IL CONCERTO A CASA SARDU A MILIS DI ROBERTO DIANA


di Rosy Massa

Quello del 28 agosto, in Casa Sardu a Milis, è stato uno degli ultimi appuntamenti, dopo quelli del 25 agosto a Casa Medda in Serrenti, del 26 agosto al Bar Florio di Cagliari, organizzate dall’associazione culturale di eventi e spettacoli Sona e del 27 agosto, al Note Millenarie Vol 2 di Luras, per la presentazione del nuovo DVD di Roberto Diana. L’evento si è svolto nel corso di un concerto aperitivo alla presenza dello stesso autore, accompagnato dallo scozzese Donald Mac Neil e la violinista Giulia Cartasegna. In una tranquilla e raffinata serata musicale di fine agosto, in compagnia di una selezionata cerchia di amici ed estimatori della musica, che ha avuto come cornice l’affascinante settecentesca Casa Sardu di Milis. L’amicizia tra il musicista Lurese e il padrone di casa, Antonio Sardu, dura da vecchia data: “Dopo l’esperienza con i Ses Cordasa Milano, con lo stesso Roberto che insieme a Marco Pinna, formavano un duo talentuoso del grande “chitarrismo” e con Pino Martini, con lui eravamo trent’anni che non ci vedevamo – sottolinea Sardu – con Roberto Diana continua una stima e una collaborazione, che ci ha portato anche a concerti oltremare, ma casa Sardu, rimane sempre la sua location preferita in Sardegna”. Gli chiediamo che cosa lo abbia portato ad organizzare questi incontri? “Questi incontri con gli amici musicisti, li faccio per mantenere viva la nostra amicizia, per rivederci e anche per valorizzare questa stupenda casa, che era della mia famiglia”. Roberto Diana, è nato a Luras il 21 febbraio 1983 e nonostante la sua giovane età, è abbastanza affermato e conosciuto nel mondo del rock indipendente nazionale degli ultimi anni. È stato chitarrista dei Lowlands e anche fondatore e creatore del progetto acustico Ses Cordas. La collaborazione tra Roberto Diana e Donald MacNeill, avviene in Scozia, nell’Isola di Colonsay. Dopo aver fatto alcuni concerti, cominciano a lavorare insieme e realizzano diversi brani, Roberto Diana cura le musiche, mentre Donald Mac Neil, scrive i testi. La collaborazione col cantautore scozzese, si rafforza nel maggio 2015, con la registrazione di “Timeline”, fatta nella “Raighes Factory Studio” di Luras, dove Roberto Diana si dedica alla realizzazione dei suoi progetti. Di recente si sono rincontrati in occasione dell’uscita del disco “Raighes Vol 1”, durante il tour che il musicista lurese ha fatto in mezza Europa, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Nelle canzoni eseguite dal vivo a Casa Sardu, hanno spiegato i due autori, “Praticamente viene descritta la vita dell’Isola scozzese di Colonsay, ripercorrendone la storia e descrivendone i personaggi con tanto humor, alternato a momenti più impegnati e ripercorrendo l’arco temporale che va dagli Anni Quaranta ai giorni nostri”. L’apertura dello spettacolo è stata fatta dal chitarrista compositore Marco Lai, un musicista con una ventennale esperienza, che ha eseguito una anteprima delle sue nuove musiche per chitarra, tra cui Sa Danza de sa Mendua, ballo sardo contemporaneo, e la composizione dedicata a Roberto Diana, nonchè una bellissima ninna nanna. Questi i brani in scaletta eseguiti da Roberto Diana, Donald Mac Neil, col supporto della violinista Giulia Cartasegna e l’inserimento di Antonio Sardu in alcuni brani: Pair tides; My mother; Man of the land; No tears; Tractor; Home is Whent; Brigtest star; Tunes; Solitary traveller; Fathers and sons;Hall in ’59; Lizzie; The spencer;The journey; Dajs of our. Infine, come ciliegina sulla torta e approfittando della presenza, tra gli ospiti, di altri due musicisti di grossa levatura, come l’oristanese Giampiero Corrias, che tra gli altri, ha suonato anche con I Millennium, I Ratti matti e con La nuova dimensione e Marcello Cosenza, un altro giramondo nato a San Donato Milanese, nonna argentina e nonno tunisino, che dopo sedici anni trascorsi a Los Angeles e aver collaborato con Stevie Wonder, per amore della famiglia è rientrato in Italia. “Sono trent’anni che vengo in Sardegna, è la settima meraviglia del mondo”, ha voluto puntualizzare. A loro due, si sono aggiunti Roberto Diana e Antonio Sardu alla batteria, erano tre virtuosi della chitarra che non avevano mai suonato insieme, ma le sonorità Electric Blues Americano con influenze Funk and Jazz, che hanno saputo trarre dai loro strumenti, mentre eseguivano, Sure the Lord, I love jou baby, If jou seemy body e River of life, sono state veramente sorprendenti.

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