A SINISCOLA IL 15 GENNAIO, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “E’ GRATUITO SOGNARE” DI GIUSEPPINA CARTA


di Gian Piero Pinna

La prossima presentazione di “E’ Gratuito Sognare”, di Giuseppina Carta, Ed. N.O.S.M. 2015, si terrà domani 15 gennaio, alle 17.30 nell’Auditorium “Mirella Fenu” della Biblioteca comunale Grazia Deledda di Siniscola, paese nella quale attualmente abita da anni l’autrice.

Organizzata nell’ambito delle attività culturali dell’Università della Terza Età di Siniscola, l’opera di Giuseppina Carta, sarà presentata dal presidente UTE Antonio Murru, dal presidente dell’associazione Arteo di San Teodoro, Bruno Raineri e da Giovanni Andrea Negrotti. La lettura di alcune poesie, saranno effettuate da  Monica Pusceddu, Anna Maria Cancedda, Natalino Carai e Rossana Mele. Mentre le musiche che accompagneranno la lettura delle poesie, sono state affidate al maestro Emiliano Tola.

Quando si prende in mano la silloge E’ Gratuito Sognare, di Giuseppina Carta, si resta affascinati dalla sensibilità d’animo della poetessa, che seppur alla sua prima opera, dimostra una maturità e un’esperienza poetica da veterana del ramo.

Le sue poesie, sono come confessioni e riflessioni che appartengono a tutto l’universo, parla dei suoi stati d’animo, che sono gli stessi di una moltitudine di persone e forse è anche per questo che le sue liriche stanno ottenendo un lusinghiero successo, ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, anche nelle recenti presentazioni che ha fatto a Firenze.

I temi affrontati dalle sue poesie sono i più disparati e testimoniano la molteplicità di interessi dell’autrice, che spazia dal dramma dei bambini soldato, a quello ricorrente dello scorrere della vita, con le infinite gioie e malinconie, che vi sono rappresentate in ogni sfumatura.

Una raccolta di poesia, quella di Giuseppina Carta, nativa di Ardauli, offerta con garbo e timidezza tipica delle ragazze del Barigadu, che si legge avidamente, quasi assaporando la stessa gioia che deve aver avuto l’autrice nello scrivere quei versi. Del resto non si può spiegare diversamente il successo che ha avuto.

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