CLASSI DI CANTO DEI CONSERVATORI: PREGEVOLE INIZIATIVA DEL CIRCOLO “MONTANARU” CON IL CONCERTO DELLE SCUOLE DI UDINE E CAGLIARI


di Paolo Cerno

Anche le più tradizionali iniziative del Circolo dei Sardi” Montanaru ” di Udine, come il consueto Concerto di Natale, a volte hanno dei risvolti insoliti e piacevolmente imprevisti. Quest’anno, per intuizione del vulcanico socio prof. Domenico Balzani e con l’appoggio del nostro presidente Domenico Mannoni, sostenuto da tutto lo “staff” del circolo che si è, come sempre, generosamente attivato nella preparazione si è organizzato un gemellaggio fra i validi Conservatori di Cagliari e di Udine. Sono giunti così dalla Sardegna, accompagnati dalla prof. Elisabetta Scano, alcuni studenti del corso di canto isolano a cimentarsi con i colleghi friulani allievi del maestro Balzani. Ma, come già segnalato in apertura, l’imprevisto, si suppone scientemente studiato, si è verificato con l’autopresentarsi degli studenti sul palco; c’erano, non solo Sardi e Friulani ma, una Cinese, una Cubana, una Slovacca e ben due Russe: un vero e proprio incontro internazionale di Bel canto, il tutto nell’umile proscenio del circolo Montanaru. Dopo i consueti cenni di saluto portati dal presidente Mannoni e dal rappresentante della Reg. Friuli- Venezia Giulia, assessore Jacob, in assenza del prof. Balzani a Trieste per lavoro e che ci raggiungerà a fine serata, prende la parola la prof. Scano che introduce la serata ribadendo le auspicabili meritorie finalità di tali incontri fra studenti di diversa e, nel nostro caso, polietnica provenienza, vera ricchezza delle diversità umane che l’amore per l’arte sempre unifica ed eleva. Poi per quasi due ore siamo stati avvolti nell’armonia delle note che hanno spaziato, per tutta la gamma del repertorio, dagli acuti d’ottava superiore dei soprani, alle più cupe,vibrate e scure dei notevoli bassi. A rompere il ghiaccio ha iniziato Zhenni Wang, la cinesina, ancora ai primi anni di studio ma che sicuramente con la sua voce squillante ed educata, si farà strada. A seguire la friulana Anna Bergamini che si presenta splendidamente con il belliniano “Eccomi in lieta veste” facilmente eseguito in tutte le difficoltà degli acuti e altrettanto bene discesa fin nel recitato. Voce già matura proiettata in ineludibili successi. Anche la minuscola, ma non certo per potenza vocale, egregiamente domata ed indirizzata, Cristina Deltin, friulana, ha splendidamente portato a termine i suoi due brani : “caro nome” e la famosissima rossiniana “una voce poco fa”. La sua conterranea “bionda e di gentile aspetto” Silvia Bassi, affronta un repertorio rossiniano non scevro di difficoltà nei legati veloci-recitati che lei risolve facilmente date le brillanti risorse vocali garanzia di non lontani successi. Da Cuba ci arriva “la revolution” con Laura Ulloa, una mezzo soprano che con voce calda e spiegata ci fa sentire tutto il calore ed il pathos di “Carmen” e relativi “tremiti”: veri e sentiti gli applausi ribaditi caldamente alla romanza nell’ispanico idioma de “Las hijas del Zebedeo”. La voce morbida, ben impostata, di Alessandro Svab ci avvince in tutte le articolazioni del verdiano “Lacerato spirito” brano non certamente di usuale ascolto ottimamente portato a termine con esiti di valore assoluto. Troverà ampie e riconosciute soddisfazioni. Delicata, quasi diafana d’aspetto, non certamente per consistenza canora, si presenta la Slovacca Natalka Florova che ci fa restare col fiato sospeso nel mozartiano “Porgi amor” e nell’altrettanto magistralmente interpretato “Donde lieta” di Puccini; avvenire certo. Irrompe sulla scena una camicia rossa e Russa è la vitale brunetta che la indossa: Liliia Kolosova ci travolge con la verve mozartiana del” Non so più chi son”; nella seconda parte del concerto ci avvolgerà nel tepore della slava lingua materna col tchaikovskyano “La ne sposobna” ; vulcanico il temperamento che lontano la porterà, vero animale da palcoscenico, a giudizio insindacabile della prof. Scano. Da Cagliari giunge Silvia Arnone che potrebbe, per grinta ed aspetto, essere del continente tanto da portarci col” Flauto magico”nel mondo tedesco che solo Mozart riesce ad addolcire e lei, Silvia, puntualmente ad interpretare con voce educata e finemente controllata. Brava, ottimamente preparata, non le mancheranno le soddisfazioni professionali se continuerà a far rimanere col fiato sospeso,come noi, il suo futuro uditorio. L’altro sardo “doc” è Alessandro Abis. Ormai pronto e la sua” Calunnia” è splendidamente resa con stile maturo. Le indiscusse capacità vocali sono foriere di immancabile futuro successo. Ultima della prima tornata ma, certamente non ultima per voce e portamento, anzi, fra le migliori, a giudizio condiviso da tanti dei presenti, insegnante Scano compresa, è la Russa Lidia’ Fridman che, pur giovanissima, ha soli 19 anni, ha dimostrato d’aver indiscusse possibilità vocali ed altrettanto notevoli capacità interpretative. Ne sentiremo sicuramente parlare in futuro, ricordarSI del nome! Commovente per sensibilità interpretativa il secondo brano reso trepido dalle morbide sonorità della lingua materna. Una serata preziosa, ricca, superiore ad ogni aspettativa, anche a giudizio del sindaco di Udine, Furio Honsell, vecchio amico del circolo, giunto furtivamente a sala semi oscurata e che ha, a fine concerto, ampiamente lodato le sempre sorprendenti ns. iniziative degne, a suo dire, di una ambientazione più consona al livello di quanto ascoltato. Non sono mancate le lodi anche per Domenico Mannoni che proprio quest’anno compie il decimo e … ultimo (?) anno di presidenza. Presidenza certamente impegnativa ed onerosa anche per la sempre presente e fattiva consorte ma, non priva di personali soddisfazioni come l’applauditissima odierna che ha visto la presenza di tante giovani voci che avranno un futuro ricco di soddisfazioni premio legittimo al lavoro e all’indiscussa preparazione fornita dai nostri Conservatori che riescono anche ad unire,in nome della musica alta, trasversalmente Cina, Russia ,Slovacchia ed Italia.

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