – è stata la prima regione a fare una legge in cui si riconosce la rete degli emigrati, perché riteniamo fondamentale il loro ruolo di promozione della nostra cultura, dell’identità e dei nostri prodotti. Una presenza estremamente importante che la Regione sostiene e continuerà a sostenere”.

In sala si sono succeduti gli interventi di saluto del sindaco della cittadina locale Stefano Delunas, dell’assessore portavoce del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del sindaco Tendas di Solarussa, dell’onorevole Michele Cossa Vice Presidente del Consiglio Regionale. Sono stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Capo di Governo Matteo Renzi e da Gianfranco Ganau, Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna.

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