INAUGURAZIONE IL 27 APRILE DI “CASA GRAMSCI”A TORINO IN COLLABORAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE SARDA “KINTHALES”


evento segnalato da Enzo Cugusi

“Casa Gramsci” è un progetto della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci e della CARLINA srl proprietaria dei locali dell’NH-Collection Carlina, nato per valorizzare la memoria di Antonio Gramsci, che abitò da studente universitario nell’edificio ora ristrutturato. Oltre alla manutenzione della storica lapide di ricordo, situata accanto all’ingresso di piazza Carlo Emanuele II n. 15, la proprietà ha destinato un ambiente al piano terra sull’angolo tra via San Massimo e via Maria Vittoria, dove saranno ospitati in permanenza oggetti, immagini, libri e manifesti che qualsiasi passante potrà vedere come in una vetrina, mentre altri ambienti potranno ospitare eventi temporanei. Un gruppo di “amici di casa Gramsci” si va costituendo nel quartiere e presso la Fondazione, accomunati dal valore etico e intellettuale riconosciuto a questa figura capace di parlare a tutti ancora oggi, con l’obiettivo di promuovere eventi, resi possibili interamente da azioni di volontariato e di varie militanze.

Grazie a Casa Gramsci il quartiere si riappropria di una sua storia ricchissima: nella stessa casa in cui il giovane Gramsci andò ad abitare (tra il 1913 e il 1922) e che fu una delle prime istituzioni sociali della filantropia privata torinese, l’Albergo di Virtù, c’erano o c’erano stati o ci sarebbero stati di lì a poco, i genitori di Piero Gobetti e Angelo Tasca. Il quartiere era stato fino a sessant’anni prima il “ghetto” di Torino e vi era rimasta a lungo la comunità ebraica, poi quella valdese, e oggi quella romena; vicinissima era la sede della Università con le abitazioni di molti suoi professori, alcune delle prime case popolari della città e la prima abitazione torinese della famiglia Agnelli.

La Fondazione, oggi attiva presso il Polo del ‘900, potrà sostenere con propri contenuti le iniziative e realizzare alcuni degli eventi più legati agli studi gramsciani, a cominciare dalla quarta edizione di un premio intitolato a Giuseppe Sormani (un grande bibliofilo novarese cui a Milano è intitolata una delle principali biblioteche pubbliche), dedicata a un’opera ispirata al pensiero di Gramsci. La storia intellettuale e politica di Gramsci e la sua memoria, anche torinese, è stata e sarà ancora in grado di accendere controversie e dibattiti che potranno trovare un luogo di elezione per esprimersi a Torino nel progetto Casa Gramsci.

La città avrà un nuovo luogo della cultura, reso internazionale dalla notorietà mondiale di Gramsci (11.000 citazioni su Google Scholar solo nel 2015-16), non solo per i torinesi ma anche per le comunità straniere della città, che lo hanno avuto tra i loro riferimenti; per gli ospiti stranieri dell’albergo e i turisti per i quali un giro apposito del Gran Tour prevede una tappa sulla piazza; per gli artisti, per i quali è stato ricorrente motivo di rappresentazione (dai nostri Gianluca Costantini, Luca Paulesu, Gianfranco Torri ad Alfredo Jaar e Thomas Hirshorne di New York alla street art di Solo a Roma) e potrà esserlo ancora; per tutti quei giovani lavoratori della conoscenza che non potranno non riconoscersi in un altro giovane come loro che invitava a studiare “perché abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza” ma anche ad agitarsi, a organizzarsi “perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo…, di tutta la nostra forza”, allora come oggi e come domani.

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