(1997 – 2023) emigrati e residenti: la voce delle due "Sardegne"
LA PREMIER LEAGUE DI PINUCCETTO MURGIA: DA ARBATAX A ERBIL IN IRAQ, LA STORIA DELL’ALLENATORE DI CALCIO
Pino Murgia di Lamberto Cugudda
Da fine giugno, Pino (noto Pinuccetto) Murgia, allenatore arbataxino, è a Erbil (o Arbil), terza città irachena, dove allena nell’Erbil Sport Club, la squadra più titolata nella Premier League in Iraq. Erbil è la città capoluogo del governatorato di Arbil e della regione del Kurdistan iracheno. Nel 2010 la sua popolazione era di un milione e 300 mila abitanti. Al telefono, dal grande hotel in cui risiede, Murgia dice: «Essere il primo allenatore ogliastrino in Iraq, mi inorgoglisce molto. Erbil è una bella città e si sta bene. Sto crescendo sotto il profilo professionale e anche a livello umano, visto che si tratta di un’esperienza importante e positiva. E a potere affrontare nuove sfide». D’altronde è già stato, sempre per motivi professionali, ad allenare al Vardar Skopjie in Macedonia, dove poi non trovò l’accordo economico, poi Indonesia Jakarta, e infine Malta. Dove col club più titolato, Sljiema Wanderers, raggiunse l’accesso ai preliminari di Europa League. A Malta è stato per tre anni allenatore professionista: è stato nei club Saint Andrews, Sliema Wanderers (Europa League conquistata), Valletta (direttore), Birzebbuga S. Peter. Senza considerare le varie esperienze ogliastrine. Questione di metodo. È questo il motivo che ha convinto il team manager, ma soprattutto il presidente del blasonato club iracheno (l’Erbil Sport Club) a rinnovare il contratto per un anno dopo i tre mesi di Academy, all’allenatore Pino Murgia. Arrivato in Iraq il 30 giugno insieme ad altri due allenatori italiani al solo allenatore di Arbatax è stato affidata la pianificazione dell’intero settore giovanile. La metodologia del mister Murgia non è passata inosservata. «E oggi – fa rilevare – arrivano proposte dall’Iran e soprattutto dall’Oman. A gennaio volerò a Muscat (Mascate) per due giorni di meeting con un club della città capitale omanita. All’Erbil mi sono stati proposti quattro anni di contratto, ma essendo in Iraq da pochi mesi, ho preferito accordarmi per un solo anno». Pino Murgia precisa: «L’obiettivo, dopo mesi di Academy, era quello di accettare la guida tecnica della prima squadra, ma non conoscendo la lingua kurda e araba, a e la poca conoscenza della Premier Irachena, ho preferito, per un anno, di occuparmi solo del settore giovanile. E da 15 anni che porto avanti le mie idee ma soprattutto il metodo globale dell’allenamento nel calcio, da qualche anno alla ribalta anche in Italia è conosciuto come la periodizzazione tattica».
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