LA REALTA’ CHIAMA, LA MATITA RISPONDE: VIAGGIO NEL MONDO DI “IDEAME”, IL PROGETTO DI DUE CREATIVE CAGLIARITANE


di Federica Landis

Da Cagliari a Barcellona e ritorno. Con una laurea in Ingegneria Edile e Architettura in tasca, tante esperienze, incontri e ispirazioni. La storia di Michela ed Elisa ideatrici di uno stile che racconta il mondo, colorandolo. Nel lontano 2012 in un bar del quartiere Villanova – quartiere di creativi, di giovani e di giovani creativi – Michela ed Elisa, trentenni cagliaritane, amiche ed ex colleghe di università, si incontrano. Lavorano entrambe come ingegneri in due studi di progettazione; Michela ha la passione per il disegno da quando è bambina, Elisa l’ha scoperta in tempi più recenti. Hanno ancora in testa Barcellona, città nella quale hanno vissuto un anno grazie al programma Master and Back. Senza sapere esattamente cosa sarebbero diventate, le due ragazze in quel bar di Villanova si fanno una proposta: iniziare a disegnare insieme. Tanti gli input ricevuti negli anni di studio e poi di lavoro che aspettavano solo un segnale per saltare fuori. «Avevamo bisogno di tirar fuori tutto quello che avevamo dentro –racconta Elisa – anche l’amarezza di non essere riuscite ad essere qui in Sardegna quelle che eravamo a Barcellona. In quel momento non sapevamo cosa fossimo e tantomeno cosa avremmo fatto di quei disegni: sentivamo soltanto la necessità di esprimere ciò che provavamo e la creatività era la cosa che riusciva a soddisfare questo bisogno». La Spagna, Barcellona, Javier Mariscal, un poliedrico artista catalano, non sono passati silenziosamente nelle loro vite. Così come la decisione di ritornare in Sardegna per mettere alla prova questa terra e vedere quali occasioni avrebbe concesso loro. «Forse non abbiamo avuto abbastanza coraggio per rimanere a Barcellona – confida Michela – o forse, come qualcuno ci ha detto, il coraggio l’abbiamo dimostrato scegliendo di rientrare». Dopo due anni di disegni sparsi, realizzati su pezzi di carta, prende vita “Ideame” un progetto che riordina e dona un corpo a qualcosa che fino a quel momento aveva solo un’anima.«Dare sistematicità a ciò che disegnavamo ci ha permesso di fare ordine anche dentro di noi– rivela Elisa -. Avere uno stile ti permette di essere riconoscibile dagli altri». Ideame è una parola semplice un gioco fra lo spagnolo “Creami!” e l’italiano “idea” seguita dalle iniziali di Michela ed Elisa. Ancora oggi l’ispirazione arriva dalla natura, dalla città con i suoi spazi inconfondibili, dai colori, dagli oggetti d’uso quotidiano.  Il risultato è uno stile che racconta la realtà circostante con le sue imperfezioni e approssimazioni ma sempre ricca di colori. «Le idee nascono per caso ogni giorno e le condividiamo fra di noi; – racconta Michela – capita che una di noi inizi un disegno e l’altra lo concluda. Tutto è fatto esclusivamente a mano e poi si passa alla digitalizzazione e alla rifinitura dei disegni al computer». L’apertura dello studio – show room in quello stesso quartiere che anni prima aveva ispirato la loro proposta, sancisce il passaggio dai fogli volanti alla creatività finalizzata alla produzione commerciale. Da qui sono nati i primi lavori di immagine coordinata per le aziende, ma anche per i futuri sposi, gli allestimenti e la realizzazione di grafiche per diversi supporti. «Abbiamo iniziato con molta discrezione e forse adesso, dopo 4 anni, stiamo iniziando ad avere consapevolezza di ciò che siamo e forse – rivela Michela – potremmo pensare di crescere ulteriormente».               

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