VOLA IL MAIALETTO DELLA NURRA: PREMI AL “SARDINIA FILM FESTIVAL” PER IL REGISTA MARCO ANTONIO PANI


di Bruno Culeddu

Abbiamo cominciato ad amare Marco Antonio Pani per “Capo e Croce. La regione dei pastori”, considerato dalla giuria della diciassettesima edizione del Film Festival di Torino il miglior documentario italiano.

Il regista sassarese adesso può arricchire la raccolta dei numerosi riconoscimenti conseguiti con i due importanti premi ricevuti per il suo nuovo film.

Al Sardinia Film Festival, svoltosi a Sassari dal 27 giugno al 2 luglio, il “Maialetto della Nurra è stato premiato sia dalla giuria tecnica per la “Vetrina Sarda”, sia dal pubblico della Ficc (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema).

La giuria internazionale del SFF 2016 ha motivato il premio per la Sezione “Vetrina Sardegna” con queste parole: Che fine hanno fatto i pastori di una volta? Quelli delle migrazioni e della perenne ricerca di pascoli? I depositari di un sapere antico, tramandato da secoli, e di un codice qualche volta in conflitto con quello costituito? Rovesciando con affetto e ironia questo mito, il film aggiunge un capitolo surreale alla composita narrazione sulla vita del pastore, iscrivendolo nella tradizione della miglior commedia all’italiana”.

Il riconoscimento della Ficc è stato consegnato da Marco Asunis – Presidente nazionale; Patrizia Masala – Vice Presidente; Elisabetta Randaccio – Membro IFFS, con la seguente motivazione: “I Circoli del cinema FICC della Sardegna premiano un’opera visionaria, poetica e surreale, che mette insieme, con equilibrio, alcuni classici richiami estetici e culturali della tradizione a imprevedibili elementi grotteschi, che producono un effetto sdrammatizzante”.

Questa la sinossi: “Due allevatori nella Nurra, una visita dei carabinieri, un maialetto, un film di Fellini e una pianta proibita. Un viaggio nella fantasia popolare, una cronaca, un documentario, una finzione. O solo un gioco”.

Il film, girato in un rigoroso bianco e nero, dimostra che si può parlare anche degli aspetti più tradizionali, sacralizzati e apparentemente immodificabili della Sardegna con toni surreali, ironici e grotteschi.

Marco Antonio Pani è indubbiamente uno dei talenti che oggi può vantare la cinematografia sarda: è regista, sceneggiatore, montatore e illustratore. Già professore di regia cinematografica nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Universitat Internacional de Catalunya, Barcelona, è tra i fondatori di “Moviementu – Rete Cinema Sardegna”, un’associazione combattiva e appassionata che in questi anni si è imposta nel panorama culturale isolano per le sue vivaci battaglie a favore, stimolo e sostegno del cinema sardo. 

“Moviementu” oggi riunisce, con funzioni di collegamento, gran parte degli operatori che a vario titolo operano in Sardegna nell’ambito cinematografico e audiovisivo per favorire la creazione di un tessuto culturale ed economico forte che consenta di interpretare le esigenze professionali, le aspirazioni artistiche, il desiderio di cambiamento e crescita del settore.

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