TZIU GASPARRU MELE DI OROTELLI AL TRAGUARDO DEI 105 ANNI

ph: tziu Gasparru Mele


di Cristoforo Puddu

La società odierna, con crescente interesse anche da parte degli studiosi (sociologi, medici, psicologi, economisti, dietologi, etc.), dimostra una sensibilità complessiva verso la popolazione anziana; ossia, quella definita della “terza età”. Secondo le previsioni di alcuni specialisti, l’uomo sarebbe “programmato” (in condizioni di discreta e soddisfacente salute fisica e psichica) per il raggiungimento dei 120 anni: età considerata patriarcale ed eccezionale al giorno d’oggi.

Nell’universo Sardegna, almeno per le diverse centinaia di residenti che vanno oltre le naturali attese di vita dei mitici “chentu annos”, l’invecchiamento riserva già delle piacevoli sorprese anagrafiche da record. Il ruolo del centenario, nelle piccole comunità, alimenta la promozione dell’individuo ed è collante di memorie nel rapporto tra le diverse generazioni; la stessa educazione all’invecchiamento, sviluppata nel contesto sardo, rappresenta una ricchezza individuale per la crescita sociale e umana.

Esempio di longevità, segnata dallo spirito del vivere “giovane” in tarda età, è l’esistenza dell’orotellese tziu Gasparru Mele. Intellettualmente attivo – elabora dei validi componimenti in limba, con gli immutati tratti dell’antica passione lirica da profondo poeta – si accinge a raggiungere, il 29 aprile, il traguardo dei 105 anni. Ai logoramenti e fatiche dell’età, tziu Gasparru, risponde con la conquista quotidiana di energia e vitalità che gli proviene dall’incrollabile fede, e fiducia incondizionata, nei “doni riservati paternamente da Dio”. I discorsi di tziu Gasparru riflettono un’anima bella, sono sapienziali e profumano di verità meditate sui temi di giustizia e onesta o sul senso di amicizia e ospitalità. Spesso, per la comunità di amicizie che frequente gli rende visita, gli stessi silenzi sono contributi discreti a insegnare uno “stile di vita”; le parole pacate sono passaggi leggeri di pace per il vivere e la Terra. Chi conosce e frequenta l’ultracentenario di Orotelli, gli riconosce la capacità di essere sempre amabile e di aver conservato l’amabilità di sapere generosamente donare un sorriso ed essere un dispensatore di esperienza per seminare speranze.

Tziu Gasparru, a medas ateros annos e comente cheret Deus!

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