“MEMORIE DI UN PRESIDENTE” IN SENATO: PRESENTATO IL DOCU-FILM DELL’OZIERESE ALESSANDRA PERALTA SU EMILIO COLOMBO, UN GRANDE ITALIANO, UN GRANDE EUROPEO

ph: Alessandra Peralta


di Antonio Maria Masia
(Emilio Colombo: Potenza 11-4-1920 – Roma 24-6-2013: Il lungo percorso umano e politico di un Padre Costituente all’interno della storia del nostro Paese e dell’Europa attraverso il documentario-film di Alessandra Peralta e Cleto Cifarelli)  
In un periodo turbolento, conflittuale e fortemente polemico come l’attuale, che ci vede divisi e reciprocamente ostili rispetto a progetti di radicali, e, forse, poco chiari, cambiamenti della nostra preziosa Carta Costituzionale, assistere, in pieno Senato all’interno della splendida sala Zuccari,al  commento e successiva proiezione del docufilm su uno dei principali Padri Costituenti è stato un balsamo, un toccasana, un momento di vero sollievo per lo spirito e la memoria personale (di sicuro)  e collettiva (spero).

Non sono un critico cinematografico per poter dare pagelle di merito o meno ad opere in questo specifico settore e quindi mi limito per forza di cose a riferire le mie impressioni ed emozioni e qualche nota di cronaca.

Avevo avuto, nel natale del 2011, l’opportunità di ammirare ed amare un precedente lavoro (Mamma Sanna) di Alessandra Peralta, in occasione di un ricordo all’Associazione dei Sardi di Roma Il Gremio della Venerabile (di recente Beata) Elisabetta Sanna (Codrongianos 1788 – Roma 1857). Un ritratto affidabile, dolce e sereno di una contadina, madre di famiglia che “abbandona” famiglia e figli per seguire il vero richiamo della sua anima: il Signore. Un documentario che ci lasciò, e mi riferisco a tutti i fortunati partecipanti, talmente convinti ed emozionati che qualche anno dopo decidemmo di rivederlo all’interno della Chiesa di San Vincenzo Pallotti ove riposa Mamma Sanna.

Nell’opera “Emilio Colombo. Memorie di un Presidente” presentata in sala Zuccari ho ritrovato le stesse emozioni e sensazioni, a conferma della accresciuta e matura capacità di Alessandra a fare sintesi di problemi complessi che vengono proposti allo spettatore con garbo, assoluta dignità e privi di qualsiasi faziosità o inquinamento ideologico pregiudiziale. Allo spettatore non si impone alcuna forzatura di pensiero e lo si lascia con ampia libertà di giudizio e di valutazione.

Il docufilm, su Emilio Colombo, che nasce da un’idea di Antonio Colangelo (CGIAM Centro di Geomorfologia integrata per l’aria del Mediterraneo – Potenza), e che si avvale delle splendida fotografia del coautore Cleto Cifarelli e delle meravigliose e avvolgenti (vi assicuro che non esagero con gli aggettivi) musiche di un Maestro, del valore unanimemente riconosciuto, quale Germano Mazzocchetti, ha incantato i numerosissimi ospiti presenti.

Ospiti importanti e di assoluto rilievo politico e sociale, a parte il gruppetto di amici sardi e di Gremio di Alessandra e Cleto.

Presenti in sala, coordina  l’incontro il noto giornalista Stefano Folli: oltre al Presidente del Senato Pietro Grasso, che ha evidenziato  e l’impegno di Emilio Colombo per il riscatto sociale del Mezzogiorno, e l’ impegno per un’ Europa unita e più forte, non solo in campo economico,  Mario Monti, Pierferdinando Casini, sincere e adeguate le sue considerazioni sull’importanza storica del politico, Arnaldo Forlani, Antonio Fazio (già Governatore della Banca d’Italia), Gerardo Bianco, Mario Segni, il sindaco di Potenza Dario  De Luca che, commosso,  ha manifestato il sobrio orgoglio e la fierezza della gente lucana per il suo grande figlio, il sottosegretario Vito De Filippo, gli on. Roberto Speranza e Cosimo Latronico, Salvatore Adduce (Anci), lo storico Giampaolo D’Andrea capogabinetto del Mibact, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che ha ripercorso il cammino sociale e l’influenza di Colombo sulle vicende storiche italiane ed europee.

