“DIETRO IL VENTO” L’ULTIMA PUBBLICAZIONE DI FRANCESCO COSSU (ED. AMICOLIBRO)

ph: Francesco Cossu


di Carmen Salis

Francesco Cossu, tempiese, insegnante e giornalista, dopo la pubblicazione fortunata delle sue liriche, (Trasfigurazioni – 2001 – Stampacolor Edizioni; Oroscurismi – 2006 –  Tas Edizioni; Intervalli – 2008 – Edes Edizioni) esordisce con una nuova pubblicazione: “Dietro il vento – Edizioni Amicolibro”. Un giallo psicologico, che privilegia l’aspetto introspettivo dei personaggi, coinvolgendo il lettore nelle indagini di un Ispettore impegnato in possibili e presunte speculazioni legate al businessdell’eolico e in un omicidio che vedrà, protagonisti e non, impegnare un ruolo centrale nella narrazione.

Una storia che offre molteplici spunti di riflessione… Per quanto mi riguarda, il giallo/noir è un formato letterario che mi consente di allargare le prospettive della realtà circostante, tanto da spaziare nella denuncia sia collettiva sia personale dei mali della società odierna. Per i puristi del genere l’inserimento di alcune parentesi narrative e l’abbassamento del registro lessicale non saranno apprezzati; ma se vuoi osare non puoi pretendere di essere immune da critiche.

Quando si scrive un romanzo giallo non si vuole certo insegnare qualcosa, ma in ”Dietro il vento” i messaggi ci sono, e sono distribuiti allo stesso modo degli indizi… Viviamo in un’epoca di abbruttimento culturale e civile generato anche dal malaffare e dai cattivi esempi di chi tutela solo i potenti e ignora i più deboli. Inoltre la comunicazione è diventata marketing; quanto alle parole, vengono utilizzate più per indicare genericamente qualcosa che per trasferire messaggi utili. Pertanto l’incomunicabilità e l’isolamento esistenziale, unite la disaffezione verso il prossimo e verso la cosa pubblica, stanno raggiungendo l’apice. Siamo stufi, sfiduciati e inconcludenti perché manchiamo di vera unione e aggregazione. Le condivisioni su facebook sono un bluff che solletica solo reciproci egocentrismi, non adesione sincera.

Tu insegni, quindi conosci quel mondo a sé che è vissuto dai ragazzi, dagli adolescenti. La tua opera è adatta a loro? I ragazzi, come del resto gli adulti, leggono poco e spesso male. Seguono le tendenze, le mode e vanno alla ricerca più del sensazionalismo prodotto da un libro, o dal suo autore, che alla qualità e alla profondità della scrittura. Per fortuna ci sono sensibilità spiccate anche tra tanti studenti. Alcuni di loro apprezzano e sanno distinguere. Infine molto dipende dagli insegnanti. Se chi insegna letteratura è rimasto ai classici o ritiene taluni generi, senza leggerli con attenzione, letteratura di serie b è ovvio che la percentuale di studenti acuti scema.

Tanti i personaggi, diversi i loro ruoli. Chi indaga, ovvero Vittorio Corti, rappresenta quella fetta molto minoritaria di italiani che non si vogliono rassegnare a integrarsi in un sistema di corruzione, raccomandazioni, arroganza, demeriti e ingiustizie che si regge da oltre quarant’anni. L’insegnante protagonista, Gerardo Santu, è colui che viene travolto, e assimilato a chi non rispetta le regole, dal pessimo funzionamento di uno Stato che procede senza distinguere e include e maltratta tutti a prescindere. Mariuccia Mele è la coscienza critica e storica di un tempo che brucia senza riscaldare niente.

Francesco Cossu, insegnante, giornalista, scrittore, poeta. In quale ruolo ti senti meglio? Anche se può sembrare strano o azzardato, sono ruoli intercambiabili e come tali indosso gli stessi panni, per poi dismetterli velocemente come un comico imitatore, a seconda delle situazioni.

Tante date fissate per il futuro, tante presentazioni portate in giro per la Sardegna: sei soddisfatto della risposta dei lettori? Premesso che non ne faccio una questione di numeri, perché sono un autore sconosciuto, quello che è importante girando per l’isola è conoscere nuova gente dotata di sensibilità, personalità e conoscenze che ti arricchiscono. Presentare un libro è uno scambio, un’occasione per socializzare davvero, non attraverso la finzione dei social network. Finora gli elogi superano le critiche, ma sto già facendo tesoro della mole di spunti e suggerimenti che più o meno inconsapevolmente mi vengono offerti.

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