UN PUNTO STRAPPATO COL CUORE: SVISTE ARBITRALI E IL COMO, FANALINO DI CODA DELLA CLASSIFICA, PAREGGIA A CAGLIARI


Un punto riacciuffato per i capelli, al secondo minuto di recupero, in dieci contro undici, dopo un gol di Sau non visto dal direttore di gara. 1-1, meglio che niente e al Cagliari vanno gli applausi per essere riusciti a riequilibrare una partita nata male e che sembrava ormai destinata a chiudersi con una sconfitta. I rossoblù ci hanno messo cuore ed orgoglio, lottando sino all’ultimo, aggrappandosi alle residue energie e venendo alla fine premiato. E’ successo di tutto, al Sant’Elia, in un testacoda con il Como diretto da Gianluca Festa, che soltanto i poveri di spirito potevano etichettare come “semplice” per i rossoblù. In realtà i comaschi, ottimamente disposti sul terreno di gioco, si sono rivelati un osso duro da rodere. Ben chiusi dietro, pronti a chiudere ogni varco e anche a ripartire, con le incursioni di Ebagua, Ganz e Bentivegna, i comaschi hanno corso dal primo all’ultimo minuto, costringendo il Cagliari ad un possesso palla prolungato che però in fin dei conti non trovava sbocchi. Una classica partita trappola, in questo campionato di Serie B che non finisce di riservare sorprese. E, fatti gli omaggi agli avversari, i quali avrebbero anche potuto raddoppiare, tuttavia, non si può non mettere nel conto il tiro di Sau che aveva oltrepassato nettamente la linea di porta: l’arbitro Ros di Pordenone non ha visto, non concedendo un gol sacrosanto. Un episodio decisivo nell’economia della partita. Inizialmente Rastelli sceglie Barella sulla sinistra, con Fossati spostato a destra. In avanti, Sau affianca Melchiorri. Copione scontato e prevedibile, Cagliari a fare la partita, Como sulle sue a ribattere colpo su colpo. Al 10′ la prima chance capita sui piedi di Melchiorri, che può tirare a rete, trovando l’opposizione col corpo di Scuffet. Al 26′ l’arbitro sorvola su un netto fallo ai danni di Barella in mezzo al campo: sul proseguo dell’azione commette fallo Fossati che rimedia un cartellino giallo. Sarà un episodio importante. Melchiorri, toccato duro in uno scontro con Scuffet, si va vivo con una iniziativa personale conclusa con un destro parato da Scuffet. Il tempo si chiude a reti inviolate, ma al 4′ della ripresa il Como passa a sorpresa. Discesa di Bentivegna, cross all’altezza dell’area piccola, Ganz vince il duello con Krajnc e di destro con un movimento fulmineo batte Storari. Il Cagliari potrebbe pareggiare subito: dalla destra Fossati tira in porta, Scuffet ribatte sui piedi di Sau che ribadisce in rete, Ambrosini ribatte ben oltre la linea, ma l’arbitro non concede il gol. L’episodio innervosisce i rossoblù, che sbandano pericolosamente al 60′: ancora Bentivegna protagonista con un tiro rimpallato, la palla resta in piena area, raccoglie Ganz, botta a colpo sicura e miracolo di Storari che devia in angolo. Nel frattempo Farias aveva sostituito Barella. Due minuti più tardi Cerri entra al posto di Melchiorri e al 67′ Balzano sostituisce Pisacane. Al 72′ doppio giallo per Fossati, reo di un fallo su Benedicic a centrocampo: scatta il rosso, Cagliari in dieci. Il Como sfiora ancora il raddoppio, con una staffilata di Ganz che colpisce il palo destro della porta di Storari. Anche in dieci il Cagliari ci prova con generosità: punizione di Farias, Cerri da buona posizione manda alto. Ancora Cerri all’84’ guadagna una buona punizione da fuori area: il tiro di Joao Pedro si perde sul fondo. cross di Balzano, Cerri si allunga, colpisce di sinistro in precario equilibrio, pallone oltre la traversa. I minuti passano veloci. Al secondo minuto di recupero il Cagliari pareggia: angolo di Di Gennaro respinto, riprende Balzano, gran tiro che origina una mischia paurosa, Farias raccoglie, non trova il tempo per la conclusione ma mette in mezzo un pallone che Joao Pedro al centro dell’area deve solo spingere in rete per l’1-1. Non c’è più tempo per nulla, il Cagliari arriva a quota 33 e ora inizia a preparare la trasferta infrasettimanale di Lanciano.

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