S’ORCHESTRA IN LIMBA: 120 INTERVISTE PER COGLIERE LA RICCHEZZA LINGUISTICA SARDA: MONICA DOVARCH HA PRESENTATO IL SUO FILM DOCUMENTARIO ALL’ASSOCIAZIONE “GRAZIA DELEDDA” DI PISA


di Tiziana Etzo

Sabato 14 maggio, l’associazione culturale Deledda di Pisa ha ospitato la proiezione di S’Orchestra in Limba, film documentario di Monica Dovarch, antropologa e film maker nuorese, vive tra Berlino e l’Italia. S’Ochestra in limba mette insieme interviste fatte a diverse persone provenienti da diversi punti della Sardegna, portati dal fato, complice un gioco con i dadi, a parlare di alcuni temi ricorrenti dell’immaginario collettivo isolano: si va dai racconti del Carnevale e delle maschere tipiche, al malocchio e la “medicina” per toglierlo, fino ai racconti più esoterici e particolari. Monica Dovarch ha girato la Sardegna da nord a sud fino a visitare 57 paesi e raccogliere ben 120 interviste fatte a uomini, donne e bambini con l’intento di registrare e fermare nell’obiettivo della sua videocamera la ricchezza linguistica che caratterizza la lingua sarda. Un lavoro lungo e faticoso, dominato dal montaggio brillante e mai scontato, che la regista è riuscita a comporre, e dall’evidente background scientifico che Monica Dovarch ha coltivato lungo la sua carriera. Arrivata a Bologna per studiare Antropologia visuale, trasferitasi prima a Londra poi a Berlino per perfezionare la sua formazione, Monica ha percorso le tappe della sua carriera con gli occhi rivolti alla Sardegna, alla sua cultura, alle sue tradizioni. S’Orchestra in Limba ha vinto il premio come Miglior Documentario Italiano al Sardinia film festival (Villanova Monteleone, 2015) e il premio AAMOD come Miglior Documentario al Babel Film Festival di Cagliari (2015), consegnato  dall’archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e democratico di Roma. Un progetto curato nei dettagli, mai didascalico, che prende per mano lo spettatore e lo conduce in un viaggio volto ad apprezzare le diversità di questo sardo, lingua viva e fluida che ha ancora tanto da raccontare.

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Un commento

  1. Complimenti a Monica Dovarch per il bel doc-film; grazie a Claudia Di Trapani per aver proposto l’iniziativa e a Tiziana Etzo per l’articolo. Un bel trio tutto al femminile.

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