E dopo le parole e la nota a firma del presidente Pietro Scutari dell’Associazione Percorsi, che ha organizzato l’evento e che ci introduce nel percorso terreno del protagonista tutto all’interno della storia dell’Italia del secondo dopoguerra, ecco la proiezione, seguita con il massimo dell’attenzione.   

E fotogramma dopo fotogramma, a colori e spesso in bianconero, ecco riemergere dal fondo della memoria immagini storiche o terribili, come il terremoto in Basilicata, o dolci come certi paesaggi del nostro Paese, ecco ancora volti di grandi uomini e donne del recente passato, ecco le tappe eccezionali e di assoluto prestigio di Emilio Colombo. Quanti incarichi e quante responsabilità di primaria importanza! A soli 26 anni membro della Costituente! E poi più volte Ministro, dell’Agricoltura con il Presidente Antonio Segni e con lui fautore dell’importantissima Riforma Agraria che finalmente spezzava il giogo dei grandi latifondi, a favore di un’agricoltura plurale e moderna, e poi più volte ministro importante degli Affari Esteri, e presidente del Consiglio dal 6-8-1970 al17-2-1972. Mi chiedo, e perché mai questo gigante non fu mai chiamato al ruolo di Presidente della Repubblica? Ancora Presidente del Parlamento Europeo dal 1977 al 1979, ed infine senatore a vita.  

Alla fine della proiezione il silenzio si scioglie in un lungo e caloroso applauso indirizzato e alla memoria di Emilio Colombo e agli autori dell’opera.

Il lavoro, posso ben affermare, è il frutto prezioso  di un impegno enorme, durato anni e che ha le basi in oltre 30 ore di registrazione delle testimonianze dirette dello stesso Emilio Colombo che vediamo nel documentario raccontare alcuni divertenti aneddoti e passaggi importanti ed essenziali della sua vita politica e della storia italiana ed europea, e di altri personaggi che hanno incrociato la sua storia, come Hans Dietrich Genscher, Mariotto Segni, Jacques Delors, Arnaldo Forlani, Antonio Fazio, Oscar Luigi Scalfaro, Maria Romana De Gasperi (figlia di Alcide De Gasperi), Gianni Pittella, Mons. Gianfranco Ravasi, Giorgio Napolitano e Giampaolo D’Andrea.

Lunghi anni di presenza continua, ma nitida e pulita, nell’ambito della politica italiana ed europea che non meriterebbero mai né l’oblio né l’indifferenza da parte degli italiani e degli europei.

E quest’opera di alta qualità, bella, sincera ed appassionata di Alessandra Peralta contribuisce ad evitare o ridurre il pericolo “dimenticanza-irriconoscenza” che spesso l’umanità riserva amaramente ai suoi figli migliori.

Un lavoro da rivedere ancora più volte e sul quale riflettere: una miniera di dati, di spunti e stimoli per chi vuole conoscere (anzi, deve conoscere) con attenzione e da vicino le vicissitudini, le grandezze e le miserie del proprio Paese.

Voglio concludere, condividendole pienamente, con le parole di una nostra cara amica sarda del Gremio, Luisa Saba: 

“Ho potuto assistere al documentario sulla vita di Emilio Colombo, realizzato da Alessandra Peralta e Cleto Cifarelli e presentato il giorno 11 in Senato nella sala Zuccari, gremitissima, presenze autorevoli come quella di Grasso, di Fazio, della figlia di De Gasperi, di Mariotto Segni, e in sordina degli amici del Gremio, fieri e felici della splendida performance di Alessandra. Una di noi, una donna giovane e tenace, che con una indubbia capacità personale arricchita da un impegno professionale costante e generoso, si misura con la difficile sfida di raccontare la storia attraverso le immagini. Questo straordinario approccio, di utilizzare testimonianze viventi e documentazione di prima mano per parlare di un personaggio venuto a mancare due anni fa, permette ad Alessandra di regalarci una pagina di storia lunga 70 anni: Costituente, Meridione, Europa, sono temi grandi che caratterizzano le vicende della nostra Repubblica, restituiti in maniera facile e profonda con un filo coerente e perfetto che lega la vita del politico lucano alla storia dei suoi e nostri giorni. Le musiche di Mazzocchetti accompagnano questo racconto, toccando i sentimenti più che i reperti musicali, a ricordarci che la politica può essere fatta anche col cuore.  Grazie, Alessandra e Cleto, che orgoglio vedere che i figli ci hanno superato e sono migliori di noi!”

