CONTINUITA’ TERRITORIALE, NUOVE REGOLE A PARTIRE DAL 2017: ECCO COSA CAMBIERA’ NEI COLLEGAMENTI AEREI


di Alessandra Carta

Dal 2017 cambiano in Sardegna le regole del trasporto aereo. Le novità sono tre: su Roma e Milano da Cagliari, Olbia e Alghero – è la cosiddetta Ct1 – viene introdotta la tariffa unica per dodici mesi anziché gli attuali nove. C’è poi la ripartenza della Ct2, ovvero tariffe scontate sugli scali minori. Infine sono previsti quaranta milioni in un quadriennio, dal 2017 al 2020, per sostenere i collegamenti internazionali.

Le nuove linee guida del trasporto aereo sardo sono state presentate in una conferenza stampa a Villa Devoto. Insieme all’assessore Massimo Deiana, il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci. Hanno partecipato anche il capo di gabinetto, Franco Marras, e la dg Gabriella Massidda. Il pacchetto di interventi che riorganizza i voli vale in tutto 87,5 milioni. Di cui 57,5 di fondi regionali e 30 garantiti dal Governo.

Nel dettaglio delle spese, il grosso delle risorse sarà destinato alla Ct1 con 66 milioni annuali. Gli oneri di servizio saranno assegnati sempre in regime di monopolio, come già accade, “ma prevederemo un numero maggiore di voli”, sottolinea Deiana. “L’attuale continuità territoriale, in vigore da ottobre 2013, ha presentato criticità  – chiarisce l’esponente della Giunta – perché è stata modulata sulla base del dato utile allora, con un milione e 850mila passeggeri. Ma dal 2014 a oggi i biglietti staccati sono aumentati del 30 per cento, ciò che ha chiesto un accordo aggiuntivo tra Regione e compagnie”, seppure senza poter sforare il budget stabilito tre anni fa.

La tariffa unica della Ct1 non diventerà tuttavia uno schema rigido. Nelle nuove linee guida della Regione si parla di “ulteriori diversificazioni di prezzi per distribuire in maniera più omogenea la domanda sull’offerta disponibile”. Significa biglietti sotto il costo massimo agevolato nelle fasce orarie meno gettonate e qualche euro in più sulle tratte negli orari più maggiormente richieste.

Le rotte della Ct2, invece, non sono ancora definite. Verosimilmente si userà come canovaccio il modello andato in scadenza a ottobre 2015, con fari puntati su Bologna, Torino, Verona, Firenze, Napoli e Palermo. “Sarà – prosegue Deiana – un bando innovativo che garantirà, per ogni tratta, un contributo pubblico minimo a un’unica compagnia, ma agli altri players lascerà la possibilità di volare senza regole di orari e di frequenze”. Si spenderanno 11,5 milioni all’anno.

Non senza polemiche, questa Giunta non ha rinnovato la vecchia Ct2 perché c’era un problema di regolamento Ue. Bruxelles, infatti, vieta gli oneri di servizio su quegli aeroporti minori che distano meno di cento chilometri da scali dove ci sono offerte in regime di libero mercato. “Col contributo pubblico minimo – spiega Deiana –  non falsiamo la concorrenza e garantiamo, a costi vantaggiosi per i sardi, una maggiore offerta di mobilità”. Tecnicamente si passa “dagli oneri di servizi imposti a quelli proposti”.

Infine i voli internazionali. Deiana l’ha ribadito per l’ennesima volta: “Al momento non esiste una legge che permette di pagare direttamente le compagnie per farle volare in Sardegna. Come ci comporteremo coi players internazionali dipenderà dal responso della Comunità europea, atteso ormai da gennaio. Di certo non lasceremo scoperto il mercato”. Il riferimento è alla procedura d’infrazione aperta da Bruxelles contro la legge 10 del 2010, per un totale di 80 milioni incassati dai vettori attraverso le società che gestiscono gli scali sardi. L’esponente della Giunta ha precisato: “Nulla vieta che la Regione sostenga gli aeroporti, i quali, a loro volta, possono stringere accordi commerciali con le compagnie per favorire aumenti di traffico. Ma le risorse da destinare a questo scopo devono obbligatoriamente derivare dal settore no aviation. Vuol dire ricavi dai parcheggi o dagli affitti dei negozi”.

Le nuove linee guida del trasporto sardo sono state approvate martedì dalla Giunta regionale. Il vicepresidente Paci dice: “Abbiamo finalmente definito una programmazione pluriennale, con regole chiare e risorse certe. Serviranno a risolvere quelle criticità che questo Esecutivo non ha mai nascosto, consapevole di aver ereditato una situazione di mercato non perfettamente equilibrata. Con il piano appena varato contiamo di dare un baricentro ai collegamenti da e per la Sardegna. Su Ct2 e voli internazionali si può ipotizzare la sperimentazione già dall’estate 2017. La Ct1 partirà invece in inverno”.

Da oggi sono in vendita i 400mila biglietti in più che Alitalia e Meridiana hanno messo sul mercato per quest’estate. Si aggiungono ai 900mila previsti negli accordi della continuità territoriale 2013. Sono spalmati dal 15 luglio al 15 settembre, sempre in regime di tariffa unica.

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