SABRINA MASCIA, LA RAGAZZA DI “RICETTE DI SARDEGNA”: ORGOGLIOSA DI PROMUOVERE MURAVERA


di Piera Conconi

“Ricette di Sardegna”, il più importante e seguito sito sulla gastronomia sarda (http://www.ricettedisardegna.it/) con oltre 250mila fans su facebook, ha scelto di dare alla sua immagine di profilo, già dal primo giorno del suo ingresso sul Web, il volto di una ragazza di Muravera: Sabrina Mascia, che si mostra con il suo bel sorriso e vestita in costume sardo. Questa foto ha ricevuto tantissimi complimenti da parte dei lettori della pagina facebook e tante condivisioni. Ci siamo incuriositi, come sicuramente molti di voi, e siamo andati a cercare Sabrina per chiederle di raccontarci come ha conosciuto Ricette di Sardegna e come mai ne è diventata la ragazza immagine sul profilo facebook e sul Sito Internet. Sabrina lavora al Corallo, storico bar di Muravera. Sabrina è stata anche una campionessa di  tennis tavolo, ha disputato partite e tornei in serie A. Amante della buona cucina genuina, quella dei sapori tradizionali, ha una passione che riesce a coltivare nel suo tempo libero: andare a pesca. Spesso, in occasione della Sagra degli Agrumi, sfila in costume sardo che indossa con molta disinvoltura, forse perché sente molto la sua appartenenza alla terra sarda.

Come sei diventata l’immagine del sito “Ricette di Sardegna”? Per puro caso, durante la sfilata alla Sagra degli Agrumi di alcuni anni fa, era presente tra il pubblico il responsabile del sito Ricette di Sardegna. Mi ha visto e ha scattato quella foto. Dopo si è avvicinato a me, si è presentato e mi ha chiesto se poteva utilizzarla per il suo sito. Io gli ho risposto di sì, anche se a me personalmente quella foto non piace tanto.

Devi essere l’unica persona a cui non piace quella foto, visto il successo che ha ottenuto. Erano i primi anni in cui sfilavo ed ero poco esperta di costume sardo e anche di accessori del costume. Ad esempio solo dopo ho scoperto che il modo in cui avevo  pettinato i capelli e in cui portavo il foulard non era quello adeguato.

Da cosa è rimasto colpito  il responsabile di Ricette di Sardegna?Ah non lo so proprio, lui mi disse che gli piaceva la mia semplicità.  A me piace molto mangiare e il mio viso paffuto penso abbia  fatto colpo perché accompagna bene ciò che ha a che fare col cibo e, quindi, anche con le ricette. Comunque sì, in effetti è una foto che ha avuto successo, so che arrivano messaggi personali al sito in cui chiedono notizie di me e anche di potermi conoscere. Sinceramente mi fa piacere, ma la cosa che mi piace di più è fare pubblicità al mio paese, molti sanno che sono di Muravera, addirittura mi hanno fermato per strada e anche in spiaggia per chiedermi se ero o no la ragazza di “Ricette di Sardegna”.

Da quanto tempo sfili in costume sardo? Da qualche anno, prima non sfilavo mai. Fu per Tiziana Tronci, la figlia di signora Ausilia Concas, che è colei che ha allevato generazioni di ragazzi all’insegna delle tradizioni locali e si è sempre occupata del gruppo folk. Tiziana mi ripeteva sempre che avevo il fisico e il viso adatti a vestire in costume e sfilare, ma a me non interessava troppo. Solo quando Tiziana è venuta a mancare ho sfilato per la prima volta, quasi in sua memoria, l’ho fatto per lei che me lo chiedeva sempre. Avevo un abito che mi era stato prestato perché io non ne avevo uno mio. Ancora oggi sfilo con un abito che non è mio, ma mi riempie di orgoglio poterlo usare; Renato Cacciabue mi ha concesso di vestire l’abito di sua sorella Lella. E’ un abito originale che lei vestiva quando, ancora ragazza, sfilava in occasione della sagra. Io sapevo che i Cacciabue avevano quel vestito, ma non avevo il coraggio di chiedere a Renato di prestarmelo. Invece lui è stato felicissimo della mia richiesta e ora io lo custodisco e lo tengo con cura e orgoglio. E’ un abito bellissimo, come ce ne sono pochi ormai proprio perché è stato cucito tanti anni fa.

Che rapporto hai col cibo? Amo mangiare, mi piace la cucina genuina, quella dei sapori forti e tradizionali. Mangio quasi sempre quello che produco. Ho la passione della pesca e mangio i pesci, i polpi e quanto pesco; faccio anche degli scambi, ad esempio pochi giorni fa mi hanno dato dell’ottimo formaggio che io ho barattato con del mio pescato. La verdura è quella del mio orto, anche la frutta, spesso i clienti del bar me ne regalano, in questo periodo ci sono le melagrane e le melacotogne. Raramente compro generi alimentari in negozio e anche il pane mi capita spesso di farlo in casa. Sono anche un’ottima cuoca, posso competere con Ricette di Sardegna.

Senti la tua identità di donna sarda? Sì molto, e non solo perché sfilo in costume sardo, sono orgogliosa di essere sarda e di essere di Muravera. Mi piace che il mio viso pubblicizzi in qualche modo il paese in cui vivo.

Tu hai portato il nome di Muravera fuori dal territorio anche in un altro ambito, quello sportivo, è vero? Sì, sono stata campionessa di tennis tavolo serie A. Bellissimo periodo, la società mi ha permesso di girare l’Italia  e di questo devo ringraziare Luciano Saiu, presidente della società e allenatore. Ho giocato da quando avevo nove anni sino a venti, poi ho smesso perché gli impegni, soprattutto con le trasferte, mi lasciavano troppo poco tempo libero.

Hai detto che vai a pesca, è uno dei tuoi hobby preferiti? Sono figlia di un pescatore, ho il palato viziato, mi piace mangiare bene e il pesce deve essere fresco e ottimo: brutto vizio il mio! Sì amo andare a pesca, in barca o anche in  spiaggia, per questo preferisco la spiagge poco affollate come ad esempio quella di “Sa Carina” dove puoi pescare in santa pace. A mio avviso è la spiaggia più bella del territorio: tranquillità e zero affollamento. 

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