CONOSCERE ALESSANDRA PERALTA 

Dopo la Maturità classica presso il Liceo Duca degli Abruzzi di Ozieri (SS) nel 1989, si trasferisce a Roma, determinata a fare teatro, e nel 1993, dopo un corso di studi triennale, e una borsa di studio, si diploma  in  Recitazione presso l’Accademia “Pietro Sharoff” con il massimo dei voti. Sono anni in cui, tra provini e spettacoli, non rinuncia agli studi universitari. Arriva nel 1999 la laurea in Lettere, anche questa con lode, in  “Discipline dello spettacolo”, quando, accanto all’amore per la recitazione, subentrerà quello per la critica dello spettacolo”. Nel 2000, durante uno Stage presso l’Ufficio stampa e l’Archivio e del TEATRO ELISEO, verrà contattata dalla Rai per alcune consulenze attinenti alla sua tesi di Laurea su Giovanni Testori e all’ambito del suo Stage, l’archivio del Teatro’Eliseo che proprio quell’anno si accinge a festeggiare i suoi cent’anni di storia.  Inizia quindi una serie di collaborazioni professionali con la regista Maria Teresa de Vito per la realizzazione di documentari teatrali andati in onda su   RAISATSHOW   con  incarico di consulenza ai testi e alle immagini, riprese e montaggio. Sono di quegli anni: ELISEO UN SECOLO DI TEATRO, GIOVANNI TESTORI E L’ANGELO DELLA REALTA’, TESTORI E L’ATTORE, VERDI E L’EUROPA, VERDI E L’ARTE e le 25 puntate di VERDI 2001.

Nel giugno 2001 firma il primo contratto a T.D. con  Rai Educational  nell’ambito  di programmi di filosofia quali L’UNIVERSO DELLA CONOSCENZA, AFORISMI e  MAESTRI DEL PENSIERO, per poi passare con Aldo Bruno a programmi di vario argomento CENTRAL EXPRESS, Edustrada e nella redazione di Lycia Colò ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO, su Raitre.   

Nel 2004, durante il periodo di fermo Rai, realizza il doc MAMMA SANNA , La Venerabile di Codrongianos, curandone testo e regia.

Subito dopo questo documentario inizia a firmare le prime regie in Rai, e nei mesi estivi presso  la Paofilm, la ElleTì, i canali Jimmy e Caccia e Pesca. Importante l’esperienza durata quattro anni nella fiction Non E’  M@I TROPPO TARDI e poi  in NON E’  M@I TROPPO TARDI – Una rete   per il Sud in cui ha curato la regia delle seguenti puntate, andate in onda su Edu 1 e su Rai Uno:“Made in Basilicata”, “Campania – L’Amministrazione trasloca sul web”, “Campania – La genialità e le imprese”, “Essere cittadino più in Abruzzo.

Dal 2008 al 2016  presso RAI CULTURA, è programmista regista nelle redazioni di  REWIND, VISIONI PRIVATE, BINARIO CINEMA e PUNTI DI VISTA.

Contrattista Rai fino al 2013, prima dell’assunzione a T.I. realizza insieme a Cleto Cifarelli i documentari  “Vent’anni di Geocart” e “Emilio Colombo – Memorie di un Presidente” (prodotto dal CGIAM di Potenza). Quest’ultimo, frutto di un lavoro di ricerca durato per diversi anni,   ha visto la luce  solo quest’anno, per ritardi nell’acquisizioni di diritti connessi alle immagini. Presentato in anteprima allo Teatro “Stabile” di Potenza in prima assoluta presso la Sala Zuccari del Senato, si configura come uno dei lavori più importanti non solo per la durata di 90’, ma anche per la mole di testimonianze dirette (circa 30 ore), di materiali iconografici e di filmati di repertorio.

Dal 2013 fa parte del Consiglio Direttivo   dell’Associazione Culturale dei Sardi di Roma  il GREMIO,  occupandosi principalmente della sezione cinema e letteratura.

Attualmente sta realizzando la regia  di due documentari del programma ISFOL- PIAAC per Rai Cultura. 

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2 commenti

  1. Complimenti Alessandra per questo splendido lavoro che spero di poter vedere al più presto. Sono certa che ne resterò affascinata come di tutte le cose che fai sempre con impegno e passione!
    Un abbraccio
    Patrizia BOI

  2. alessandra Peralta

    Grazie di cuore, Patrizia, mi dispiace averlo letto solo adesso.

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