INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ROMANA (E SARDA) VALENTINA CEBENI: NEL 2013 HA PUBBLICATO “L’ULTIMO BATTITO DEL CUORE”, QUEST’ANNO “LA RICETTA SEGRETA PER UN SOGNO”

Valentina Cebeni (ph: Laura Sbarbori)


di Massimiliano Perlato

Elettra è arrivata da me sottovoce, chiedendomi di raccontare la sua storia armata di pane fragrante e paesaggi che mi appartengono, che ho cullato per anni nel mio cuore.

Si presenta così Valentina Cebeni, scrittrice romana di 31 anni, introducendo la protagonista del suo ultimo romanzo “La ricetta segreta per un sogno” edito da Garzanti.

Romana di nascita e di residenza, ha nel suo cuore la Sardegna.

Si, vivo a Roma ed è una città che amo profondamente. Le mie radici, però, non sono totalmente capitoline, infatti mio padre è per metà siciliano e metà marchigiano, mentre mia madre è sarda al 100%.

Il passo è breve ed è con una naturalezza infinita che la memoria è pronta a girovagare e a proiettarsi in una dimensione tutta isolana.

Sin da bambina ricordo le estati al mare in Sardegna, nella casa dei miei nonni materni che purtroppo non ho potuto conoscere se non attraverso i racconti di mia madre e del resto del paese, e l’amore crescente per le storie. Quei pochi giorni di assoluta libertà, da vivere immersa nella natura che a Roma potevo solo immaginare, hanno spalancato mondi di magia e profumi dentro di me, che ho custodito sino a quando, alla fine degli studi, ho deciso di combattere un momento molto difficile della mia vita proprio con la scrittura. Da lì sono nati i personaggi che animano le mie storie, da lì è nata Elettra e le suggestioni provenienti da quella Sardegna magica sedimentate dentro di me.

La Sardegna per Valentina è sinonimo di libertà, di storia, di radici.

Ho sempre vissuto questa terra a piedi nudi, camminando per le storie di famiglia, fra un amaretto e il sorriso sdentato di una vecchia zia di mia madre vestita sempre di nero, da capo a piedi, con quelle rughe meravigliose che le segnavano il viso. È il profumo di ginestra, il sapore delle more calde che coglievamo nel terreno di mio nonno, i pomeriggi trascorsi sdraiata sul pavimento del corridoio a leggere libri e la sacca da mare sempre pronta. È la visita al cimitero dai miei nonni, le feste di paese con i gruppi folk che ballavano in piazza al suono della fisarmonica, le spalle arrossate dal sole di mia madre, le cene nei piatti di plastica a base di pane carasau e formaggio, e le riunioni dopo a casa di mio zio, per bere un bicchierino di mirto, scambiare quattro chiacchiere e giocare a carte e spettegolare un pò. Per me era tutto questo, momenti che custodisco gelosamente nel cuore.

Un fiume in piena con parole enunciate con un entusiasmo incomparabile, con un senso di appartenenza da far invidia a tanti residenti. E capita spesso di recepirlo nelle persone che “sentono” l’isola vivendola al di là del Tirreno. E infine è un aggiuntivo passo naturale, incamminarsi verso un’asserzione di quella che per Valentina è una passione divenuta professione.

L’amore per la scrittura credo sia nato con me; è qualcosa che ti porti dentro, un pezzetto di DNA stampato a macchina. Sin dalle scuole elementari adoravo scrivere storie, inventare mondi, ed era anche un modo per evadere dalla realtà della periferia nella quale sono cresciuta, per cercare mondi diversi da quelli che conoscevo. Quando poi, proprio durante un’estate in Sardegna, ho avuto modo di leggere Anna Karenina, è scattato il colpo di fulmine, dando inizio alla mia carriera di lettrice accanita di gradi classici dai quali cercavo di assorbire il maggior numero di insegnamenti. Ho portato con me questo amore in ogni angolo della mia vita, ho deciso che forse avrei potuto provare a riempirlo io, quel foglio bianco. E non ho alcuna intenzione di smettere di farlo!

Nel 2013 c’è stato il primo romanzo “L’ultimo battito del cuore” edito da Giunti.

La storia di Penelope è la voce di quella malinconia profonda che mi appartiene, ma è anche la storia di una rinascita, del superamento di un lutto inenarrabile, forse, quello del grande amore. Penelope è una sopravvissuta, ma non accetta questa condizione; lei non vuole sopravvivere al suo defunto amore, non vuole reagire, non vuole provare emozioni, sino a quando grazie a sua sorella non scoprirà un giardino incolto di cui prendersi cura, un po’ come la sua anima diroccata. Da lì inizia un percorso di risalita lenta, difficile ma costante, che la porterà a scoprirsi una donna che merita amore, e che in primis merita di amarsi.

E quest’anno la pubblicazione de “La ricetta segreta per un sogno”

È la storia di una donna che la vita vuole piegare, ma è soprattutto quella di una figlia in cerca di risposte. Elettra vuole sapere chi è, da dove proviene, e per farlo intraprende un viaggio che non è solo geografico, ma soprattutto metaforico, dentro sé stessa. Si tuffa nella vita vissuta un tempo da sua madre su di un’isola che ha molto della Sardegna, sulla quale incontrerà il suo passato e se stessa.

Ho avuto modo di comprendere in parte il mondo di Valentina Cebeni leggendo recensioni sui suoi libri e quello che è emerso è l’aspetto romantico che si evidenza nei contenuti delle pubblicazioni.

Romanticismo è una parola il cui significato secondo me viene spesso travisato. Sovente si confonde l’essere romantici con l’essere sentimentali, e credo sia qui che nasce l’errore. Il sentimento è una parte fondante del nostro essere, necessaria all’evoluzione personale e come tale ritengo debba esserci in una storia che vogliamo sia verosimile, ma romanticismo per me è tutt’altro. Queste poche sillabe, ad esempio, mi raccontano del dualismo fra amore e morte, della malinconia, della decadenza che ha reso immortali molte pagine della nostra letteratura. Ecco, se potessi esprimere un desiderio vorrei tanto essere considerata una scrittrice romantica, non sentimentale. 

Chiudiamo chiedendole dei progetti futuri

La mia mente è sempre in fermento, perciò spero che presto torniate a sentir parlare di me…e di una nuova storia! E grazie per aver ospitato me e la storia di Elettra su queste pagine.

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2 commenti

  1. Grande Massimiliano Perlato !!! Valentina Cebeni è una Donna straordinaria, alla quale auguro ogni bene. Spero di averla ancora ospite della nostra Associazione, per presentare il suo prossimo successo !!! Il suo carattere forte, tipicamente sardo, la farà distinguere in bravura e determinazione !!!

  2. Bellissima e bravissima,Valentina! Propongo all’Associazione ACRASE di invitarla per la presentazione del libro che mi è piaciuto tantissimo.

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